La Fidapa Giovinazzo presenta il libro "Anna Ximenes" di Bianca Tragni
Appuntamento il 27 ottobre in Sala San Felice
mercoledì 26 ottobre 2022
La Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professione Affari) di Giovinazzo presenterà domani, giovedì 27 ottobre, il libro sulla figura di "Anna Ximenes - Storia d'amore e di rivoluzione" di Bianca Tragni.
L'appuntamento è fissato per le ore 18.30 in Sala San Felice e dialogherà con l'autrice Myriam Massari. Le letture saranno curate da Fabiana Aniello.
La serata sarà aperta dai saluti della presidentessa Maria Deliso, a cui seguiranno quelli del sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, e dell'assessora alle Pari Opportunità, Vincenza Serrone.
Anna Ximenes, appartenente ad un casato gentilizio dell'Altamura del 1799, che sognò con la sua famiglia la Repubblica e resistette alle violenze degli sgherri del Cardinale Fabrizio Dionigi Ruffo, che imprigionarono la sua famiglia dopo aver riconquistato la città murgiana in chiave controrivoluzionaria, dopo i moti napoletani di quell'anno. Violenze che furono perpetrate in tutto il Mezzogiorno dalle truppe pontificie e per quell'atto eroico Anna Ximenes è ricordata come vera e propria icona di libertà femminile ante litteram.
L'appuntamento è fissato per le ore 18.30 in Sala San Felice e dialogherà con l'autrice Myriam Massari. Le letture saranno curate da Fabiana Aniello.
La serata sarà aperta dai saluti della presidentessa Maria Deliso, a cui seguiranno quelli del sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, e dell'assessora alle Pari Opportunità, Vincenza Serrone.
Anna Ximenes, appartenente ad un casato gentilizio dell'Altamura del 1799, che sognò con la sua famiglia la Repubblica e resistette alle violenze degli sgherri del Cardinale Fabrizio Dionigi Ruffo, che imprigionarono la sua famiglia dopo aver riconquistato la città murgiana in chiave controrivoluzionaria, dopo i moti napoletani di quell'anno. Violenze che furono perpetrate in tutto il Mezzogiorno dalle truppe pontificie e per quell'atto eroico Anna Ximenes è ricordata come vera e propria icona di libertà femminile ante litteram.