È Leo Magarelli il nuovo presidente delle Guardie Campestri
Il neo numero uno: «Tra gli obiettivi il risanamento del bilancio e il potenziamento di mezzi e uomini»
sabato 1 aprile 2017
07.00
È Leo Magarelli, 61 anni, sposato e padre di tre figli, il nuovo presidente del Consorzio Guardie Campestri di Giovinazzo. È questo l'esito dell'assemblea dei consorziati dell'ente di via Gioia che ha eletto all'unanimità il nuovo direttivo.
Accanto al presidente, che succede a Stefano Marrano, per lunghi anni al timone del Consorzio, con spirito di sacrificio, elevata professionalità, diligenza e serietà, ci saranno il vice presidente Francesco Gagliardi, il tesoriere Michele Amoia e i consiglieri Vito Martino e Vincenzo Facchini. «D'altronde - racconta Magarelli - era già da diverso tempo che il presidente uscente Stefano Marrano aveva esternato la propria volontà di dover abbandonare, soprattutto per motivi di salute, la carica ricoperta».
«In questo contesto - continua - fui contattato dallo stesso presidente affinché potessi prendere in considerazione la possibilità di interessarmi al caso anche per poter dare nuovo slancio all'espletamento del servizio di guardiania campestre e della sicurezza per le vie rurali della nostra città. Non nascondo che ho dovuto pensarci molto, prima di poter accettare tale incarico, atteso che, è risaputo, i consorziati erano e sono molto titubanti sulla reale necessità di espletamento del servizio di vigilanza rurale visto anche l'esiguo numero di guardie a disposizione del Consorzio.
Fatte le dovute e necessarie valutazioni di merito, ho sciolto la riserva ed ho accettato di buon grado la nuova sfida, pretendendo però, come è giusto che sia, una regolare e formale elezione. Infatti il 4 marzo scorso, a seguito di regolare e pubblica convocazione dei consorziati, si è svolta l'assemblea con all'ordine del giorno l'elezione del nuovo consiglio di amministrazione che ha eletto all'unanimità il nuovo direttivo».
Ma adesso cosa cambierà rispetto al passato? «Evidentemente - spiega Magarelli - il Consorzio negli ultimi tempi si era un po' adagiato o ancor peggio si era arenato ed impantanato sulle sabbie della trascuratezza ed aveva perso l'obiettivo primario, cioè quello del controllo reale del territorio rurale.
Però, per onestà intellettuale, - continua - devo ammettere che con i mezzi e gli uomini a disposizione del Consorzio è davvero difficile fare meglio. Inoltre se a ciò si aggiunge che le guardie non erano adeguatamente e puntualmente pagate, è comprensibile che fosse diventato tutto più complicato.
È superfluo ammettere che il Consorzio da anni naviga in acque non tranquille, anzi c'è la urgente necessità - sottolinea Magarelli - di risanarne il bilancio abbondantemente deficitario, ma per fare ciò è necessario che nuova linfa entri nelle casse scarne del Consorzio sia attraverso nuovi aderenti privati, ma anche e soprattutto con l'aiuto delle istituzioni pubbliche, atteso che la sicurezza delle campagne non è da meno di quella della città, anzi forse in alcuni casi è anche più importante.
Naturalmente i consorziati ed il sottoscritto confidiamo molto nel buon senso e nella buona volontà degli amministratori locali. È altrettanto chiaro - prosegue - che nei prossimi giorni cercherò di rendere noto il sindaco Tommaso Depalma della situazione in cui volge il Consorzio, confidando nel suo coinvolgimento per la risoluzione condivisa delle tante problematiche che attengono l'importante servizio svolto a favore dei consorziati, dei non ancora consorziati e dei cittadini tutti».
Ma quali sono gli obiettivi primari che il nuovo consiglio di amministrazione si prefigge di raggiungere? «Il neonato consiglio di amministrazione che rappresento, - risponde Magarelli - si è prefisso come primo obiettivo, da centrare nei prossimi tre anni, quello del risanamento del bilancio consortile, attraverso la limatura di alcune spese ritenute in questo momento storico non necessarie, e il potenziamento dei mezzi e degli uomini per il miglior svolgimento dei compiti assegnati.
Ed ancora: l'utilizzo di tecnici esterni con consolidate capacità organizzative e di comando (rigorosamente a costo zero, così come è per ogni componente del consiglio di amministrazione) e una politica di marketing che rilanci l'immagine del Consorzio delle Guardie Campestri di Giovinazzo alquanto deturpata unito al coinvolgimento, per quanto possibile, dell'Amministrazione locale.
