Laricchia: «Il wedding ha bisogno di interventi strutturali seri, non degli spot di Emiliano»

La posizione della candidata presidente del MoVimento 5 Stelle sul bonus matrimonio

giovedì 20 agosto 2020
«Il settore del wedding ha bisogno di interventi strutturali seri, non dell'ennesimo provvedimento spot di Emiliano».

A dirlo è stata Antonella Laricchia, la candidata presidente alle prossime regionali del MoVimento 5 Stelle: «Quest'anno - prosegue la nota - erano previsti circa 18/19 mila matrimoni di coppie pugliesi e mille di coppie provenienti dall'estero. Cerimonie per la maggior parte annullate e che non saranno compensate di certo da un bonus tardivo, annunciato su Fb, e che si contraddistingue per l'indeterminatezza della documentazione da produrre per certificare la spesa effettuata e per l'esiguità delle risorse messe a disposizione per la misura, appena 30mila euro.

Se consideriamo che l'importo massimo del voucher è di 1500 euro - afferma Laricchia -, è facile capire come potranno usufruirne solo pochissime coppie. Le imprese hanno bisogno di essere realmente supportate con la creazione di un distretto del wedding che serva a riattivare la filiera e a fare sinergia tra tutti gli operatori coinvolti: tante professionalità e tante imprese di qualità con le quali lavorare per costruire un marchio del wedding pugliese che possa essere conosciuto in tutto il mondo. Abbiamo avviato da tempo una interlocuzione con gli operatori del comparto, che fino allo scorso anno produceva un fatturato vicino al miliardo di euro e abbiamo ascoltato le loro testimonianze, impegnandoci a portare le loro istanze al Governo.

Non servono provvedimenti fino al 30 dicembre 2020 e non si possono fare differenze tra chi ha scelto di sposarsi comunque quest'anno e chi invece ha preferito rimandare al 2021. È necessaria una seria programmazione, esempio abbassando l'addizionale regionale, ora a livello della Lombardia, dando così maggiori benefici per tutti. Non servono misure che si sposino solo con l'imminente campagna elettorale»,
la sua conclusione.