La Giornata del Bambino, i ringraziamenti di Nuova Giovinazzo
Il commento: «Non c'è stato niente di più bello che vederli sorridere»
martedì 26 dicembre 2017
05.00
«Non c'è niente di più bello che veder sorridere un bambino. È questo quello che pensiamo ogni qualvolta organizziamo questo genere di manifestazioni», si legge in una nota dell'associazione Nuova Giovinazzo, all'indomani della quarta edizione della Giornata del Bambino.
L'obiettivo della meritoria iniziativa, a cui ha dato un contributo decisivo la Gioventù Mariana Vincenziana, è stato quello di raccogliere generi alimentari o beni di prima necessità (pasta, farina, latte a lunga conservazione) che sono stati donati alle famiglie bisognose di Giovinazzo: «Il tempo ci ha anche aiutato, con una giornata quasi primaverile - si legge ancora nel comunicato inviato ai mass media - che ha permesso la partecipazione di tantissime persone, felici di stare con noi.
In realtà la gioia è tutta nostra poiché abbiamo passato una Vigilia di Natale nel cuore di Giovinazzo e nel cuore dei giovinazzesi che hanno donato tempo, denaro e beni alimentari per una giusta causa. Ciò che più ci ha stupito è la dedizione messa in gioco da persone comuni alle quali è bastata una nostra chiamata per riversasi in piazza e offrire se stessi alla causa.
Un abbraccio particolare va alla nostra consueta collaboratrice Celeste Montebello e al nostro instancabile dj Antonello Mundo, che hanno messo la solita cornice dorata al nostro quadro. Un grande ringraziamento va alla maestra Stefania Piscitelli che si è prodigata alla realizzazione del nostro primo gadget che è stato distribuito alla famiglie come ricordo indelebile di questa meravigliosa giornata.
E come nelle più belle fiabe, giunti alla conclusione, si arriva al lieto fine: quel gran mattacchione di Babbo Natale, alias Michele Palmiotto, è stata la nostra stella cometa. Nel corso delle nostre avventure siamo riusciti a capire che non è grande chi possiede ma chi dona e lui ne è l'emblema. Il Santa Klaus giovinazzese si è presentato lì tra noi senza se e senza ma e soprattutto senza chiedere nulla in cambio.
Gli è bastato sapere qual'era il nostro obiettivo e ha messo tutto il suo cuore a disposizione dei bambini, non per caso pensiamo che sia diventato uno dei simboli della nostra cittadina. Che dire, meglio di cosi non potevamo passare la Vigilia. Potrà mai essere che sia questo il vero senso del Natale? Auguri a tutti».
L'obiettivo della meritoria iniziativa, a cui ha dato un contributo decisivo la Gioventù Mariana Vincenziana, è stato quello di raccogliere generi alimentari o beni di prima necessità (pasta, farina, latte a lunga conservazione) che sono stati donati alle famiglie bisognose di Giovinazzo: «Il tempo ci ha anche aiutato, con una giornata quasi primaverile - si legge ancora nel comunicato inviato ai mass media - che ha permesso la partecipazione di tantissime persone, felici di stare con noi.
In realtà la gioia è tutta nostra poiché abbiamo passato una Vigilia di Natale nel cuore di Giovinazzo e nel cuore dei giovinazzesi che hanno donato tempo, denaro e beni alimentari per una giusta causa. Ciò che più ci ha stupito è la dedizione messa in gioco da persone comuni alle quali è bastata una nostra chiamata per riversasi in piazza e offrire se stessi alla causa.
Un abbraccio particolare va alla nostra consueta collaboratrice Celeste Montebello e al nostro instancabile dj Antonello Mundo, che hanno messo la solita cornice dorata al nostro quadro. Un grande ringraziamento va alla maestra Stefania Piscitelli che si è prodigata alla realizzazione del nostro primo gadget che è stato distribuito alla famiglie come ricordo indelebile di questa meravigliosa giornata.
E come nelle più belle fiabe, giunti alla conclusione, si arriva al lieto fine: quel gran mattacchione di Babbo Natale, alias Michele Palmiotto, è stata la nostra stella cometa. Nel corso delle nostre avventure siamo riusciti a capire che non è grande chi possiede ma chi dona e lui ne è l'emblema. Il Santa Klaus giovinazzese si è presentato lì tra noi senza se e senza ma e soprattutto senza chiedere nulla in cambio.
Gli è bastato sapere qual'era il nostro obiettivo e ha messo tutto il suo cuore a disposizione dei bambini, non per caso pensiamo che sia diventato uno dei simboli della nostra cittadina. Che dire, meglio di cosi non potevamo passare la Vigilia. Potrà mai essere che sia questo il vero senso del Natale? Auguri a tutti».