La Polifonica Giovinazzo mette in scena "Gran Galà all'Ambasciata"
Da un'idea del M° Antonio Dangelico. Tutti i dettagli
giovedì 27 febbraio 2025
Il mondo dell'opera lirica racchiude in sé un fascino particolare caro ai melomani che ne apprezzano la raffinatezza e la soave espressione vocale racchiusa nelle arie. Uno spettacolo originale che proporrà svariate arie liriche famose sarà "Gran Galà all'Ambasciata" ideato dal M° Antonio Dangelico, direttore della Corale Polifonica di Giovinazzo.
Questa nuova proposta musicale andrà in scena sabato 1 marzo e sabato 8 marzo alle ore 20.00 presso la sala concerti della Scuola Comunale di musica" Filippo Cortese" in via Ten. Fiorino n.8 a Giovinazzo. Lo spettacolo, che ha il patrocinio della città di Giovinazzo, avrà quali protagonisti in voce il soprano Anna Maria Stella Pansini, il soprano Raffaella Montini, il tenore Carlo Monopoli mentre al pianoforte ci sarà il M' Yehven Levkulych. Il bel canto proposto nella pregevole serata musicale vedrà la partecipazione della Corale Polifonica. Le scene e i costumi sono a cura dell'associazione Polifonica con la regia e la direzione di Antonio Dangelico che ci ha fornito delle preziose notizie utili ad anticipare quanto di bello lo spettacolo proporrà. Per informazioni si può chiamare il n. 340 664 3793
Il commento del M° Antonio Dangelico, regista dello spettacolo
«È uno spettacolo musicale che presenterà una serata tipica ottocentesca di un ballo in ambasciata, occasione proficua affinchè gli ospiti, rappresentanti le varie nazioni, possano scambiarsi attraverso chiacchiere e varie dicerie informazioni utili e preziose dal punto di vista politico-ha affermato Antonio Dangelico. I padroni di casa austriaci, tenore lui e soprano leggero la moglie, presenteranno brani tratti dal mondo dell'operetta. Intanto, il barone Zeta, italiano, sarà accompagnato da un'ospite non meglio identificata, che si rivelerà una bravissima cantante lirica. Sarà lei a interpretare arie notissime di Mozart, Puccini, Rossini e Donizetti. Si tratterà di uno spettacolo quasi comico, creato per passare una serata piacevole e, al contempo speciale, perché intreccia il mondo della lirica con quello dell'operetta, il tutto in costume ottocentesco», ha così concluso il direttore della corale Polifonica.
Il soprano Anna Maria Stella Pansini
Abbiamo sentito il soprano noto anche a livello internazionale dalla personalità artistica raffinata e dalle qualità vocali intense ed espressive. Le abbiamo chiesto qualche anticipazione sul repertorio che lei interpreterà e quale sia l'aria più suggestiva che canterà. Ecco cosa ci ha detto. « È stata una bella sorpresa per me quando mi ha chiamata Antonio Dangelico- ha affermato Anna Maria Stella Pansini. Io sono nata nella corale Polifonica di Giovinazzo, prima come pianista poi il M' Dangelico mi ha inserita nel coro. Ritornare lì dove tutto è incominciato per me è una bella emozione. Dagli inizi con la Polifonica è partito tutto: l'insegnante di vocalità di quegli anni mi consigliò di studiare canto, ho seguito il suo consiglio e così è proseguita la mia carriera di soprano. Io canterò arie tratte dalle opere di Mozart, più precisamente dalla trilogia di Mozart e non solo. L'aria più suggestiva e che più m'identifica, perché più vicina al mio repertorio, è "Mimì", tratta dall'opera La Bohème di Puccini perché è un personaggio molto dolce, una fioraia, una ragazza molto semplice che arriva in questa soffitta chiedendo di accendere a Rodolfo il poeta, la candela perché gli si è spenta. Qui vien fuori questa versione bohémien della Parigi dei primi del '900».
Questa nuova proposta musicale andrà in scena sabato 1 marzo e sabato 8 marzo alle ore 20.00 presso la sala concerti della Scuola Comunale di musica" Filippo Cortese" in via Ten. Fiorino n.8 a Giovinazzo. Lo spettacolo, che ha il patrocinio della città di Giovinazzo, avrà quali protagonisti in voce il soprano Anna Maria Stella Pansini, il soprano Raffaella Montini, il tenore Carlo Monopoli mentre al pianoforte ci sarà il M' Yehven Levkulych. Il bel canto proposto nella pregevole serata musicale vedrà la partecipazione della Corale Polifonica. Le scene e i costumi sono a cura dell'associazione Polifonica con la regia e la direzione di Antonio Dangelico che ci ha fornito delle preziose notizie utili ad anticipare quanto di bello lo spettacolo proporrà. Per informazioni si può chiamare il n. 340 664 3793
Il commento del M° Antonio Dangelico, regista dello spettacolo
«È uno spettacolo musicale che presenterà una serata tipica ottocentesca di un ballo in ambasciata, occasione proficua affinchè gli ospiti, rappresentanti le varie nazioni, possano scambiarsi attraverso chiacchiere e varie dicerie informazioni utili e preziose dal punto di vista politico-ha affermato Antonio Dangelico. I padroni di casa austriaci, tenore lui e soprano leggero la moglie, presenteranno brani tratti dal mondo dell'operetta. Intanto, il barone Zeta, italiano, sarà accompagnato da un'ospite non meglio identificata, che si rivelerà una bravissima cantante lirica. Sarà lei a interpretare arie notissime di Mozart, Puccini, Rossini e Donizetti. Si tratterà di uno spettacolo quasi comico, creato per passare una serata piacevole e, al contempo speciale, perché intreccia il mondo della lirica con quello dell'operetta, il tutto in costume ottocentesco», ha così concluso il direttore della corale Polifonica.
Il soprano Anna Maria Stella Pansini
Abbiamo sentito il soprano noto anche a livello internazionale dalla personalità artistica raffinata e dalle qualità vocali intense ed espressive. Le abbiamo chiesto qualche anticipazione sul repertorio che lei interpreterà e quale sia l'aria più suggestiva che canterà. Ecco cosa ci ha detto. « È stata una bella sorpresa per me quando mi ha chiamata Antonio Dangelico- ha affermato Anna Maria Stella Pansini. Io sono nata nella corale Polifonica di Giovinazzo, prima come pianista poi il M' Dangelico mi ha inserita nel coro. Ritornare lì dove tutto è incominciato per me è una bella emozione. Dagli inizi con la Polifonica è partito tutto: l'insegnante di vocalità di quegli anni mi consigliò di studiare canto, ho seguito il suo consiglio e così è proseguita la mia carriera di soprano. Io canterò arie tratte dalle opere di Mozart, più precisamente dalla trilogia di Mozart e non solo. L'aria più suggestiva e che più m'identifica, perché più vicina al mio repertorio, è "Mimì", tratta dall'opera La Bohème di Puccini perché è un personaggio molto dolce, una fioraia, una ragazza molto semplice che arriva in questa soffitta chiedendo di accendere a Rodolfo il poeta, la candela perché gli si è spenta. Qui vien fuori questa versione bohémien della Parigi dei primi del '900».