«Lancette della pianificazione urbanistica portate indietro»

Ruggero Iannone interviene sulla questione relativa alla zona C3

lunedì 30 marzo 2015 02.22
A cura di Gianluca Battista
Se le lancette dei nostri orologi sono state portate avanti nello scorso weekend, per l'arrivo dell'ora legale, c'è chi pensa che quelle relative all'urbanistica a Giovinazzo siano state portate indietro.

Il riferimento è ad una nota di Ruggero Iannone, consigliere comunale di Forza Italia, pervenutaci in redazione e relativa all'annullamento dell'approvazione del Piano particolareggiato della zona C3. Per l'esponente di centro-destra «"le lancette" della pianificazione urbanistica sono tornate di ben 6 anni indietro, addirittura all'anno 2009». Nella nota Iannone spiega: «Quel che più sconcerta del maldestro provvedimento adottato nel Consiglio comunale del 17 marzo 2015 è la sospetta frettolosità con la quale si è giunti all'ingiusto atto di annullamento. Ed infatti - prosegue - i nostri concittadini sicuramente non sanno che la delibera di annullamento risulta essere stata adottata a soli 7 giorni dall'udienza del 24 marzo 2015, ove il Consiglio di Stato si sarebbe espresso proprio in ordine alla legittimità del piano particolareggiato, con precipuo riferimento alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale e Valutazione Ambientale Strategica».

Il consigliere comunale di Forza Italia punta dunque il dito contro un'azione frettolosa, a detta sua, adottata dall'Assise comunale, senza attendere il parere della giustizia amministrativa. Le incongruenze, secondo Iannone non si esauriscono qui. Nella lettera scrive: «Del pari incomprensibile è la scelta di procedere all'annullamento del Piano, proprio allorquando il Consiglio di Stato, con ordinanza del 17 dicembre 2014, aveva accolto proprio la tesi difensiva del Comune di Giovinazzo, ordinando allo stesso di mantenere lo stato del procedimento integro sino alla conclusione del giudizio».

«Allora perché tanta fretta? - si chiede amaro- Perché violare il disposto cautelare del Consiglio di Stato che imponeva di mantenere inalterato il piano di lottizzazione sino alla decisione di merito? E soprattutto, per quale motivo questa Amministrazione ha deciso di adire il Consiglio di Stato per difendere un provvedimento amministrativo che riteneva palesemente illegittimo?».

Poi la chiosa amara, che punta dritta alle ricadute di tipo economico per le casse comunali: «Per l'ennesima volta si assiste allo spreco di pubblico danaro per intentare dei giudizi la cui finalità viene clamorosamente sconfessata dagli stessi atti amministrativi dell'Amministrazione. Non senza considerare - conclude Iannone - i sicuri risarcimenti che il Comune di Giovinazzo dovrà corrispondere a seguito delle azioni legali che i proprietari e/o la cooperative della zona C3 intenteranno a seguito dell'ingiusto annullamento adottato dal Consiglio Comunale».

Siamo quasi certi che questa vicenda, che aveva già fatto storcere il naso al centro-sinistra, si arricchirà di nuovi capitoli.