Libera Giovinazzo in memoria delle vittime di mafia
Due momenti differenti per ragazzi e ragazzi ed adulti. Due moniti a costruire una società differente
giovedì 25 maggio 2023
11.14
In occasione del 31° anniversario dalle Stragi di Capaci e via D'amelio, il presidio Libera di Giovinazzo ha deciso di onorare al meglio la memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vitò Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Paolo Borsellino, indicendo un concorso intitolato "Il mondo che avrebbero voluto Falcone e Borsellino".
Il concorso è stato inserito nella categoria "Primi passi di legalità" e indirizzato agli alunni delle classi IV e V della scuola primaria e nella categoria "Cittadini del futuro" per coloro i quali frequentano le classi di Scuola secondaria di I grado.
Nella mattinata del 23 maggio, piazza Sant'Agostino è stata la cornice perfetta per la premiazione e per un'altra giornata in cui Libera Giovinazzo ha potuto interagire con le nuove generazioni. Un passaggio affatto scontato, che ha permesso una volta di più di ribadire il "NO" secco al crimine organizzato ed alle mafie che soffocano la crescita delle comunità.
A sera, poi, incontro-confronto con gli adulti, con una parte della cittadinanza che ha raggiunto la Cittadella della Cultura. Un momento commemorativo collettivo che ha sottolineato ancora una volta la distanza abissale tra legalità, rispetto delle regole e giustizia ed il mondo immaginato dai mafiosi. All'incontro hanno partecipato anche alcuni amministratori.
Che non siano solo vane parole, quelle pronunziate in occasione di queste ricorrenze, ma che siano autentica leva per costruire un'Italia ed un Mezzogiorno differenti. Il presidio di Libera prova ad essere quotidiana testimonianza di quanto l'antimafia sia invece concretezza delle azioni.
Il concorso è stato inserito nella categoria "Primi passi di legalità" e indirizzato agli alunni delle classi IV e V della scuola primaria e nella categoria "Cittadini del futuro" per coloro i quali frequentano le classi di Scuola secondaria di I grado.
Nella mattinata del 23 maggio, piazza Sant'Agostino è stata la cornice perfetta per la premiazione e per un'altra giornata in cui Libera Giovinazzo ha potuto interagire con le nuove generazioni. Un passaggio affatto scontato, che ha permesso una volta di più di ribadire il "NO" secco al crimine organizzato ed alle mafie che soffocano la crescita delle comunità.
A sera, poi, incontro-confronto con gli adulti, con una parte della cittadinanza che ha raggiunto la Cittadella della Cultura. Un momento commemorativo collettivo che ha sottolineato ancora una volta la distanza abissale tra legalità, rispetto delle regole e giustizia ed il mondo immaginato dai mafiosi. All'incontro hanno partecipato anche alcuni amministratori.
Che non siano solo vane parole, quelle pronunziate in occasione di queste ricorrenze, ma che siano autentica leva per costruire un'Italia ed un Mezzogiorno differenti. Il presidio di Libera prova ad essere quotidiana testimonianza di quanto l'antimafia sia invece concretezza delle azioni.