La Fidapa s'interroga sui diritti dei fanciulli

Mercoledì scorso un evento alla Scuola secondaria infeeriore "G.Marconi"

venerdì 23 novembre 2018
A cura di Marzia Morva
L'evento tematico su "Quali diritti per i fanciulli?",organizzato dalla sezione Fidapa di Giovinazzo in interclub ossia, in collaborazione con la sezione di Bisceglie, è stata una occasione per riflettere, ce n'è bisogno, sui diritti dei bambini e dell'adolescenza: un tempismo perfetto, visto che ieri 20 novembre è stata ricordata e celebrata la Convenzione Onu sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, redatta nel 1989.

Nell'Aula "M Maniglio" della Scuola Secondaria di primo grado "G. Marconi" un numeroso pubblico composto di ragazzi, genitori, docenti, vertici Fidapa a livello nazionale e territoriale e autorità dell'amministrazione comunale di Giovinazzo si è svolto l'incontro sul tema su citato. Subito i saluti di Maria Rosaria Pugliese, dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo "Bavaro-Marconi" che ha valorizzato incontri come quello della Fidapa in cui la scuola rafforza il principio di ambiente istruttivo e formativo che insegna a comportarsi nella società per saper rispettare e vivere con gli altri. La preside Pugliese, in accordo con la collega dirigente Maria Paola Scorza dell'altro Istituto Comprensivo della città, ha dato positivo parere nell'ospitare gli incontri Fidapa per condividere, per una crescita personale e per arricchirsi umanamente.

La tematica di rilievo culturale e sociale è stata utile per far scoprire alle nostre bambine che esistono diritti che le devono tutelare nella prospettiva di un futuro migliore. La presidente Wanda Massari ha salutato tutte le autorità presenti e le due presidi, dando il benvenuto ai relatori e passando subito la parola al vicesindaco Michele Sollecito, Assessore alla Solidarietà Sociale e alle Politiche Scolastiche. L'Assessore ha richiamato l'attenzione dei convenuti sui " 101 motivi per partire per l'Africa", intervento previsto dalla scaletta dell'incontro. Con voce emozionata ha affermato che la città di Giovinazzo è vicina alla famiglia di Silvia Romano, giovane volontaria rapita in Kenia dove lavorava per conto di un'organizzazione umanitaria marchigiana. Ecco che il vice sindaco fa notare come ci sono tanti giovani giovinazzesi impegnati lontani dalla nostra cittadina in progetti importanti di volontariato grazie ai valori e all'educazione ricevuta e quindi per tutta la comunità speranza per il futuro.

La presidente Fidapa di Giovinazzo ha invitato Lia Storelli, presidente Fidapa sezione di Bisceglie, a porgere il suo saluto.« I diritti dei fanciulli- ha affermato- dovrebbero essere già acquisiti ma c'è ancora molto da fare e siamo qui a parlarne, tanto si deve mettere in campo per il rispetto dei diritti allo studio e alla salute. La Fidapa affronta queste tematiche e si impegna nella direzione della sensibilizzazione, è un dato di fatto».

La presidente Wanda Massari ha soffermato l'attenzione sulla Carta dei Diritti della Bambina che sarà oggetto di discussione più in là nell'incontro ed è stata oggetto di un protocollo d'intesa tra comuni, Fidapa e scuole. La preside Maria Paola Scorza, dirigente dell'Istituto Comprensivo "Bosco -Buonarroti ", ha posto l'accento sulla collaborazione tra i due istituti scolastici. « Abbiamo a cuore i fanciulli di Giovinazzo che vogliamo seguire e rendere forti, oltre che padroni delle regole, utili per vivere l'età adulta –ha così affermato la preside Scorza. Il compito arduo è nelle mani dei docenti che hanno il dovere di insegnare al rispetto e alla tolleranza verso l'altro in un percorso ricco di obiettivi comuni da raggiungere».

A coordinare l'incontro ci ha pensato Annamaria Ciccarone, socia Fidapa, che ha introdotto i tre interventi dando in primis cenni storici sui documenti redatti nel corso degli anni sul tema dei diritti dei bambini. Il tema "Tutela e protezione tra normativa e buone prassi" è stato affrontato dall'avvocato Edgardo Bisceglia, giudice onorario del Tribunale dei minori di Bari che ha compiuto un articolato viaggio all'interno delle norme, degli articoli e delle Convenzioni per rafforzare il concetto dei diritti dei bambini e fanciulli perché la condizione dell'infanzia nel mondo merita strategie di contrasto alla recrudescenza. L'avvocato ha evidenziato come gli atti di sopraffazione e di violenza sui minori siano in aumento, quasi una guerra contro l'infanzia.

Il suo focus su molti articoli della carta dei diritti è da lui snocciolato con dovizia di particolari. L'avvocato ha anche illustrato gli articoli 2, 3, 6, 12 della Carta dei Diritti che " afferma a gran voce "i principi in essa contenuti, vera e propria affermazione di diritti. Di recente stesura è anche la Carta dei Diritti dei figli di genitori separati che rappresenta un passo avanti. Ma non è abbastanza perché serve formazione per i genitori oltre che supporto alle famiglie con vulnerabilità. L'avvocato ha reso noto che nella nostra diocesi è stato messo in campo un progetto del genere " Mi fido di te" per stare vicino alle famiglie in difficoltà.

C'è ancora da fare perché le problematiche dei ragazzi sono complesse, registrano dati in aumento e vanno seguite. In questo momento storico sono tanti i ragazzi che soffrono di depressione, di alterazione dei ritmi sonno/ veglia, di disturbi alimentari e di problemi neurologici, per cui se ne deve parlare per attivare una riflessione condivisa, ma servono le buone prassi. L'argomento relativo alla Carta dei Diritti della bambina è stato oggetto dell'intervento della presidente Distretto Sud Est Fidapa ed avvocato Rosa Vulpio che ha sottolineato un obiettivo importante: creare, con le istituzioni, come hanno fatto oltre duecento comuni italiani, un protocollo d'intesa per raggiungere l'uguaglianza di genere, per abbattere le discriminazioni e gli stereotipi. Tutto ciò porterà ad un deciso cambiamento culturale.

Per affermare a gran voce quanto sia importante impegnarsi nel volontariato è stata svolta una relazione della pediatria Sonia Storelli "Centoeuno buoni motivi per partire per l'Africa, ancora e ancora " utile a comprendere quanto ci sia da fare in quelle terre lontane in cui le condizioni di vita e la cultura non camminano di pari passo con il principio dei diritti che devono essere inalienabili per tutti i minori.