Lugo Terminal, la salvaguardia dell'ambiente viaggia su rotaia?
Ospitiamo alcune considerazioni di un nostro lettore
martedì 19 febbraio 2019
Nelle ultime settimane si è dibattuto a lungo sulle Zone Economiche Speciali, ovvero su quelle aree in cui far sorgere attività industriali dovrebbe portare, secondo una recente normativa nazionale, vantaggi di carattere fiscale per gli imprenditori. Un volano per le economie del Mezzogiorno, senza dubbio, sebbene gli strumenti legislativi non siano del tutto definiti.
L'agone politico ha proposto due differenti letture, dopo che Giovinazzo non è stata inserita nella ZES Adriatica, all'indomani dell'assise comunale dell'8 febbraio scorso. Da una parte l'Ammistrazione comunale, convinta che senza infrastrutture a monte non ci possa essere alcun risultato, dall'altra le opposizioni che hanno ottenuto un documento approvato all'unanimità che impone ad amministratori ed a tutti i Consiglieri comunali di trovare strade in Regione Puglia per rientrare nella ZES. Ed a proposito di opposizioni, dal PD era arrivata la proposta di portare all'attenzione degli Enti che devono decidere il caso del Lugo Terminal. Su questo ha riflettuto un nostro lettore e lo scritto che vi proponiamo integralmente è la sua chiave di lettura a trecentosessanta gradi, con pro e contro (G.B.).
«Giovinazzo Terminal. Zona 167. Su quest'area, tra il campo sportivo - in via degli Artieri - e lo svincolo di una piccola stradina – via Tenente Devenuto - v'è l'accesso alla stazione Lugo Terminal. Si tratta, in assoluto, del primo servizio di treni intermodali che collega la Puglia con l'interporto veronese (uno dei principali Hub intermodali d'Europa) e le destinazioni in tutto il Nord e l'Est Europa ad esso collegate. Una grande opportunità strategica per tutta la nostra regione, poiché permette un netto risparmio temporale ed economico, attraverso una diretta ed efficiente relazione tra Nord e Sud. Peraltro la Lugo Terminal presente ad Ecomondo 2018, ha presupposti innovativi che vanno dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile.
La responsabilità dell'amministrazione è tanta, poiché fautrice di una politica fondata sulla coerenza e sulla voglia di rendere Giovinazzo una città vibrante di vita e, per quest'attitudine – presenza del nucleo industriale Giovinazzo-Bitonto, destinatario di importanti fondi per la infrastrutturazione, presenza del polo intermodale Lugo Terminal –, rappresenta una realtà – forse e si spera per diritto – destinata ad essere ammessa nella "ZES Adriatica". Le ZES, grazie ai tanti benefici previsti dalla legge istitutiva - credito di imposta fino a 50 milioni di euro, semplificazioni amministrative, esenzioni Irap, IMU, Tasi e Tari - rimangono l'unico strumento esistente e ancora tutto da attivare per promuovere nel Mezzogiorno sviluppo economico, industriale e civile.
Oltre le rotaie, sullo sfondo, gli abitanti di una strada la cui continuità è sciupata, fallisce e svanisce sotto il cielo terso e puro di Giovinazzo. Il notevole traffico di questi mezzi pesanti ha procurato danni al manto stradale, lo sbriciolamento del catrame e, oltre le conche, persino l'assenza di barriere anti rumore lungo il tracciato ferroviario, che attraversa il paese, lascia esterrefatti coloro i quali restano depredati della possibilità di una zona ospitante cotanta innovazione.
I residenti, aventi diritto alla tranquillità, lamentano rumori del carico dei semirimorchi con profilo P400, dei treni in transito e soprattutto quelli delle motrici che tutti i giorni sostano sotto i balconi con i motori costantemente accesi. Accusano, oltre a ciò, lavori di sistemazione dei binari svolti necessariamente di notte e compromettente il riposo notturno. Inoltre, i cittadini del bel paese, che tra lungomare ed orti cerca di essere una parentesi di paradiso, reclamano il fatto che la zona sia anche sprovvista di dissuasori di velocità, relativi limiti e la mancanza di segnali a terra di stop, non facilitante la circolazione dei pedoni – famiglie che hanno bambini piccoli giustappunto -.
Una meditazione su tutto. Tutte le regole non sono un totem, ma finalità per le quali nessuno deve rimanere indietro. Finalità pronte a dare opportunità al cittadino di essere attore del proprio destino. L'Art. 49 Cost. ci insegna che "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale [cfr. artt. 18, 98 c. 3, XII c. 1]"
Giovinazzo presenta un comitato cittadino favorevole allo sviluppo e che partecipa attivamente a determinare la vita del proprio paese. Ci si chiede se non sia opportuno proteggere maggiormente una circoscrizione locale prima di affacciarsi ad una cultura che corre ad una velocità di 100 nodi».
