Lotta allo spreco alimentare: a Giovinazzo e Molfetta parte "Non si butta via nulla"
Il progetto d'Ambito imprese e consulenti aziendali, ristorazione e banqueting, amministratori locali, panificatori, aziende agricole, farmacie e autorità giudiziaria
mercoledì 11 novembre 2020
Si chiama 'Non si butta via nulla' il progetto di Ambito, messo a punto dai Comuni di Molfetta e Giovinazzo, che punta ad arginare il fenomeno diffuso legato agli sprechi alimentari con lo scopo di ridurre la povertà alimentare. Il progetto intende coinvolgere imprese e consulenti aziendali, ristorazione e banqueting, amministratori locali, panificatori, aziende agricole, farmacie e autorità giudiziaria che, ciascuna per le proprie competenze, siano in grado di fare rete attivando meccanismi virtuosi.
Le Pubbliche Amministrazioni potrebbero valutare la possibilità di introdurre sconti sulla Tari per le attività che producono e distribuiscono beni alimentari in eccedenza che altrimenti finirebbero in discarica. Operazioni analoghe, anche se di altra natura, potrebbero interessare gli imprenditori agricoli con la donazione del cosiddetto "residuo in campo" al termine della raccolta. Stessa logica anche per i mercati ittici e ortofrutticoli.
L'iniziativa, la cui progettazione è stata supportata dal settore socialità, è stata fortemente voluta dagli assessori alle Politiche Sociali di Molfetta, Angela Panunzio, e di Giovinazzo, Michele Sollecito.
«Questo progetto, fortemente voluto dall'Ambito, ci aiuterà a mettere in circolo un'economia virtuosa secondo quanto già disposto con la Legge nazionale "Gadda" e la Legge Regionale Mennea - dichiara l'assessore Michele Sollecito -. Si tratta di un'iniziativa che si pone ottimamente nel solco del nostro programma di ambito di contrasto alla povertà e che ci aiuterà a promuovere nelle giovani generazioni la cultura del dono e della corresponsabilità».
«Quello che ci prepariamo ad attuare – spiega l'assessore Panunzio - è un progetto articolato che va incontro alle nuove povertà, quelle determinate da Covid, ma anche dalla crisi che sta attraversando il mondo del lavoro, e punta alla creazione di una rete solidale in grado di dare risposte concrete a quanti hanno bisogno di cibo, di medicinali, di beni di primaria ed estrema necessità».
Partner del progetto, a cui potranno aggiungersene altri, al momento, sono i Comuni di Molfetta e Giovinazzo (vincitori di un avviso pubblico regionale), l'associazione Banco delle opere di carità di Bari, la Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi – Ufficio Caritas, Istituto di istruzione superiore secondaria Vespucci di Molfetta, Istituto professionale di Stato per i servizi di enogastronomia e ospitalità alberghiera, l'istituto comprensivo Bavaro-Marconi di Giovinazzo.
Nelle prossime settimane sono previsti incontri, in modalità digitale, con le diverse categorie coinvolte, così da avviare la fase propedeutica per l'inizio del servizio.
Le Pubbliche Amministrazioni potrebbero valutare la possibilità di introdurre sconti sulla Tari per le attività che producono e distribuiscono beni alimentari in eccedenza che altrimenti finirebbero in discarica. Operazioni analoghe, anche se di altra natura, potrebbero interessare gli imprenditori agricoli con la donazione del cosiddetto "residuo in campo" al termine della raccolta. Stessa logica anche per i mercati ittici e ortofrutticoli.
L'iniziativa, la cui progettazione è stata supportata dal settore socialità, è stata fortemente voluta dagli assessori alle Politiche Sociali di Molfetta, Angela Panunzio, e di Giovinazzo, Michele Sollecito.
«Questo progetto, fortemente voluto dall'Ambito, ci aiuterà a mettere in circolo un'economia virtuosa secondo quanto già disposto con la Legge nazionale "Gadda" e la Legge Regionale Mennea - dichiara l'assessore Michele Sollecito -. Si tratta di un'iniziativa che si pone ottimamente nel solco del nostro programma di ambito di contrasto alla povertà e che ci aiuterà a promuovere nelle giovani generazioni la cultura del dono e della corresponsabilità».
«Quello che ci prepariamo ad attuare – spiega l'assessore Panunzio - è un progetto articolato che va incontro alle nuove povertà, quelle determinate da Covid, ma anche dalla crisi che sta attraversando il mondo del lavoro, e punta alla creazione di una rete solidale in grado di dare risposte concrete a quanti hanno bisogno di cibo, di medicinali, di beni di primaria ed estrema necessità».
Partner del progetto, a cui potranno aggiungersene altri, al momento, sono i Comuni di Molfetta e Giovinazzo (vincitori di un avviso pubblico regionale), l'associazione Banco delle opere di carità di Bari, la Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi – Ufficio Caritas, Istituto di istruzione superiore secondaria Vespucci di Molfetta, Istituto professionale di Stato per i servizi di enogastronomia e ospitalità alberghiera, l'istituto comprensivo Bavaro-Marconi di Giovinazzo.
Nelle prossime settimane sono previsti incontri, in modalità digitale, con le diverse categorie coinvolte, così da avviare la fase propedeutica per l'inizio del servizio.