La Polifonica Giovinazzo mette in scena "La Norma"
Nel fine settimana l'opera di Giuseppe Verdi alla Scuola Comunale "F.Cortese"
venerdì 1 dicembre 2023
Una grande attesa sta accompagnando la messa in scena della nuova impresa musicale dell'Associazione Polifonica di Giovinazzo.
Infatti, sabato 2 e domenica 3 dicembre, alle ore 20,00, nella Sala Concerti della Scuola Comunale Musicale "F. Cortese" di Giovinazzo, la nota associazione culturale e musicale rappresenterà l'opera lirica "Norma" dopo il successo ottenuto con la messa in scena del "Nabucco" di Giuseppe Verdi. L'associazione Polifonica, un'istituzione conosciuta in ambito regionale, da oltre un decennio s'impegna sia in campo culturale e turistico sia a divulgare l'arte musicale ed è seguita da nutrito gruppo di appassionati di ogni età e ceto sociale, che nell'arte e nella bellezza della musica trova un punto di riferimento per la propria quotidianità.
«Per i giovinazzesi - ha affermato il M° Antonio Dangelico - quest'opera è molto cara in quanto contiene un'aria famosa che richiama il motivo dell'inno alla Madonna di Corsignano. Di sicuro sarà un'emozione ascoltarla».
Gli interpreti
Alla compagine della Polifonica oltre al basso Nicola Andriani nella parte di Oroveso, si aggiungeranno le voci di professionisti provenienti dai maggiori teatri italiani: Grazia Berardi, soprano, per la parte di Norma; Concetta D'Alessandro, mezzosoprano, per la parte di Adalgisa; Pantaleo Metta, tenore, per la parte di Pollione. Lo spettacolo vedrà alla regia e alla direzione il M° Antonio Dangelico.
La Norma
Si tratta di una tragedia in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831. L'Opera è ambientata in Gallia, durante la dominazione dell'impero romano. La sacerdotessa Norma, figlia del capo dei Druidi Oroveso, è stata l'amante segreta di Pollione, il proconsole romano. Dalla relazione clandestina sono nati due figli, allevati all'insaputa di tutti dalla fedele Clotilde. Commosso, Pollione comprende la grandezza di Norma e decide di morire con lei. In segreto, Norma confida a Oroveso di essere madre e lo supplica di prendersi cura dei bambini, affinché possano salvarsi insieme a Clotilde. Quindi sale sul rogo con l'uomo amato.
Infatti, sabato 2 e domenica 3 dicembre, alle ore 20,00, nella Sala Concerti della Scuola Comunale Musicale "F. Cortese" di Giovinazzo, la nota associazione culturale e musicale rappresenterà l'opera lirica "Norma" dopo il successo ottenuto con la messa in scena del "Nabucco" di Giuseppe Verdi. L'associazione Polifonica, un'istituzione conosciuta in ambito regionale, da oltre un decennio s'impegna sia in campo culturale e turistico sia a divulgare l'arte musicale ed è seguita da nutrito gruppo di appassionati di ogni età e ceto sociale, che nell'arte e nella bellezza della musica trova un punto di riferimento per la propria quotidianità.
«Per i giovinazzesi - ha affermato il M° Antonio Dangelico - quest'opera è molto cara in quanto contiene un'aria famosa che richiama il motivo dell'inno alla Madonna di Corsignano. Di sicuro sarà un'emozione ascoltarla».
Gli interpreti
Alla compagine della Polifonica oltre al basso Nicola Andriani nella parte di Oroveso, si aggiungeranno le voci di professionisti provenienti dai maggiori teatri italiani: Grazia Berardi, soprano, per la parte di Norma; Concetta D'Alessandro, mezzosoprano, per la parte di Adalgisa; Pantaleo Metta, tenore, per la parte di Pollione. Lo spettacolo vedrà alla regia e alla direzione il M° Antonio Dangelico.
La Norma
Si tratta di una tragedia in due atti del letterato e librettista F. Romani (1788-1865), musicata da V. Bellini (1801-1835), rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831. L'Opera è ambientata in Gallia, durante la dominazione dell'impero romano. La sacerdotessa Norma, figlia del capo dei Druidi Oroveso, è stata l'amante segreta di Pollione, il proconsole romano. Dalla relazione clandestina sono nati due figli, allevati all'insaputa di tutti dalla fedele Clotilde. Commosso, Pollione comprende la grandezza di Norma e decide di morire con lei. In segreto, Norma confida a Oroveso di essere madre e lo supplica di prendersi cura dei bambini, affinché possano salvarsi insieme a Clotilde. Quindi sale sul rogo con l'uomo amato.