Mafia, colpo al clan Strisciuglio
Condanne definitive al processo Libertà. Confermate le accuse di associazione mafiosa
giovedì 30 ottobre 2014
12.06
Nove affiliati al clan mafioso Strisciuglio sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari in esecuzione di altrettanti provvedimenti di carcerazione per condanna definitiva emessi dalla procura generale presso la Corte d'Appello di Bari.
Si tratta di reati di associazione mafiosa e traffico di droga cui gli arrestati sono stati riconosciuti colpevoli a vario titolo perché ritenuti appartenenti al clan dominante del capoluogo pugliese, il più consistente numericamente, in lotta con i clan rivali per il controllo del territorio in particolare nei quartieri Libertà, Borgo Antico, Carbonara, San Girolamo, San Pio, San Paolo, Palese, Santo Spirito, con ramificazioni nei comuni di Bitonto e Giovinazzo. I provvedimenti derivano dall'operazione Libertà, dal nome del quartiere di Bari in cui il clan è egemone, che ha consentito ai carabinieri del comando provinciale di Bari di eseguire nel luglio del 2010, 45 arresti di esponenti del clan Strisciuglio su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
I destinatari sono Lorenzo Fanizzi, barese dell'88, condannato a 7 anni e 6 mesi, Vito Vincotto, barese del '66, residente a Noicattaro, condannato a 7 anni e 7 mesi, Simone Schingaro, barese del '66, sorvegliato speciale, condannato a 3 anni e 6 mesi, Antonio Raggi, barese del '58, condannato a 9 anni e 6 mesi, Giuseppe Lavopa, barese dell'83, condannato a 7 anni e 8 mesi, Spiridione Forzati, barese del '65, condannato a 7 anni e 6 mesi, Giovanni Gaudio, barese del '78, condannato a 7 anni e 6 mesi, Alessandro Iacobbe, di Modugno, del '79, residente a Palese, condannato a 7 anni, 5 mesi e 10 giorni, e Carmine Telegrafo, barese dell'81, condannato a 4 anni e 6 mesi.
Si tratta di reati di associazione mafiosa e traffico di droga cui gli arrestati sono stati riconosciuti colpevoli a vario titolo perché ritenuti appartenenti al clan dominante del capoluogo pugliese, il più consistente numericamente, in lotta con i clan rivali per il controllo del territorio in particolare nei quartieri Libertà, Borgo Antico, Carbonara, San Girolamo, San Pio, San Paolo, Palese, Santo Spirito, con ramificazioni nei comuni di Bitonto e Giovinazzo. I provvedimenti derivano dall'operazione Libertà, dal nome del quartiere di Bari in cui il clan è egemone, che ha consentito ai carabinieri del comando provinciale di Bari di eseguire nel luglio del 2010, 45 arresti di esponenti del clan Strisciuglio su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
I destinatari sono Lorenzo Fanizzi, barese dell'88, condannato a 7 anni e 6 mesi, Vito Vincotto, barese del '66, residente a Noicattaro, condannato a 7 anni e 7 mesi, Simone Schingaro, barese del '66, sorvegliato speciale, condannato a 3 anni e 6 mesi, Antonio Raggi, barese del '58, condannato a 9 anni e 6 mesi, Giuseppe Lavopa, barese dell'83, condannato a 7 anni e 8 mesi, Spiridione Forzati, barese del '65, condannato a 7 anni e 6 mesi, Giovanni Gaudio, barese del '78, condannato a 7 anni e 6 mesi, Alessandro Iacobbe, di Modugno, del '79, residente a Palese, condannato a 7 anni, 5 mesi e 10 giorni, e Carmine Telegrafo, barese dell'81, condannato a 4 anni e 6 mesi.