La Polifonica mette in scena la "Cavalleria rusticana"
Terzo appuntamento della XXVII stagione concertistica
venerdì 22 maggio 2015
12.48
Torna la stagione concertistica dell'Associazione Polifonica "Città di Giovinazzo". Questa sera, a partire dalle ore 20.30, presso la sala-teatro dell'associazione, verrà messa in scena la "Cavalleria rusticana" di Pietro Mascagni.
Il compositore toscano la portò alla ribalta per la prima volta 125 anni fa, il 17 maggio del 1890, al Teatro Costanzi di Roma, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci. La "Cavalleria rusticana", tratta dall'omonima novella di Giovanni Verga, viene spesso rappresentata in un binomio vincente con l'opera breve "Pagliacci" di Ruggero Leoncavallo. E fu lo stesso Mascagni a dirigerle entrambe, in un'unica serata storica, al Teatro La Scala di Milano nel 1926.
La scena si svolge in un paese siciliano durante il giorno di festa. Ancora a sipario calato, si sente Turiddu che intona una serenata per Lola, sua promessa sposa che, durante il servizio militare dello stesso Turiddu, ha però sposato Alfio. La scena si riempie di paesani e paesane in festa, giunge anche Santa, detta Santuzza, attuale fidanzata di Turiddu, che decide di non entrare in chiesa sentendosi in grave peccato. Si rivolge allora a mamma Lucia, madre di Turiddu, chiedendole notizie del figlio. Da qui si dipanerà un'opera ricca di colpi di scena e di momenti tragici, calati nella realtà di una Sicilia arcaica in cui l'onore era punto essenziale nella vita degli uomini.
Il prezzo d'ingresso di questa sera è di 8 euro, 6 per i soci, mentre gli allievi dell'Accademia pagano soli 5 euro. Si replica sabato e domenica sera. Il prossimo appuntamento con la XXVII stagione concertistica della Polifonica sarà i prossimi 20 e 21 giugno, con un concerto più leggero dedicato alla canzone classica italiana ed internazionale.
Il compositore toscano la portò alla ribalta per la prima volta 125 anni fa, il 17 maggio del 1890, al Teatro Costanzi di Roma, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci. La "Cavalleria rusticana", tratta dall'omonima novella di Giovanni Verga, viene spesso rappresentata in un binomio vincente con l'opera breve "Pagliacci" di Ruggero Leoncavallo. E fu lo stesso Mascagni a dirigerle entrambe, in un'unica serata storica, al Teatro La Scala di Milano nel 1926.
La scena si svolge in un paese siciliano durante il giorno di festa. Ancora a sipario calato, si sente Turiddu che intona una serenata per Lola, sua promessa sposa che, durante il servizio militare dello stesso Turiddu, ha però sposato Alfio. La scena si riempie di paesani e paesane in festa, giunge anche Santa, detta Santuzza, attuale fidanzata di Turiddu, che decide di non entrare in chiesa sentendosi in grave peccato. Si rivolge allora a mamma Lucia, madre di Turiddu, chiedendole notizie del figlio. Da qui si dipanerà un'opera ricca di colpi di scena e di momenti tragici, calati nella realtà di una Sicilia arcaica in cui l'onore era punto essenziale nella vita degli uomini.
Il prezzo d'ingresso di questa sera è di 8 euro, 6 per i soci, mentre gli allievi dell'Accademia pagano soli 5 euro. Si replica sabato e domenica sera. Il prossimo appuntamento con la XXVII stagione concertistica della Polifonica sarà i prossimi 20 e 21 giugno, con un concerto più leggero dedicato alla canzone classica italiana ed internazionale.