"La via dell'intercultura" nel Parco Scianatico

Parte questo pomeriggio una tre giorni di incontri e confronti sul tema

martedì 15 dicembre 2015
A cura di Gabriella Serrone
Data la delicatissima situazione internazionale, dopo gli attentati di Parigi, la tre giorni "La via dell'intercultura" assume un significato ancor più pregnante. Solo attraverso la conoscenza dell'altro, infatti, possiamo sperare di abbattere la diffidenza verso chi viene da altre culture e creare una nuova società, migliore di quella esistente.

Il corso è organizzato dal Centro per la Famiglie, gestito dalla Cooperativa Shalom, con il patrocinio dell'Assessorato alla Solidarietà Sociale del Comune di Giovinazzo, guidato da Michele Sollecito. Sarà proprio lui, alle ore 17.00, ad aprire la giornata di quest'oggi presso il Centro Famiglie del Parco Scianatico, in via Agostino Gioia. I lavori proseguiranno con i saluti di Cinzia Dagostino, Coordinatrice del Centro, prima della relazione di Corsina Depalo, Presidentessa dell'Eugema Onlus, che si occuperà di "Percorsi pedagogici interculturali di volontariato e professionalità".

Poi sarà la volta di Agron Behri, mediatore culturale, il quale si occuperà del cuore di questo corso: "Valorizzazione delle diversità (alterità, identità ed appartenenza), per poi passare ai "Diritti e doveri dello straniero".

Domani, sempre dalle 17.00, il Centro Famiglie del Parco Scianatico ospiterà la relazione di Domenico Pisani della Caritas di Molfetta, che si occupa proprio di accoglienza. Il suo intervento verterà sulla "Convivialità delle differenze", tema su cui don Tonino Bello sarebbe davvero un gigante e su cui ci ha lasciato una grande eredità.

Nella giornata di chiusura, il 17 dicembre, ancora alle ore 17.00, sarà Livia Cantatore, Coordinatrice del progetto SPRAR, a parlare di "Accoglienza, incontro, dialogo interculturale".

Conoscersi, conoscere l'altro, il diverso da noi, non solo aiuta a crescere, a migliorarsi, ma può divenire ricchezza umana e spirituale in primis, ma anche materiale in divenire. L'interculturalità, quindi, è l'unica risposta concreta al terrore, alla paura ed all'odio.