La lectio magistralis di danza e vita di Elisa Barucchieri ai giovani di San Pio
Intensa serata nel Centro Sociale Famiglie del 5° Municipio barese
domenica 5 dicembre 2021
12.10
La serata era di quelle in cui sarebbe meglio restare a casa, al caldo. Vento, pioggia e freddo avevano fatto presagire un flop colossale ed invece non è affatto andata così.
La danzatrice aerea, regista e coreografa Elisa Barucchieri, giovinazzese d'adozione, venerdì 3 dicembre ha tenuto con la Compagnia Res Extensa una lezione dimostrativa di danza contemporanea per i ragazzi e le ragazze del Centro Sociale Famiglie di San Pio, quartiere alla periferia di Bari, nell'ambito degli eventi promossi dall'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo per il cartellone "Cultura nel 5° Municipio".
TUTT'UNO COL PUBBLICO
Ancora una volta il cuore e la sensibilità dell'artista nata negli Stati Uniti ha fatto tutta la differenza. Commentando la serata ha scritto come la sala si sia riempita all'improvviso: «A volte si danza e si sente il pubblico vicino, talvolta il pubblico è meno educato o ipercritico, a volte chi ha programmato lo spettacolo dedica cura, mentre in altre non ci ha messo l'amore necessario e questo si sente, stando in scena. E poi, certe volte succede la magia. Si diventa una cosa sola con il pubblico. Tutti veniamo presi da un vortice e lo spettacolo diventa un viaggio di emozioni e immagini vissute con un solo cuore, con una sola pancia. Venerdì è successo questo - ha spiegato la danzatrice - Il tempo si è fermato e abbiamo viaggiato insieme. Sì, qualcosa è successo, qualcosa che nessuno dimenticherà: la danza della scena, le mie parole, i gesti creati per lo spettacolo, gli sguardi dei bambini e la partecipazione del pubblico. Tutto è diventati un atto di vita, una danza della Vita condivisa. Questi sono i momenti più importanti - è stata la considerazione schietta di Elisa Barucchieri - per chi ha scelto di fare del difficilissimo mestiere delle arti la sua scelta di vita».
Alla fine della serata i fiori, qualche lacrima e la convinzione che "il mondo sarà salvato dalla bellezza", per dirla alla Dostoevskij, che quelle periferie delle città e dei cuori in realtà possono diventare epicentro di una rinascita attesa da tempo. Un nuovo Umanesimo che abbia come cardini il bello ed il buono.
LE CONSIDERAZIONI DI NICOLA DE MATTEO
Il deus ex machina di questa e di tante altre iniziative culturali in tutta l'Area Metropolitana di Bari è senza dubbio Nicola De Matteo. che ci ha detto: «Gli occhi estremamente vigili dei bambini, dei genitori e dei nonni, intervenuti ad una lezione di Danza Contemporanea di Elisa Barucchieri a San Pio, sono la dimostrazione tangibile che si può fare cultura e trasmettere emozione anche a chi non ha mai assistito ad uno spettacolo. Anzi, la capacità sapiente e creativa di Elisa ha portato i numerosi presenti a partecipare attivamente alla performance dal vivo. Nel 5° Municipio, quindi, un momento di crescita sociale e culturale che in molti ricorderanno per molto tempo. Un segnale di libertà autentica come una scia di luce che illumina immagini e frammenti di vita in un territorio che ha un forte bisogno di emozioni pure e di esempi preziosi colmi di speranza. Grazie Elisa», è stata la sua conclusione.
La danzatrice aerea, regista e coreografa Elisa Barucchieri, giovinazzese d'adozione, venerdì 3 dicembre ha tenuto con la Compagnia Res Extensa una lezione dimostrativa di danza contemporanea per i ragazzi e le ragazze del Centro Sociale Famiglie di San Pio, quartiere alla periferia di Bari, nell'ambito degli eventi promossi dall'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo per il cartellone "Cultura nel 5° Municipio".
TUTT'UNO COL PUBBLICO
Ancora una volta il cuore e la sensibilità dell'artista nata negli Stati Uniti ha fatto tutta la differenza. Commentando la serata ha scritto come la sala si sia riempita all'improvviso: «A volte si danza e si sente il pubblico vicino, talvolta il pubblico è meno educato o ipercritico, a volte chi ha programmato lo spettacolo dedica cura, mentre in altre non ci ha messo l'amore necessario e questo si sente, stando in scena. E poi, certe volte succede la magia. Si diventa una cosa sola con il pubblico. Tutti veniamo presi da un vortice e lo spettacolo diventa un viaggio di emozioni e immagini vissute con un solo cuore, con una sola pancia. Venerdì è successo questo - ha spiegato la danzatrice - Il tempo si è fermato e abbiamo viaggiato insieme. Sì, qualcosa è successo, qualcosa che nessuno dimenticherà: la danza della scena, le mie parole, i gesti creati per lo spettacolo, gli sguardi dei bambini e la partecipazione del pubblico. Tutto è diventati un atto di vita, una danza della Vita condivisa. Questi sono i momenti più importanti - è stata la considerazione schietta di Elisa Barucchieri - per chi ha scelto di fare del difficilissimo mestiere delle arti la sua scelta di vita».
Alla fine della serata i fiori, qualche lacrima e la convinzione che "il mondo sarà salvato dalla bellezza", per dirla alla Dostoevskij, che quelle periferie delle città e dei cuori in realtà possono diventare epicentro di una rinascita attesa da tempo. Un nuovo Umanesimo che abbia come cardini il bello ed il buono.
LE CONSIDERAZIONI DI NICOLA DE MATTEO
Il deus ex machina di questa e di tante altre iniziative culturali in tutta l'Area Metropolitana di Bari è senza dubbio Nicola De Matteo. che ci ha detto: «Gli occhi estremamente vigili dei bambini, dei genitori e dei nonni, intervenuti ad una lezione di Danza Contemporanea di Elisa Barucchieri a San Pio, sono la dimostrazione tangibile che si può fare cultura e trasmettere emozione anche a chi non ha mai assistito ad uno spettacolo. Anzi, la capacità sapiente e creativa di Elisa ha portato i numerosi presenti a partecipare attivamente alla performance dal vivo. Nel 5° Municipio, quindi, un momento di crescita sociale e culturale che in molti ricorderanno per molto tempo. Un segnale di libertà autentica come una scia di luce che illumina immagini e frammenti di vita in un territorio che ha un forte bisogno di emozioni pure e di esempi preziosi colmi di speranza. Grazie Elisa», è stata la sua conclusione.