La Nostra Città Giovinazzo contro Depalma ed a difesa di de Gennaro
Galizia dopo il Consiglio comunale del 26 febbraio: «Daniele ha risposto con garbo. Nel 2017 Depalma mi offrì ruolo da Assessore»
venerdì 5 marzo 2021
0.50
Continuano gli strascichi polemici dopo il Consiglio comunale del 26 febbraio scorso in cui si discuteva la mozione di sfiducia a Sindaco e Giunta. La bagarre creata dal confronto a distanza tra Daniele de Gennaro e Tommaso Depalma sta continuando a suscitare reazioni anche nei gruppi che non siedono in Aula "Pignatelli".
Tra questi anche La Nostra Città Giovinazzo, creatura di Antonio Galizia, passato nel centrosinistra e uno dei promotori di Officina Giovinazzo 22, il contenitore che poterà fino alle elezioni amministrative del prossimo anno. Sul tema Consiglio comunale, sulle offese scrive: «La Nostra Città Giovinazzo, anche se non fa parte dell'opposizione in Consiglio comunale, di fatto è all'opposizione di questa amministrazione e ha aderito alla coalizione di centrosinistra nel progetto Officina Giovinazzo 22. I toni, le accuse, le ingiurie che il primo cittadino ha rivolto nei confronti di tutta la coalizione e soprattutto nei confronti del Consigliere Comunale Daniele de Gennaro e del Presidente di Primavera Alternativa, Girolamo Capurso, denotano un bassissimo livello culturale, morale, sociale e politico. Bene ha fatto Daniele a non replicare ponendosi sullo stesso livello e con garbo, serietà e levatura politica ha dato l'adeguata risposta. La cosa più ignobile che un primo cittadino possa commettere è offendere persone assenti dal Consiglio Comunale senza possibilità di replica», osserva.
Secondo Galizia ed i suoi, a Depalma piace «vincere facile», ma questo non frena La Nostra Città Giovinazzo dal dare una risposta politica.
LNC avrebbe deciso infatti di entrare nel centrosinistra «sin dal 2017, dando il nostro appoggio incondizionato al candidato Sindaco Daniele de Gennaro. Tutti possono leggere la nostra dichiarazione del 2017 nella quale abbiamo affermato che non facevamo accordi per spartizioni di potere. Noi davamo il nostro sostegno senza pretendere nulla in cambio».
«Al contrario - sostiene Galizia - il primo cittadino, personalmente, offriva ad Antonio Galizia un ruolo da Assessore se lo avesse appoggiato al ballottaggio. È giusto raccontare la verità e fare chiarezza sui fatti realmente accaduti. Giovinazzo per quasi 9 anni è stata amministrata da persone che hanno avuto il potere di raccontare tutto quello che hanno voluto, calpestando la verità e la dignità di persone», è stata la sua conclusione.
Tra questi anche La Nostra Città Giovinazzo, creatura di Antonio Galizia, passato nel centrosinistra e uno dei promotori di Officina Giovinazzo 22, il contenitore che poterà fino alle elezioni amministrative del prossimo anno. Sul tema Consiglio comunale, sulle offese scrive: «La Nostra Città Giovinazzo, anche se non fa parte dell'opposizione in Consiglio comunale, di fatto è all'opposizione di questa amministrazione e ha aderito alla coalizione di centrosinistra nel progetto Officina Giovinazzo 22. I toni, le accuse, le ingiurie che il primo cittadino ha rivolto nei confronti di tutta la coalizione e soprattutto nei confronti del Consigliere Comunale Daniele de Gennaro e del Presidente di Primavera Alternativa, Girolamo Capurso, denotano un bassissimo livello culturale, morale, sociale e politico. Bene ha fatto Daniele a non replicare ponendosi sullo stesso livello e con garbo, serietà e levatura politica ha dato l'adeguata risposta. La cosa più ignobile che un primo cittadino possa commettere è offendere persone assenti dal Consiglio Comunale senza possibilità di replica», osserva.
Secondo Galizia ed i suoi, a Depalma piace «vincere facile», ma questo non frena La Nostra Città Giovinazzo dal dare una risposta politica.
LNC avrebbe deciso infatti di entrare nel centrosinistra «sin dal 2017, dando il nostro appoggio incondizionato al candidato Sindaco Daniele de Gennaro. Tutti possono leggere la nostra dichiarazione del 2017 nella quale abbiamo affermato che non facevamo accordi per spartizioni di potere. Noi davamo il nostro sostegno senza pretendere nulla in cambio».
«Al contrario - sostiene Galizia - il primo cittadino, personalmente, offriva ad Antonio Galizia un ruolo da Assessore se lo avesse appoggiato al ballottaggio. È giusto raccontare la verità e fare chiarezza sui fatti realmente accaduti. Giovinazzo per quasi 9 anni è stata amministrata da persone che hanno avuto il potere di raccontare tutto quello che hanno voluto, calpestando la verità e la dignità di persone», è stata la sua conclusione.