A tal fine - conclude - mi permetto di chiedere a nome dell'intero Consorzio la mano di tutti e di ognuno affinché si possa tornare rapidamente ad avere una migliore e maggiore sicurezza nelle nostre campagne».
Accanto al presidente, che succede a Stefano Marrano, per lunghi anni al timone del Consorzio, con spirito di sacrificio, elevata professionalità, diligenza e serietà, ci saranno il vice presidente Francesco Gagliardi, il tesoriere Michele Amoia e i consiglieri Vito Martino e Vincenzo Facchini. «D'altronde - racconta Magarelli - era già da diverso tempo che il presidente uscente Stefano Marrano aveva esternato la propria volontà di dover abbandonare, soprattutto per motivi di salute, la carica ricoperta».
«In questo contesto - continua - fui contattato dallo stesso presidente affinché potessi prendere in considerazione la possibilità di interessarmi al caso anche per poter dare nuovo slancio all'espletamento del servizio di guardiania campestre e della sicurezza per le vie rurali della nostra città. Non nascondo che ho dovuto pensarci molto, prima di poter accettare tale incarico, atteso che, è risaputo, i consorziati erano e sono molto titubanti sulla reale necessità di espletamento del servizio di vigilanza rurale visto anche l'esiguo numero di guardie a disposizione del Consorzio.
Fatte le dovute e necessarie valutazioni di merito, ho sciolto la riserva ed ho accettato di buon grado la nuova sfida, pretendendo però, come è giusto che sia, una regolare e formale elezione. Infatti il 4 marzo scorso, a seguito di regolare e pubblica convocazione dei consorziati, si è svolta l'assemblea con all'ordine del giorno l'elezione del nuovo consiglio di amministrazione che ha eletto all'unanimità il nuovo direttivo».
Ma adesso cosa cambierà rispetto al passato? «Evidentemente - spiega Magarelli - il Consorzio negli ultimi tempi si era un po' adagiato o ancor peggio si era arenato ed impantanato sulle sabbie della trascuratezza ed aveva perso l'obiettivo primario, cioè quello del controllo reale del territorio rurale.
Però, per onestà intellettuale, - continua - devo ammettere che con i mezzi e gli uomini a disposizione del Consorzio è davvero difficile fare meglio. Inoltre se a ciò si aggiunge che le guardie non erano adeguatamente e puntualmente pagate, è comprensibile che fosse diventato tutto più complicato.
È superfluo ammettere che il Consorzio da anni naviga in acque non tranquille, anzi c'è la urgente necessità - sottolinea Magarelli - di risanarne il bilancio abbondantemente deficitario, ma per fare ciò è necessario che nuova linfa entri nelle casse scarne del Consorzio sia attraverso nuovi aderenti privati, ma anche e soprattutto con l'aiuto delle istituzioni pubbliche, atteso che la sicurezza delle campagne non è da meno di quella della città, anzi forse in alcuni casi è anche più importante.
Naturalmente i consorziati ed il sottoscritto confidiamo molto nel buon senso e nella buona volontà degli amministratori locali. È altrettanto chiaro - prosegue - che nei prossimi giorni cercherò di rendere noto il sindaco Tommaso Depalma della situazione in cui volge il Consorzio, confidando nel suo coinvolgimento per la risoluzione condivisa delle tante problematiche che attengono l'importante servizio svolto a favore dei consorziati, dei non ancora consorziati e dei cittadini tutti».
Ma quali sono gli obiettivi primari che il nuovo consiglio di amministrazione si prefigge di raggiungere? «Il neonato consiglio di amministrazione che rappresento, - risponde Magarelli - si è prefisso come primo obiettivo, da centrare nei prossimi tre anni, quello del risanamento del bilancio consortile, attraverso la limatura di alcune spese ritenute in questo momento storico non necessarie, e il potenziamento dei mezzi e degli uomini per il miglior svolgimento dei compiti assegnati.
Ed ancora: l'utilizzo di tecnici esterni con consolidate capacità organizzative e di comando (rigorosamente a costo zero, così come è per ogni componente del consiglio di amministrazione) e una politica di marketing che rilanci l'immagine del Consorzio delle Guardie Campestri di Giovinazzo alquanto deturpata unito al coinvolgimento, per quanto possibile, dell'Amministrazione locale.
A tal fine - conclude - mi permetto di chiedere a nome dell'intero Consorzio la mano di tutti e di ognuno affinché si possa tornare rapidamente ad avere una migliore e maggiore sicurezza nelle nostre campagne».