"Le cartelle che non ti aspetti": Saracino contro la "mala gestio" dell'Amministrazione giovinazzese
Un video per raccontare quello che sta accadendo a tanti cittadini
martedì 9 marzo 2021
Da alcuni giorni si stanno verificando file di cittadini davanti alla sede dell'Abaco, la società che si occupa per conto del Comune di Giovinazzo della riscossione dei tributi. File, denuncia il Consigliere comunale del Partito Democratico, Francesco Saracino, composte da persone che si sono viste recapitare accertamenti per presunti mancati pagamenti di tributi addirittura relativi al 2015.
Saracino denuncia anche lo smarrimento di tanti che quelle ricevute possono non averle conservate e così diviene difficile dimostrare di aver regolarmente pagato. L'avvocato ed esponente delle opposizioni, in un video punta anche i riflettori su situazioni definite a ragione paradossali, in cui ad esempio i destinatari non erano più proprietari o affittuari degli immobili.
In questo caso c'è necessità di ritrovare le ricevute e quindi verificare se gli accertamenti sono stati emessi entro il dicembre del 2020, sebbene notificati durante l'anno in corso. Infine, ricorda Saracino, che c'è altresì bisogno di dimostrare all'Abaco con un titolo di proprietà o con un contratto che attesti la fine ad esempio del comodato d'uso o l'affitto, che in quel momento non si era più nella posizione che obbligherebbe al pagamento della somma.
«Purtroppo - conclude Saracino nel video visibile a questo link - questo è il frutto della "mala gestio" dell'Amministrazione comunale giovinazzese».
Saracino denuncia anche lo smarrimento di tanti che quelle ricevute possono non averle conservate e così diviene difficile dimostrare di aver regolarmente pagato. L'avvocato ed esponente delle opposizioni, in un video punta anche i riflettori su situazioni definite a ragione paradossali, in cui ad esempio i destinatari non erano più proprietari o affittuari degli immobili.
In questo caso c'è necessità di ritrovare le ricevute e quindi verificare se gli accertamenti sono stati emessi entro il dicembre del 2020, sebbene notificati durante l'anno in corso. Infine, ricorda Saracino, che c'è altresì bisogno di dimostrare all'Abaco con un titolo di proprietà o con un contratto che attesti la fine ad esempio del comodato d'uso o l'affitto, che in quel momento non si era più nella posizione che obbligherebbe al pagamento della somma.
«Purtroppo - conclude Saracino nel video visibile a questo link - questo è il frutto della "mala gestio" dell'Amministrazione comunale giovinazzese».