La mostra "Ave Mater Dolorosa" prolungata fino al 25 aprile

La decisione degli organizzatori dopo il grande afflusso di visitatori di queste settimane

domenica 21 aprile 2019
A cura di Gabriella Serrone
Non ha chiuso ieri sera, 20 aprile, e durerà sino al 25 aprile prossimo la mostra iconografica "Ave Mater Dolorosa", in svolgimento nella chiesa del Carmine, in via Cattedrale a Giovinazzo.

La decisione è arrivata dagli organizzatori per il grande afflusso di pubblico giunto da ogni parte della regione, soprattutto nei weekend e durante la Settimana Santa. La mostra è il prodotto del lavoro di Saverio Amorisco, artista locale che ha collaborato col Museo Diocesano di Molfetta, con la Confraternita della Madonna degli Angeli e con l'Arciconfraternita di Maria SS del Carmine, padrona di casa.

In esposizione dal 15 marzo scorso quattro stampe dell'Addolorata (su tela e carta), quattordici campane di votive di vetro rappresentanti non solo l'Addolorata, ma anche la Pietà, due statue di recente fattura della Vergine e un vestito concesso dalla Confraternita della Purificazione.

Le opere, tutte inseribili in un arco temporale tra XVIII e XXI secolo, arrivano non solo da collezioni private o da parrocchie giovinazzesi, ma anche da Molfetta, Terlizzi, Bitonto, Trani, Bari, Modugno, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e finanche da Montescaglioso.

Di pregio assoluto la maestosa Pietà di Carlo Cinzio Altieri, della fine del '700, che rapisce il visitatore al centro della chiesa cinquecentesca del Carmine, realizzata con legno policromo, manichino anatomico snodabile, parrucco di seta nera, abito in tessuto nero ricamato a filo d'argento e sudario con balza di filet alta ben 26 centimetri, a cui aggiungere l'aureola in metallo argentato, stiletto in argento punzonato e pietre dure.

Il pomeriggio di Pasqua è bene speso se si riesce e fare un salto in via Cattedrale. Porte aperte dalle 18.30 alle 22.00.