La Vedetta sul Mediterraneo ha festeggiato i suoi 25 anni - FOTO
Ieri sera, 20 settembre, la celebrazione tra parole e musica
sabato 21 settembre 2024
12.44
L'Associazione Vedetta sul Mediterraneo ha festeggiato venticinque anni d'incontri e riflessioni sul mare, sulla sua salvaguardia, sull'ambiente e sul territorio, sulle bellezze letterarie, narrative. Gli autori più rappresentativi in campo culturale e artistico a livello nazionale e internazionale, poeti, scrittori, artisti e musicisti si sono espressi con parole e musica nello scenario suggestivo della Vedetta sul Mediterraneo e nei suoi spazi che hanno ospitato svariati momenti di incontro a 360 sulla cultura in generale. La Vedetta ha contribuito alla crescita culturale del nostro territorio in tutti questi anni. Sui venti cinque anni di attività della Vedetta se ne è parlato nel "Galà dei porti di Puglia", una bella serata ricca di testimonianze e musica.
L'apertura
Il saluto di apertura è stato affidato a Nicolò Carnimeo, responsabile della cura e della promozione culturale della Vedetta sul Mediterraneo. «È una bella emozione per me essere qui a festeggiare venticinque anni di attività culturale di ampio respiro - ha affermato Nicolò Carnimeo -. La Vedetta, da me considerata "una nave di pietra", è aperta la mattina come biblioteca ed è sede di eventi culturali che spaziano in svariati ambiti. La suggestione di questo luogo mi fa vedere il mare da tutte le parti.
Io la preferivo quando era diroccata perché tutti i venti sì incanalavano nelle finestre. Per la città di Giovinazzo è stato sempre denominato il Fortino e nel passato, quando la stavo ristrutturando, c'è stata grande empatia con Giovinazzo, ricordo ancora la meraviglia dei giovinazzesi che passavano di qui e vedevano i lavori in corso e ricordo con piacere un cittadino giovinazzese che mi fece dono del pavimento con le greche che è stato utilizzato nella sala interna. Questo luogo, caro a me e a molti, ha ospitato celebrità in campo letterario, oltre a svariate iniziative ed eventi artistici e culturali. Ho voluto celebrare i venticinque anni chiamando degli amici tra cui Elio Sannicandro, direttore generale dell'agenzia Assett, che si occupa di blue economy per un futuro sostenibile in cui porre attenzione alla protezione dell'ambiente e della biodiversità. Insieme in questi anni stiamo sviluppando svariati progetti: il direttore Asset Sannicandro si sta occupando, tra le altre cose, di una ricerca sulla ricognizione dei porti, lavoro che sarà presentato alla Fiera del Levante». Tra gli ospiti intervenuti la scrittrice Cristiana Colli che ha presentato il libro da lei ideato e curato, dal titolo "Adriatico. Mare d'inverno", un prodotto editoriale che non è una guida turistica ma può essere definito "un diario di viaggio" ricco di narrazioni e immagini, di storie e differenti voci, di suggestioni e connessioni personali intrise di cultura e memoria rivolte al dialogo, al confronto e ad una crescita continua.
Il dialogo tra Fabio Fiori e Nicolò Carnimeo
Il dialogo tra Fabio Fiori scrittore, velista, viaggiatore e Nicolò Carnimeo, anch'egli scrittore, ricercatore, docente universitario, viaggiatore, entrambi appassionati dell'ambiente mare e della sua tutela, ha trattato un simpatico racconto e confronto tra l'Adriatico del Nord illustrato da Fiori e l'Adriatico del Sud narrato da Carnimeo. I racconti a confronto hanno posto attenzione per Fabio Fiori alla laguna di Venezia, in particolare all'isola sabbiosa di San Francesco, luogo suggestivo circondato dai cipressi; per Nicolò Carnimeo ad una sua recente navigazione partita da san Foca verso la Grecia con i delfini ad accompagnare il viaggio per giungere all'isola greca di Fanò, passare per Merlera e Mathraki e scoprire una spiaggia con tacchini e galline che lì facevano le uova. In merito alla tavola e alle pietanze da porre a confronto nelle esperienze dei due navigatori e velisti
Fabio Fiori ha citato brodetti romagnoli e marchigiani, soffermando l'attenzione su una pietanza tipica a Venezia a base di sarde in saor con cipolla e arricchite anche di pinoli e uvetta. Il piatto tipico posto a confronto da Nicolò Carnimeo è la tiella barese di riso, patate e cozze, un piatto povero dell'adriatico, di una bontà infinita che deve la sua riuscita alla opportuna cottura del riso.
Per Nicolò Carnimeo è questa una delle pietanze che evidenzia l'identità dell'Adriatico del sud.
