"La limonaia di Boboli" di Nicola De Matteo scruta le anime del Sud

Tre racconti fanno dell'ultimo libro del delegato IVE un viaggio nell'amore, nella fede, nelle solitudini, nei percorsi del cuore di chi vive a Mezzogiorno o lo sogna

martedì 1 dicembre 2020
A cura di Gabriella Serrone
Un libro scritto da un uomo del Sud che sa di Sud, di Mezzogiorno dolce e ruvido allo stesso tempo, di campagne bruciate dal sole e di atmosfere mediterranee, capaci di far perdere il lettore in percorsi fisici e mentali che non avrebbero osato battere. Sud voluttuoso e carnale, ma anche Sud impaurito, di uomini e donne nascosti dietro una quotidianità differente dal loro sentire.

"La limonaia di Boboli" (Florestano editore) è l'opera della maturità di Nicola De Matteo. In questo libro la narrativa incorpora la poesia, compagna di viaggio e bagaglio utile a toccare corde nascoste in chi si approccia alle 96 pagine ed a tre racconti.

Un lavoro differente rispetto agli altri, a cui lo stesso De Matteo sembra tenere particolarmente, figlio di una gestazione interiore dai risvolti intensi. Nei tre racconti (L'incredibile sequenza di Fibonacci, Era l'amico di mio padre e Agostino), il poeta e lo scrittore si sovrappongono ed è l'Amore, come ha osservato Gianni Antonio Palumbo in una prefazione che è una ciliegina su una torta già abbondantemente farcita, il minimo comun denominatore che li attraversa.

Un Amore che non si giudica, che è o non è, che non lascia spazio a troppe elucubrazioni. Amore incestuoso, amore per il passato da celebrare, amore per una terra e per i suoi riconoscibilissimi scenari, che si nutre di ambientazioni in cui De Matteo non solo è cresciuto, ma che sente "sue", frammenti di animo proprio, fonte di ispirazione. Terra e mare, contadino e pescatore sono dicotomie vistose e visibili.
L'uomo del Sud, appunto, è marcatamente presente nel diciottesimo libro dell'autore e non si distacca nella narrazione da luoghi magnifici e misteriosi, alla portata di tutti eppure a volte lontani. La visione antropologica non è mai distante da quella più intimista che guarda alla fede, alla misericordia quasi manzoniana, presente fortemente nel De Matteo cattolico. L'oggettivo si mescola al soggettivo ed il risultato è sorprendente.

Un libro che racconta, scrive giustamente ancora Palumbo, «storie forse di "pietre di scarto", a volte incapaci di reggere l'urto con quel "pescecane" vorace che è il mondo, ma non per questo meno meritevoli di una voce ora calda ora commossa, ora compiaciutamente voluttuosa ora dolcemente malinconica, che le faccia risuonare».
Una lettura consigliata in cui è giusto "correre il rischio" di rispecchiarsi.

"La limonaia di Boboli" è acquistabile in tutte le librerie italiane, on line e direttamente dal sito www.florestanoedizioni.it senza spese di spedizione aggiuntive.

L'AUTORE

Nicola De Matteo è nato a Palese, quartiere nord di Bari. Questo è il suo diciottesimo libro, tra cui vanno annoverate nove sillogi ed a cui devono aggiungersi due testi teatrali. I suoi scritti sono presenti in diverse antologie in Serbia, Polonia e Romania, oltre che nel nostro Paese ed ha vinto diversi premi letterari nazionali ed internazionali.
È l'anima ed ideatore della "Notte Bianca della Poesia", rassegna letteraria che aveva iniziato il suo percorso nel colonnato del Palazzo della Provincia, a Bari, e prosegue con grande successo a Giovinazzo e Molfetta, organizzata con l'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo.
De Matteo è anche politico di lungo corso. Consigliere Provinciale dal 2009 al 2014, era stato eletto come Presidente della Commissione Pubblica Istruzione e dal 2013 è Delegato del Sindaco metropolitano all'Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo, immobile che ha sin da subito trasformato in un contenitore culturale.