Laricchia (M5S): «Potenziare Sistema informativo sanitario e consentire ai medici invio ricetta dematerializzata con sms»
La candidata presidente alla Regione Puglia prende posizione su un problema assai sentito in questo periodo di emergenza
martedì 26 maggio 2020
Quali sono le ragioni del malfunzionamento del SIST Puglia, ovvero il Sistema informativo sanitario territoriale, progettato da InnovaPuglia S.p.A, attraverso il quale vengono erogati i servizi relativi alla ricetta dematerializzata e al fascicolo sanitario elettronico? Quando verranno ripristinate le funzioni sospese nei giorni scorsi e solo parzialmente riattivate il 21 maggio, dopo che il sistema è andato in tilt? Come intende la Regione potenziare il sistema in modo che simili episodi non si ripetano e per consentire ai medici di base l'invio della ricetta dematerializzata ai propri assistiti tramite sms, in modo da agevolare le persone anziane, spesso meno avvezze alla tecnologia, e chi non ha una connessione a internet?
È quanto chiede la consigliera e candidata presidente alla Regione Puglia del MoVimento 5 Stelle, Antonella Laricchia, in una interrogazione indirizzata all'Assessore alla Sanità Michele Emiliano.
Lo scorso 19 marzo, nell'ambito dell'emergenza Covid, con un'ordinanza della Protezione Civile, è stato previsto un sistema alternativo a quello della ricetta cartacea per poter acquistare i farmaci prescritti dal medico di base. Ai cittadini basta presentarsi in farmacia con il numero di ricetta elettronica e coloro che hanno dato il consenso alla consultazione del proprio FSE, possono direttamente ritirare i farmaci. Lunedì 11 maggio, il SIST pugliese è andato in tilt, determinando disservizi sia per i medici impossibilitati a prescrivere in modalità dematerializzata, che per le farmacie impossibilitate a recuperare le prescrizioni da erogare. Per risolvere la problematica dal 15 maggio sono stati sospesi i servizi verso il FSE e solo di recente è stata ripristinata la funzione di elaborazione della ricetta elettronica, che tuttavia ancora oggi non contempla la possibilità di invio tramite SMS.
«Anche a voler ammettere che i disservizi siano stati causati dall'aumento nell'ultimo periodo del numero dei fascicoli sanitari - dichiara Laricchia - il sistema già nel 2010 avrebbe dovuto essere progettato in modo da consentire a tutti i cittadini la creazione del proprio FSE senza problemi. Occorre risolvere immediatamente la problematica - continua -, tanto più se si considera che l'art. 11 del decreto rilancio contiene indicazioni per il potenziamento e il rafforzamento delle disposizioni concernenti la realizzazione del Fascicolo sanitario elettronico.
È grave - rimarca Laricchia - che la Regione si sia ricordata che siamo nel terzo millennio soltanto a causa del Covid, mentre da tempo chiedevamo il potenziamento della comunicazione istituzionale per far conoscere ai pugliesi questo strumento e i vantaggi della sua attivazione. Invece, come al solito, a parte qualche sporadica iniziativa in Fiera del Levante in cui sono stati attivati 2000 FSE in sette giorni, niente è stato fatto, per poi ritrovarsi a dover operare in emergenza».
È quanto chiede la consigliera e candidata presidente alla Regione Puglia del MoVimento 5 Stelle, Antonella Laricchia, in una interrogazione indirizzata all'Assessore alla Sanità Michele Emiliano.
Lo scorso 19 marzo, nell'ambito dell'emergenza Covid, con un'ordinanza della Protezione Civile, è stato previsto un sistema alternativo a quello della ricetta cartacea per poter acquistare i farmaci prescritti dal medico di base. Ai cittadini basta presentarsi in farmacia con il numero di ricetta elettronica e coloro che hanno dato il consenso alla consultazione del proprio FSE, possono direttamente ritirare i farmaci. Lunedì 11 maggio, il SIST pugliese è andato in tilt, determinando disservizi sia per i medici impossibilitati a prescrivere in modalità dematerializzata, che per le farmacie impossibilitate a recuperare le prescrizioni da erogare. Per risolvere la problematica dal 15 maggio sono stati sospesi i servizi verso il FSE e solo di recente è stata ripristinata la funzione di elaborazione della ricetta elettronica, che tuttavia ancora oggi non contempla la possibilità di invio tramite SMS.
«Anche a voler ammettere che i disservizi siano stati causati dall'aumento nell'ultimo periodo del numero dei fascicoli sanitari - dichiara Laricchia - il sistema già nel 2010 avrebbe dovuto essere progettato in modo da consentire a tutti i cittadini la creazione del proprio FSE senza problemi. Occorre risolvere immediatamente la problematica - continua -, tanto più se si considera che l'art. 11 del decreto rilancio contiene indicazioni per il potenziamento e il rafforzamento delle disposizioni concernenti la realizzazione del Fascicolo sanitario elettronico.
È grave - rimarca Laricchia - che la Regione si sia ricordata che siamo nel terzo millennio soltanto a causa del Covid, mentre da tempo chiedevamo il potenziamento della comunicazione istituzionale per far conoscere ai pugliesi questo strumento e i vantaggi della sua attivazione. Invece, come al solito, a parte qualche sporadica iniziativa in Fiera del Levante in cui sono stati attivati 2000 FSE in sette giorni, niente è stato fatto, per poi ritrovarsi a dover operare in emergenza».