Le cattive e le buone notizie sull'arredo urbano a Giovinazzo
Tra inciviltà ed interventi riparatori, alcune novità sul territorio cittadino
sabato 11 settembre 2021
Il grado di conservazione e manutenzione dell'arredo urbano e della segnaletica stradale verticale sono divenuti ormai due parametri, insieme alla raccolta rifiuti, per misurare il tasso di civiltà presente in una comunità. E Giovinazzo non fa eccezione.
Ma non finisce qui...
Nelle scorse giornate, sempre nel medesimo tratto che conduce dal polmone verde a piazza Vittorio Emanuele II, è stato abbattuto il segnale che delimita la fine della pista ciclabile. Colpito e affondato, verrebbe da scrivere, perché il cartello, come molti sulla ex statale 16 Adriatica verso Santo Spirito, potrebbe essere stato urtato da un mezzo pesante e giace sul manto stradale ancora attaccato al suo palo di sostegno.
Infine c'è il fenomeno dell'asporto dei simboli del comune dagli stessi archetti che delimitano la greenway. Ne sono stati divelti diversi ed è questo un ulteriore segnale di grande inciviltà.
Infine una ottima notizia arriva sempre dal Comune: la panchina, la cui spalliera era stata danneggiata pochi giorni dopo l'inaugurazione in piazza Stallone, sarà sostituita grazie ad una donazione della ditta che le aveva fornite nell'appalto, senza costi per i giovinazzesi (a danneggiarla erano stati tre ragazzini del posto, non i soliti incivili "venuti da fuori" dietro cui una parte della popolazione locale si nasconde quando accadono fatti di questo tipo).
Resta un monito a tutta la comunità affinché si vigili su atti vandalici o su automobilisti spesso poco attenti. L'arredo urbano e la segnaletica sono patrimonio di tutti e vanno preservati.
LE BRUTTE NOTIZIE
Le notizie cattive iniziano da corso Principe Amedeo d'Aosta dove, come si vede dalle nostre foto, è stato danneggiato nei giorni scorsi un altro archetto che delimita la greenway cittadina. Un altro, perché già altri due erano stati danneggiati da veicoli in manovra in piazza Garibaldi, nel perimetro esterno della Villa Comunale intitolata a Giuseppe Palombella.Ma non finisce qui...
Nelle scorse giornate, sempre nel medesimo tratto che conduce dal polmone verde a piazza Vittorio Emanuele II, è stato abbattuto il segnale che delimita la fine della pista ciclabile. Colpito e affondato, verrebbe da scrivere, perché il cartello, come molti sulla ex statale 16 Adriatica verso Santo Spirito, potrebbe essere stato urtato da un mezzo pesante e giace sul manto stradale ancora attaccato al suo palo di sostegno.
Infine c'è il fenomeno dell'asporto dei simboli del comune dagli stessi archetti che delimitano la greenway. Ne sono stati divelti diversi ed è questo un ulteriore segnale di grande inciviltà.
LE BUONE NOTIZIE
Per fortuna gli archetti, su cui si potevano vedere anche le bellissime foto in bianco e nero di Vincenzo Mottola, donate dai suoi eredi, saranno presto ripristinati grazie alla società che li ha realizzati (non sono di semplice reperibilità). Poi, ci hanno fatto sapere da Palazzo di Città, saranno ristampati su alluminio gli scatti del maestro nativo di Bari e giovinazzese d'adozione.Infine una ottima notizia arriva sempre dal Comune: la panchina, la cui spalliera era stata danneggiata pochi giorni dopo l'inaugurazione in piazza Stallone, sarà sostituita grazie ad una donazione della ditta che le aveva fornite nell'appalto, senza costi per i giovinazzesi (a danneggiarla erano stati tre ragazzini del posto, non i soliti incivili "venuti da fuori" dietro cui una parte della popolazione locale si nasconde quando accadono fatti di questo tipo).
Resta un monito a tutta la comunità affinché si vigili su atti vandalici o su automobilisti spesso poco attenti. L'arredo urbano e la segnaletica sono patrimonio di tutti e vanno preservati.