La nuova vita del Dolmen di San Silvestro

Ieri pomeriggio la presentazione del lavoro di recupero alla presenza di progettisti e vertici istituzionali locali

mercoledì 31 maggio 2017 23.16
A cura di Marzia Morva
Si scrive Dolmen di San Silvestro, si legge radice storica preziosissima per l'intera comunità giovinazzese.

È stato riaperto ai visitatori ieri pomeriggio uno dei maggiori siti funerari dell'età del Bronzo (3.500 anni a.C.) di tutta la Puglia. Con il Sindaco, Tommaso Depalma, felice di questa sinergia con la Soprintendenza ai Beni Archeologici, ed ad una emozionata Marianna Paladino, Assessore alla Cultura del Comune di Giovinazzo, erano presenti alla cerimonia il Soprintendente Luigi La Rocca, Francesca Radina, progettista e Direttore Scientifico Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, Donatella Campanile, progettista e Direttore dei Lavori Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali della Puglia, e Aldo Patruno, Direttore dell'Area politiche per la promozione del territorio, dei saperi e dei talenti - Servizio Beni Culturali.

L'accordo siglato tra Comune di Giovinazzo e Soprintendenza prevede che il primo, tramite un avviso pubblico, si occupi dell'affidamento della gestione del sito, adesso finalmente videosorvegliato e con programma di anti-intrusione perimetrale, mentre la seconda curerà la manutenzione del verde e dell'intera area archeologica sita sulla provinciale 107 per Terlizzi. Costo dell'operazione circa 300.000 euro provenienti dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Un gioco di squadra, come lo hanno definito il Sindaco Depalma ed il Soprintendente La Rocca, che ha portato ad un risultato straordinario che potrebbe rappresentare la vera svolta per quel monumento funerario, intercettando finalmente rotte turistiche internazionali che portino visitatori tutto l'anno e non solo in estate.

Palla raccolta al balzo da Aldo Patruno, dirigente della Regione Puglia il quale ha rilanciato: a suo parere il Dolmen di San Silvestro può diventare volano per turismo e occasione di sviluppo per quella che lui ha definito «economia della Cultura», che possa «riempire di contenuti un luogo con un patrimonio identitario molto forte». Il tutto reso possibile, più che mai tangibile grazie a due misure regionali denominate Puglia 365 e PIL Cultura.

Il lavoro d'equipe è stato un po' il motivo dominante di quasi tutti gli interventi, tra cui quello dell'Assessore Marianna Paladino, soddisfatta di quanto fatto insieme all'Assessore al Patrimonio, Gaetano Depalo, ed a quello alla Pubblica Istruzione, Michele Sollecito. Per lei il futuro è roseo e l'area potrebbe sin da questa estate ospitare anche eventi teatrali, letterari o musicali, in una cornice che parla della nostra terra, avvolta da ulivi e carrubi.

Interessante il passaggio dell'architetto Campanile, che ha invece illustrato gli interventi di recupero riferiti agli scavi che hanno portato alla luce la stratificazione medievale e i cosiddetti "paleosuoli", con comparsa di frammenti di ceramica preziosa. Elementi, questi, che permettono di datare quell'area con esattezza. Un'area dove c'è, è bene ribadirlo, un solo Dolmen, un unico corpo, e non diversi monumenti funerari come in altri siti. La ricucitura, d'altronde, parrebbe aver restituito quell'antica integrità a tutto il monumento.

Novità tra le novità, il Dolmen di San Silvestro avrà finalmente il suo sito internet www.dolmensansilvestro.beniculturali.it ed un infopoint attrezzato al suo interno. Inoltre, grazie ad una innovativa app, scaricabile da tecnologia Apple o android, si potrà fare il tour virtuale dell'area comodamente da casa, prima di visitarlo dal vivo.

Infine una menzione di merito va fatta per i volontari FAI di Giovinazzo, tra cui l'impagabile Pina Marrano, guida eccezionale di una giornata da ricordare, e per l'etnoantropologa Nunzia Stufano, preziosissima per le sue indicazioni storiche e che del Dolmen di San Silvestro e del suo recupero ha fatto un obiettivo concreto della sua esperienza professionale.

Il sito sarà visitabile sin dai prossimi giorni prenotando una visita guidata chiamando l'Ufficio Relazioni con il Pubblico al piano terra di Palazzo di Città.

Negli scatti di Angela Balenzano il sito recuperato e alcuni momenti della cerimonia.
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