LED rinuncia all'Estate Giovinazzese
Dopo tanti cambiamenti di programma richiesti dall’Amministrazione si è optato per la cancellazione dell'evento
sabato 13 giugno 2015
00.48
L'Estate Giovinazzese 2015, il cui calendario non è stato ancora reso noto dall'Amministrazione comunale, dovrà fare a meno di un altro evento. LED ha infatti comunicato che «quest'anno anche noi abbiamo tentato di organizzare, per la prima volta, un evento estivo di più ampio respiro, che coinvolgesse l'intera cittadinanza. Musica più cinema più letteratura, la tutela ambientale tema centrale e il centro storico come sfondo, come location».
Un evento da realizzare non in solitaria ma in accordo con le altre associazioni: «Abbiamo tentato di organizzarlo sin dai primi mesi autunnali e abbiamo ritenuto essenziale confrontarci con le altre realtà associative locali, così da "fare rete", modus operandi, tra l'altro, suggeritoci dalla stessa amministrazione. Di conseguenza, non appena trascorse le festività natalizie, con scadenza quasi settimanale ci siamo riuniti con le altre associazioni presso la nostra sede. Otto associazioni per otto progetti estivi. Da luglio a fine agosto. Per l'appunto, Octopus».
Protocollato il progetto nei tempi previsti, il Laboratorio di Energie Democratiche ha appreso ad aprile che non avrebbe avuto alcun contributo economico ma solo la possibilità di usufruire dei servizi, motivo per cui ha rinunciato all'esibizione di una band che suona oggetti di riciclo per concentrarsi su una proiezione di un film e la presentazione di un libro. A maggio è stato comunicato che la location richiesta, ovvero piazza Benedettine, non sarebbe stata utilizzabile per ragioni tecniche e così si è ipotizzato l'Istituto Vittorio Emanuele II, poi l'atrio della scuola elementare "San Giovanni Bosco".
La disponibilità ad adeguarsi pur di realizzare il progetto si è infine esaurita qualche giorno fa: «A poco più di un mese ci comunicano dell'impossibilità dell'ultima location, concordata con l'Assessore preposto. Ci viene proposto di spostarci al chiuso, ovvero in sala San Felice, addirittura proponendo di spostare una mostra prevista in quella data, il 12 luglio. Noi questa volta però non ci stiamo e decliniamo l'invito! Per quest'anno, dunque, il nostro primo evento viene meno. Il nostro, come tanti altri».
E in questi giorni così infuocati LED ha maturato alcune considerazioni sul modo in cui si sta pensando alla cultura e al turismo giovinazzese: «Insieme al nostro evento è venuto meno quello spirito che ha alimentato la voglia di arricchire culturalmente, oltre che il calendario estivo, il nostro territorio con un tema di tutto rispetto (la tutela ambientale). Spirito che molti di noi, alle prime esperienze organizzative di un evento a tiratura maggiore, ha fatto accrescere di giorno in giorno. Non crediamo che le responsabilità siano da attribuire solo all'Assessore alla cultura e al turismo (tra l'altro alla sua prima esperienza amministrativa) ma vadano condivise insieme ad un'Amministrazione che da sempre sguazza in pour parler e non conosce il significato delle parole programmazione a lungo termine, organizzazione e serietà. Amministrazione, colpevole del "ponderato" scempio dell'Estate Giovinazzese 2015. Noi continueremo a lavorare nel nostro "laboratorio" e sul territorio con lo spirito che da sempre ci contraddistingue e ci riproveremo, con la speranza che la nostra storia non si ripeta e insegni a tutti qualcosa così come l'ha insegnata a noi».
Un evento da realizzare non in solitaria ma in accordo con le altre associazioni: «Abbiamo tentato di organizzarlo sin dai primi mesi autunnali e abbiamo ritenuto essenziale confrontarci con le altre realtà associative locali, così da "fare rete", modus operandi, tra l'altro, suggeritoci dalla stessa amministrazione. Di conseguenza, non appena trascorse le festività natalizie, con scadenza quasi settimanale ci siamo riuniti con le altre associazioni presso la nostra sede. Otto associazioni per otto progetti estivi. Da luglio a fine agosto. Per l'appunto, Octopus».
Protocollato il progetto nei tempi previsti, il Laboratorio di Energie Democratiche ha appreso ad aprile che non avrebbe avuto alcun contributo economico ma solo la possibilità di usufruire dei servizi, motivo per cui ha rinunciato all'esibizione di una band che suona oggetti di riciclo per concentrarsi su una proiezione di un film e la presentazione di un libro. A maggio è stato comunicato che la location richiesta, ovvero piazza Benedettine, non sarebbe stata utilizzabile per ragioni tecniche e così si è ipotizzato l'Istituto Vittorio Emanuele II, poi l'atrio della scuola elementare "San Giovanni Bosco".
La disponibilità ad adeguarsi pur di realizzare il progetto si è infine esaurita qualche giorno fa: «A poco più di un mese ci comunicano dell'impossibilità dell'ultima location, concordata con l'Assessore preposto. Ci viene proposto di spostarci al chiuso, ovvero in sala San Felice, addirittura proponendo di spostare una mostra prevista in quella data, il 12 luglio. Noi questa volta però non ci stiamo e decliniamo l'invito! Per quest'anno, dunque, il nostro primo evento viene meno. Il nostro, come tanti altri».
E in questi giorni così infuocati LED ha maturato alcune considerazioni sul modo in cui si sta pensando alla cultura e al turismo giovinazzese: «Insieme al nostro evento è venuto meno quello spirito che ha alimentato la voglia di arricchire culturalmente, oltre che il calendario estivo, il nostro territorio con un tema di tutto rispetto (la tutela ambientale). Spirito che molti di noi, alle prime esperienze organizzative di un evento a tiratura maggiore, ha fatto accrescere di giorno in giorno. Non crediamo che le responsabilità siano da attribuire solo all'Assessore alla cultura e al turismo (tra l'altro alla sua prima esperienza amministrativa) ma vadano condivise insieme ad un'Amministrazione che da sempre sguazza in pour parler e non conosce il significato delle parole programmazione a lungo termine, organizzazione e serietà. Amministrazione, colpevole del "ponderato" scempio dell'Estate Giovinazzese 2015. Noi continueremo a lavorare nel nostro "laboratorio" e sul territorio con lo spirito che da sempre ci contraddistingue e ci riproveremo, con la speranza che la nostra storia non si ripeta e insegni a tutti qualcosa così come l'ha insegnata a noi».