Il concerto
Al termine dell'incontro, molto originale, lo spazio è stato dedicato al concerto "La musica del mare" progetto musicale ideato dal M° Roberto Soldatini Violoncellista e voce recitante con
Yulia Museychuk al piano e il soprano Iirina Gorbatenko. Il musicista e compositore Soldatini ha scritto un testo nella partitura con altezze di suoni e ritmi, testo che è stato abbinato alla musica: un dialogo musicale con la recitazione. Il violoncello e le sue suggestioni hanno affiancato la recitazione e in alcuni brani hanno creato armoniosità con le due splendide interpreti per le quali il musicista ha modificato dei brani da lui stesso composti.
L'apertura
Il saluto di apertura è stato affidato a Nicolò Carnimeo, responsabile della cura e della promozione culturale della Vedetta sul Mediterraneo. «È una bella emozione per me essere qui a festeggiare venticinque anni di attività culturale di ampio respiro - ha affermato Nicolò Carnimeo -. La Vedetta, da me considerata "una nave di pietra", è aperta la mattina come biblioteca ed è sede di eventi culturali che spaziano in svariati ambiti. La suggestione di questo luogo mi fa vedere il mare da tutte le parti.
Io la preferivo quando era diroccata perché tutti i venti sì incanalavano nelle finestre. Per la città di Giovinazzo è stato sempre denominato il Fortino e nel passato, quando la stavo ristrutturando, c'è stata grande empatia con Giovinazzo, ricordo ancora la meraviglia dei giovinazzesi che passavano di qui e vedevano i lavori in corso e ricordo con piacere un cittadino giovinazzese che mi fece dono del pavimento con le greche che è stato utilizzato nella sala interna. Questo luogo, caro a me e a molti, ha ospitato celebrità in campo letterario, oltre a svariate iniziative ed eventi artistici e culturali. Ho voluto celebrare i venticinque anni chiamando degli amici tra cui Elio Sannicandro, direttore generale dell'agenzia Assett, che si occupa di blue economy per un futuro sostenibile in cui porre attenzione alla protezione dell'ambiente e della biodiversità. Insieme in questi anni stiamo sviluppando svariati progetti: il direttore Asset Sannicandro si sta occupando, tra le altre cose, di una ricerca sulla ricognizione dei porti, lavoro che sarà presentato alla Fiera del Levante». Tra gli ospiti intervenuti la scrittrice Cristiana Colli che ha presentato il libro da lei ideato e curato, dal titolo "Adriatico. Mare d'inverno", un prodotto editoriale che non è una guida turistica ma può essere definito "un diario di viaggio" ricco di narrazioni e immagini, di storie e differenti voci, di suggestioni e connessioni personali intrise di cultura e memoria rivolte al dialogo, al confronto e ad una crescita continua.
Il dialogo tra Fabio Fiori e Nicolò Carnimeo
Il dialogo tra Fabio Fiori scrittore, velista, viaggiatore e Nicolò Carnimeo, anch'egli scrittore, ricercatore, docente universitario, viaggiatore, entrambi appassionati dell'ambiente mare e della sua tutela, ha trattato un simpatico racconto e confronto tra l'Adriatico del Nord illustrato da Fiori e l'Adriatico del Sud narrato da Carnimeo. I racconti a confronto hanno posto attenzione per Fabio Fiori alla laguna di Venezia, in particolare all'isola sabbiosa di San Francesco, luogo suggestivo circondato dai cipressi; per Nicolò Carnimeo ad una sua recente navigazione partita da san Foca verso la Grecia con i delfini ad accompagnare il viaggio per giungere all'isola greca di Fanò, passare per Merlera e Mathraki e scoprire una spiaggia con tacchini e galline che lì facevano le uova. In merito alla tavola e alle pietanze da porre a confronto nelle esperienze dei due navigatori e velisti
Fabio Fiori ha citato brodetti romagnoli e marchigiani, soffermando l'attenzione su una pietanza tipica a Venezia a base di sarde in saor con cipolla e arricchite anche di pinoli e uvetta. Il piatto tipico posto a confronto da Nicolò Carnimeo è la tiella barese di riso, patate e cozze, un piatto povero dell'adriatico, di una bontà infinita che deve la sua riuscita alla opportuna cottura del riso.
Per Nicolò Carnimeo è questa una delle pietanze che evidenzia l'identità dell'Adriatico del sud.
Il concerto
Al termine dell'incontro, molto originale, lo spazio è stato dedicato al concerto "La musica del mare" progetto musicale ideato dal M° Roberto Soldatini Violoncellista e voce recitante con
Yulia Museychuk al piano e il soprano Iirina Gorbatenko. Il musicista e compositore Soldatini ha scritto un testo nella partitura con altezze di suoni e ritmi, testo che è stato abbinato alla musica: un dialogo musicale con la recitazione. Il violoncello e le sue suggestioni hanno affiancato la recitazione e in alcuni brani hanno creato armoniosità con le due splendide interpreti per le quali il musicista ha modificato dei brani da lui stesso composti.