Liceo "Spinelli", indirizzo classico in crisi. Il PD pronto a qualsiasi iniziativa per salvarlo
Una nota della locale segreteria accende i riflettori su una notizia trapelata nelle ultime settimane
martedì 15 novembre 2022
15.44
«Il Liceo Classico forma le migliori menti e la classe dirigente del domani», si diceva, sbagliando, un tempo. Ma c'è di vero che gli studi umanistici restano tra i più completi per conoscenze ed apertura mentale che riescono ad inculcare in chi li pratica.
E l'allarme questa volta è suonato nella città di Giovinazzo, in realtà da qualche settimana, ed è rimbalzato fin nelle stanze della politica. Nelle scorse ore è stato il Partito Democratico a ricordare quanto potrebbe accadere al Liceo "Matteo Spinelli", un simbolo per l'intera città.
«Al Liceo "M. Spinelli" di Giovinazzo, per la prima volta, mancherà la prima classe del Classico. Non si tratta di una notizia che possa lasciare indifferente la città - si legge in una nota della segreteria cittadina guidata da Mimmo Brancato -: nel 1886 l'allora sindaco, Andrea Daconto, inoltrò al Ministro della Pubblica Istruzione la pratica per ottenere un Ginnasio Regio; esso, allocato presso l'omonimo, già esistente, convitto Matteo Spinelli, avrebbe consentito alla comunità cittadina di vantare la sede di un liceo, dato che contrassegnava ambienti culturalmente attivi. La richiesta fu accolta il 7 luglio del 1887 dal ministro Michele Coppino e, da allora, Giovinazzo ha visto prosperare il suo Liceo Classico, apprezzato anche oltre provincia. L'interruzione della continuità nell'arruolamento dei giovani curiosi del mondo classico, non può che preoccupare».
«Il PD - conclude la nota -, consapevole della profonda crisi degli studi umanistici, ma convinto del valore identitario di una scuola sul territorio, si dichiara disponibile a collaborare a qualsiasi iniziativa sia posta in atto per avvicinare i ragazzi al patrimonio culturale greco e latino che ci distingue e ci qualifica».
La nostra testata nel corso delle prossime settimane pubblicherà una mini-inchiesta su quanto sta accadendo allo "Spinelli", dando voce a dirigenti, docenti e studenti. Il Liceo Classico non può morire, non dove si è seminato bene. Un segno terribile dei tempi culturalmente grami che viviamo e che deve aprire una lunga riflessione nell'intera comunità locale.
E l'allarme questa volta è suonato nella città di Giovinazzo, in realtà da qualche settimana, ed è rimbalzato fin nelle stanze della politica. Nelle scorse ore è stato il Partito Democratico a ricordare quanto potrebbe accadere al Liceo "Matteo Spinelli", un simbolo per l'intera città.
«Al Liceo "M. Spinelli" di Giovinazzo, per la prima volta, mancherà la prima classe del Classico. Non si tratta di una notizia che possa lasciare indifferente la città - si legge in una nota della segreteria cittadina guidata da Mimmo Brancato -: nel 1886 l'allora sindaco, Andrea Daconto, inoltrò al Ministro della Pubblica Istruzione la pratica per ottenere un Ginnasio Regio; esso, allocato presso l'omonimo, già esistente, convitto Matteo Spinelli, avrebbe consentito alla comunità cittadina di vantare la sede di un liceo, dato che contrassegnava ambienti culturalmente attivi. La richiesta fu accolta il 7 luglio del 1887 dal ministro Michele Coppino e, da allora, Giovinazzo ha visto prosperare il suo Liceo Classico, apprezzato anche oltre provincia. L'interruzione della continuità nell'arruolamento dei giovani curiosi del mondo classico, non può che preoccupare».
«Il PD - conclude la nota -, consapevole della profonda crisi degli studi umanistici, ma convinto del valore identitario di una scuola sul territorio, si dichiara disponibile a collaborare a qualsiasi iniziativa sia posta in atto per avvicinare i ragazzi al patrimonio culturale greco e latino che ci distingue e ci qualifica».
La nostra testata nel corso delle prossime settimane pubblicherà una mini-inchiesta su quanto sta accadendo allo "Spinelli", dando voce a dirigenti, docenti e studenti. Il Liceo Classico non può morire, non dove si è seminato bene. Un segno terribile dei tempi culturalmente grami che viviamo e che deve aprire una lunga riflessione nell'intera comunità locale.