Luca Mongelli oggi a Roma per presentare il suo libro
"Finalmente urlo" nella capitale grazie a Carla Messano dell'Associazione volontari ospedalieri
martedì 11 dicembre 2018
Continua ad avere successo il libro "Finalmente urlo", scritto a quattro mani da Luca Mongelli e Francesco Minervini, che quest'oggi, 11 dicembre, sarà presentato nella Sala Convegni del CSV Lazio, a Roma, in via Liberiana 17.
Alle 17.30 l'appuntamento capitolino forse più importante per un ragazzo la cui storia ha commosso una nazione intera e che oggi ritrova lo slancio per "urlare" la sua indignazione per come è stato trattato dalle autorità svizzere, quando a sei anni fu aggredito, malmenato e lasciato seminudo in ipotermia a Veysonnaz, nel Canton Vallese.
La sua storia di coraggio ed amore sarà raccontata anche a Roma, dopo la presentazione dell'Auditorium Marano a Giovinazzo del 23 novembre scorso. Luca sarà accompagnato nella capitale da mamma Tina Turturro, suo grande punto di riferimento ed emblema dell'amore materno senza confini, e da Francesco Minervini, l'uomo, il pedagogo, l'eccellente scrittore che ha avuto il coraggio di raccontare la lunga, travagliata e triste storia giudiziaria che fece seguito a quella squallida aggressione, per cui sembrerebbe essersi eretto un muro di gomma da parte della autorità elvetiche. Per la giustizia svizzera, lo ricordiamo, l'aggressore fu il cane di famiglia, che qualche ora dopo giocava col fratellino di Luca tranquillamente, unico testimone di quella assurda vicenda. Una tesi più volte smontata dai legali della famiglia Mongelli, mai ascoltata dagli inquirenti della Confederazione.
A volere fortemente la presentazione romana è stata Carla Messano, dell'Associazione volontari ospedalieri del Lazio, donna che con la famiglia Mongelli ha poi intessuto rapporti nel corso del tempo.
Luca Mongelli e Francesco Minervini riceveranno materialmente quest'oggi il Premio Formica d'Oro 2018, assegnato loro il 1° dicembre scorso a Palazzo Merulana dal Forum Terzo Settore del Lazio, impegnato a diffondere e azioni e tutte quelle attività efficaci ed innovative nei settori dell'educazione‚ dei servizi socio-sanitari alla persona‚ della cultura‚ dell'ambiente‚ dell'integrazione‚ del benessere sociale.
Sarà un Natale di riscatto per Luca, che a 24 anni mostra ancor più consapevolezza di se stesso, non si rassegna ai problemi fisici che lo attanagliano e diventa testimone egli stesso della sua storia. Una storia di odio, mala-giustizia, ipocrisie e sofferenza. Giovinazzo, tutta Giovinazzo, sarà idealmente con lui questo pomeriggio.
Alle 17.30 l'appuntamento capitolino forse più importante per un ragazzo la cui storia ha commosso una nazione intera e che oggi ritrova lo slancio per "urlare" la sua indignazione per come è stato trattato dalle autorità svizzere, quando a sei anni fu aggredito, malmenato e lasciato seminudo in ipotermia a Veysonnaz, nel Canton Vallese.
La sua storia di coraggio ed amore sarà raccontata anche a Roma, dopo la presentazione dell'Auditorium Marano a Giovinazzo del 23 novembre scorso. Luca sarà accompagnato nella capitale da mamma Tina Turturro, suo grande punto di riferimento ed emblema dell'amore materno senza confini, e da Francesco Minervini, l'uomo, il pedagogo, l'eccellente scrittore che ha avuto il coraggio di raccontare la lunga, travagliata e triste storia giudiziaria che fece seguito a quella squallida aggressione, per cui sembrerebbe essersi eretto un muro di gomma da parte della autorità elvetiche. Per la giustizia svizzera, lo ricordiamo, l'aggressore fu il cane di famiglia, che qualche ora dopo giocava col fratellino di Luca tranquillamente, unico testimone di quella assurda vicenda. Una tesi più volte smontata dai legali della famiglia Mongelli, mai ascoltata dagli inquirenti della Confederazione.
A volere fortemente la presentazione romana è stata Carla Messano, dell'Associazione volontari ospedalieri del Lazio, donna che con la famiglia Mongelli ha poi intessuto rapporti nel corso del tempo.
Luca Mongelli e Francesco Minervini riceveranno materialmente quest'oggi il Premio Formica d'Oro 2018, assegnato loro il 1° dicembre scorso a Palazzo Merulana dal Forum Terzo Settore del Lazio, impegnato a diffondere e azioni e tutte quelle attività efficaci ed innovative nei settori dell'educazione‚ dei servizi socio-sanitari alla persona‚ della cultura‚ dell'ambiente‚ dell'integrazione‚ del benessere sociale.
Sarà un Natale di riscatto per Luca, che a 24 anni mostra ancor più consapevolezza di se stesso, non si rassegna ai problemi fisici che lo attanagliano e diventa testimone egli stesso della sua storia. Una storia di odio, mala-giustizia, ipocrisie e sofferenza. Giovinazzo, tutta Giovinazzo, sarà idealmente con lui questo pomeriggio.