“Lo sport è salute, il dono è vita”

La due giorni della Fratres e dell’Aido per sensibilizzare sulla donazione

sabato 3 giugno 2017
A cura di Marzia Morva
La settimana della donazione, indetta dal Ministero della Salute e patrocinata dal Presidente della Repubblica, si è conclusa a fine maggio.

Le associazioni locali Aido e Fratres sono state impegnate in una più intensa attività di sensibilizzazione al dono attraverso lo slogan "Lo sport è salute, il dono è vita". La portavoce dell'Aido e della Fratres, Grazia Stufano ci ha parlato dell'evento organizzato dalle due associazioni.

«Le due realtà sono molto legate fra loro - ha affermato -.Tale legame è reso ancor più saldo dal fatto che entrambe 25 anni fa (2 Maggio 1992) hanno intitolato le proprie sedi al giovane tredicenne Luigi Depalma, deceduto nel maggio 1991 a seguito di un incidente stradale, i cui organi furono donati, per sua espressa volontà dichiarata in vita. La partita di hockey, disputata sabato 27 maggio, ha coinvolto la tifoseria del club sportivo e gli stessi giocatori della squadra AFP Giovinazz, i quali durante la partita hanno indossato le maglie con i loghi delle due associazioni.

Agli atleti, al presidente Dino Camporeale, all'allenatore-giocatore Angelo Depalma ed a Francesca Depergola va il nostro sentito ringraziamento per la fattiva collaborazione.

La mattinata del 28 maggio - ha continuato Grazia Stufano - ha visto i volontari delle due associazioni in piazza Vittorio Emanuele II, presso un infopoint, impegnati a dare tutte le informazioni inerenti la donazione e in modo particolare a fornire chiarimenti ai cittadini circa il progetto "Una scelta in comune". Si tratta della possibilità di dichiarare la propria volontà alla donazione degli organi, al momento della richiesta o rinnovo della carta d'identità presso il nostro Comune.

A conclusione dell'iniziativa - ha poi spiegato la portavoce -, domenica sera 28 maggio, è stata celebrata, presso la parrocchia San Domenico, una messa in memoria di Luigi e di tutti i donatori di organi e di sangue che ci hanno preceduto nella casa del Padre. La liturgia è stata presieduta dal vicario foraneo della nostra Diocesi, don Beppe de Ruvo che, dopo aver trasmesso i saluti del Vescovo, Monsignor Domenico Cornacchia, ha sottolineato che "Il dono di sé è una prerogativa imprescindibile di ogni cristiano, è un atto ad imitazione di Cristo, il quale ha donato tutto se stesso per la nostra salvezza. Lui, Cristo, è il donatore per eccellenza".

Ringraziamo, pertanto - ha concluso Grazia Stufano -, don Beppe per la sua vicinanza spirituale e don Pietro Rubini, parroco della comunità di San Domenico, per averci ospitato durante la celebrazione vespertina»