Ladro ruba 5 quintali di olive a Giovinazzo. Fermato, resta impunito
L'uomo è stato sorpreso dalle Guardie Campestri, ma è rimasto in libertà grazie alla Cartabia: serve la querela
lunedì 5 febbraio 2024
7.38
Predoni dei campi ancora all'opera, nonostante una stagione olearia oramai agli sgoccioli, nelle campagne di Giovinazzo. Gli atti predatori in quegli appezzamenti di terra ancora non lavorati dai proprietari restano obiettivo primario per i piccoli balordi, dotati di tutto il necessario per ripulire le campagne di ignari agricoltori.
L'ultimo tentativo è però andato male ad un ladro solitario entrato in azione in contrada Antica della Croce, dove le Guardie Campestri l'hanno colto in flagranza di reato, con lo scuotitore in mano, circondato dalla refurtiva, riconoscibilissima. Eppure l'uomo, straniero, giunto sul posto al volante della sua Volkswagen Passat, se l'è cavata ed è stato rilasciato: arrestarlo o denunciarlo non è stato possibile nonostante il suo fermo corrispondesse appieno ai criteri della quasi flagranza.
È uno degli effetti dell'entrata in vigore della legge Cartabia, scattata il 30 dicembre di due anni fa e che tra i suoi tanti capitoli prevede anche che alcuni reati, fino al 2022 perseguibili d'ufficio, possano portare alla sospensione preventiva della libertà del sospettato solo su querela della parte offesa. Il lungo elenco dei reati include, fra gli altri, pure il furto aggravato e nell'episodio di Giovinazzo, avvenuto ieri mattina, il proprietario del fondo non ha inteso allertare le forze dell'ordine.
Ecco allora che la refurtiva, pari all'incirca a 5 quintali di olive, è stata messa sotto sequestro - un quintale può arrivare sino ad un massimo di 175 euro e questo sta determinando un intensificarsi dei raid nelle campagne -, ma di fatto per il sospettato non c'è stata alcuna conseguenza penale ed è quindi rimasto in libertà.
L'ultimo tentativo è però andato male ad un ladro solitario entrato in azione in contrada Antica della Croce, dove le Guardie Campestri l'hanno colto in flagranza di reato, con lo scuotitore in mano, circondato dalla refurtiva, riconoscibilissima. Eppure l'uomo, straniero, giunto sul posto al volante della sua Volkswagen Passat, se l'è cavata ed è stato rilasciato: arrestarlo o denunciarlo non è stato possibile nonostante il suo fermo corrispondesse appieno ai criteri della quasi flagranza.
È uno degli effetti dell'entrata in vigore della legge Cartabia, scattata il 30 dicembre di due anni fa e che tra i suoi tanti capitoli prevede anche che alcuni reati, fino al 2022 perseguibili d'ufficio, possano portare alla sospensione preventiva della libertà del sospettato solo su querela della parte offesa. Il lungo elenco dei reati include, fra gli altri, pure il furto aggravato e nell'episodio di Giovinazzo, avvenuto ieri mattina, il proprietario del fondo non ha inteso allertare le forze dell'ordine.
Ecco allora che la refurtiva, pari all'incirca a 5 quintali di olive, è stata messa sotto sequestro - un quintale può arrivare sino ad un massimo di 175 euro e questo sta determinando un intensificarsi dei raid nelle campagne -, ma di fatto per il sospettato non c'è stata alcuna conseguenza penale ed è quindi rimasto in libertà.