Le uova aerografate made in Giovinazzo incantano Milano

A Palazzo Cusani Nicola Giotti e Agostino Picicco hanno incontrato il mondo culturale ed imprenditoriale lombardo

sabato 15 giugno 2024
Si è svolto a Milano presso Palazzo Cusani, nel cuore di Brera (il quartiere degli artisti), l'incontro tra il maestro pasticciere di fama internazionale Nicola Giotti e una qualificata platea del mondo culturale e imprenditoriale lombardo.

A introdurre la serata è stato il Generale Antonio Pennino, presidente di varie realtà culturali milanesi, il quale ha evidenziato l'onore di avere proprio a Milano e in quella sede il maestro Giotti, che era accompagnato dalla sua assistente Luana Cossa.

A presentare l'innovativo ed eclettico pasticciere giovinazzese - titolare dell'omonima "bottega storica" noto oltre i confini regionali per l'applicazione dell'aerografia alla pasticceria e per le sue creazioni innovative che vanno ben oltre la qualità e la bontà dei tradizionali prodotti dolciari, coniugando arte, creatività, bellezza visiva e gusto - e a dialogare con lui è stato il giornalista Agostino Picicco, anche lui di origine giovinazzese e legato a varie istituzioni culturali milanesi.
Sulla base delle osservazioni e considerazioni di Picicco, Giotti ha illustrato la sua tecnica dell'aerografia indiretta speculare lucida e le sue "metamorfosi", i dolci della tradizione legati alle feste religiose, le innovazioni operate, l'arte dolciaria come cultura, il cibo inteso non solo come nutrimento e gusto ma anche come piacere visivo.

Il maestro ha poi donato due uova aerografate create appositamente per Milano. Al presidente dell'Associazione Nazionale Bersaglieri ha consegnato l'uovo in cui è riprodotto un bersagliere in omaggio al centenario dell'istituzione dell'Associazione che cade proprio in questo mese di giugno, e a Palazzo Cusani ha donato l'uovo in cui è riprodotta una variopinta immagine di Leonardo da Vinci con l'uomo vitruviano quale omaggio alla città di Milano.

Al termine della cena seguita alla conferenza i presenti hanno potuto degustare una scelta varietà di delizie giunte appositamente da Giovinazzo che hanno allietato tutti e, soprattutto, hanno fatto conoscere la bontà di una manifattura artigiana sopraffina. Ha destato particolare meraviglia la perfetta riproduzione del rosone della cattedrale di Giovinazzo, che nessuno voleva assaggiare per non distruggere un'opera d'arte.
In tanti hanno voluto complimentarsi con il maestro e hanno manifestato il desiderio di conoscere Giovinazzo e di passare dalla sua rinomata "bottega storica" per il piacere di salutarlo e di assaporare le sue specialità dolciarie.