(RdM)
L'agone politico ha proposto due differenti letture, dopo che Giovinazzo non è stata inserita nella ZES Adriatica, all'indomani dell'assise comunale dell'8 febbraio scorso. Da una parte l'Ammistrazione comunale, convinta che senza infrastrutture a monte non ci possa essere alcun risultato, dall'altra le opposizioni che hanno ottenuto un documento approvato all'unanimità che impone ad amministratori ed a tutti i Consiglieri comunali di trovare strade in Regione Puglia per rientrare nella ZES. Ed a proposito di opposizioni, dal PD era arrivata la proposta di portare all'attenzione degli Enti che devono decidere il caso del Lugo Terminal. Su questo ha riflettuto un nostro lettore e lo scritto che vi proponiamo integralmente è la sua chiave di lettura a trecentosessanta gradi, con pro e contro (G.B.).
«Giovinazzo Terminal. Zona 167. Su quest'area, tra il campo sportivo - in via degli Artieri - e lo svincolo di una piccola stradina – via Tenente Devenuto - v'è l'accesso alla stazione Lugo Terminal. Si tratta, in assoluto, del primo servizio di treni intermodali che collega la Puglia con l'interporto veronese (uno dei principali Hub intermodali d'Europa) e le destinazioni in tutto il Nord e l'Est Europa ad esso collegate. Una grande opportunità strategica per tutta la nostra regione, poiché permette un netto risparmio temporale ed economico, attraverso una diretta ed efficiente relazione tra Nord e Sud. Peraltro la Lugo Terminal presente ad Ecomondo 2018, ha presupposti innovativi che vanno dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile.
La responsabilità dell'amministrazione è tanta, poiché fautrice di una politica fondata sulla coerenza e sulla voglia di rendere Giovinazzo una città vibrante di vita e, per quest'attitudine – presenza del nucleo industriale Giovinazzo-Bitonto, destinatario di importanti fondi per la infrastrutturazione, presenza del polo intermodale Lugo Terminal –, rappresenta una realtà – forse e si spera per diritto – destinata ad essere ammessa nella "ZES Adriatica". Le ZES, grazie ai tanti benefici previsti dalla legge istitutiva - credito di imposta fino a 50 milioni di euro, semplificazioni amministrative, esenzioni Irap, IMU, Tasi e Tari - rimangono l'unico strumento esistente e ancora tutto da attivare per promuovere nel Mezzogiorno sviluppo economico, industriale e civile.
Oltre le rotaie, sullo sfondo, gli abitanti di una strada la cui continuità è sciupata, fallisce e svanisce sotto il cielo terso e puro di Giovinazzo. Il notevole traffico di questi mezzi pesanti ha procurato danni al manto stradale, lo sbriciolamento del catrame e, oltre le conche, persino l'assenza di barriere anti rumore lungo il tracciato ferroviario, che attraversa il paese, lascia esterrefatti coloro i quali restano depredati della possibilità di una zona ospitante cotanta innovazione.
I residenti, aventi diritto alla tranquillità, lamentano rumori del carico dei semirimorchi con profilo P400, dei treni in transito e soprattutto quelli delle motrici che tutti i giorni sostano sotto i balconi con i motori costantemente accesi. Accusano, oltre a ciò, lavori di sistemazione dei binari svolti necessariamente di notte e compromettente il riposo notturno. Inoltre, i cittadini del bel paese, che tra lungomare ed orti cerca di essere una parentesi di paradiso, reclamano il fatto che la zona sia anche sprovvista di dissuasori di velocità, relativi limiti e la mancanza di segnali a terra di stop, non facilitante la circolazione dei pedoni – famiglie che hanno bambini piccoli giustappunto -.
Una meditazione su tutto. Tutte le regole non sono un totem, ma finalità per le quali nessuno deve rimanere indietro. Finalità pronte a dare opportunità al cittadino di essere attore del proprio destino. L'Art. 49 Cost. ci insegna che "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale [cfr. artt. 18, 98 c. 3, XII c. 1]"
Giovinazzo presenta un comitato cittadino favorevole allo sviluppo e che partecipa attivamente a determinare la vita del proprio paese. Ci si chiede se non sia opportuno proteggere maggiormente una circoscrizione locale prima di affacciarsi ad una cultura che corre ad una velocità di 100 nodi».
(RdM)