La domenica di Giovinazzo tra voglia di normalità e qualche eccesso
Qualcuno è andato al mare, altri hanno preferito una passeggiata. Quasi tutti sono stanchi delle resrizioni
lunedì 17 maggio 2021
15.52
I tavoli all'aperto apparecchiati sono il simbolo del ritorno alla vita della ristorazione giovinazzese, ingabbiata per mesi da zone di diverso colore e normative nazionali che sembravano penalizzare solo determinate attività, come se i contagi avvenissero esclusivamente nei locali.
Giovinazzo ha provato nel weekend appena trascorso a riprendersi pezzi di socialità, anche se non sono mancati i soliti eccessi.
Domenica mattina, tra mezzogiorno e le 13.00, abbiamo provato a fare un giro, notando al solito in Villa Comunale ed in piazza Vittorio Emanuele II troppi anziani seduti a distanza ravvicinata e con mascherine spesso male indossate. La speranza è che fossero vaccinati tutti.
Il bello del giorno festivo è stato perfettamente rappresentato da alcuni odori - di cucina soprattutto - che si sono sparsi per i vicoli di un borgo antico decisamente godibile. Gli odori del ritorno ad una parvenza di normalità, con i tavoli sistemati in ampi spazi ben oltre le vecchie occupazioni di suolo pubblico (magari qualche esercente, in altre aree cittadine, potrebbe evitare di piazzarli su passaggi pedonali e davanti a passi carrabili).
Via Marina è sembrata molto animata, così come tutta la costa di Levante, dove diversi giovani ed alcune famiglie si sono riversate nella zona di piazzale Aeronautica Militare ed hanno anche fatto il bagno nell'area di quello che (non ce ne vogliano gli storici locali) viene volgarmente detto "il porto vecchio". Anche in quel caso abbiamo riscontrato qualche distanza non esattamente rispettata tra nuclei differenti, ma comprendiamo anche la voglia di godersi la mattinata mite.
Ed a proposito di mare ed aperture, i lidi giovinazzesi, per la maggior parte, hanno preferito rimandare di una settimana l'inizio della stagione balneare e delle aperture al pubblico, non solo per completare le loro incombenze al fine di rispettare la minuziosa normativa anti-contagio, ma soprattutto per un meteo che alla vigilia si presentava assai incerto.
Prudenza, attenzione ed intelligenza aiuteranno a riprenderci spazi di socialità essenziali al fine di rimettere in moto l'economia turistica della nostra costa, da una parte, assicurandoci serenità ed un autunno senza più tante paure, dall'altra.
Sotto il nostro articolo alcuni scatti che raccontano la domenica a Giovinazzo.
Giovinazzo ha provato nel weekend appena trascorso a riprendersi pezzi di socialità, anche se non sono mancati i soliti eccessi.
Domenica mattina, tra mezzogiorno e le 13.00, abbiamo provato a fare un giro, notando al solito in Villa Comunale ed in piazza Vittorio Emanuele II troppi anziani seduti a distanza ravvicinata e con mascherine spesso male indossate. La speranza è che fossero vaccinati tutti.
Il bello del giorno festivo è stato perfettamente rappresentato da alcuni odori - di cucina soprattutto - che si sono sparsi per i vicoli di un borgo antico decisamente godibile. Gli odori del ritorno ad una parvenza di normalità, con i tavoli sistemati in ampi spazi ben oltre le vecchie occupazioni di suolo pubblico (magari qualche esercente, in altre aree cittadine, potrebbe evitare di piazzarli su passaggi pedonali e davanti a passi carrabili).
Via Marina è sembrata molto animata, così come tutta la costa di Levante, dove diversi giovani ed alcune famiglie si sono riversate nella zona di piazzale Aeronautica Militare ed hanno anche fatto il bagno nell'area di quello che (non ce ne vogliano gli storici locali) viene volgarmente detto "il porto vecchio". Anche in quel caso abbiamo riscontrato qualche distanza non esattamente rispettata tra nuclei differenti, ma comprendiamo anche la voglia di godersi la mattinata mite.
Ed a proposito di mare ed aperture, i lidi giovinazzesi, per la maggior parte, hanno preferito rimandare di una settimana l'inizio della stagione balneare e delle aperture al pubblico, non solo per completare le loro incombenze al fine di rispettare la minuziosa normativa anti-contagio, ma soprattutto per un meteo che alla vigilia si presentava assai incerto.
CAOS A PONENTE E ZERO CONTROLLI
Una brutta pagina è stata invece scritta a Ponente, sul lungomare Marina Italiana ed in largo Marrano, dove troppi sono stati gli assembramenti di ragazzi e ragazze al pomeriggio, con traffico in tilt per diverse ore senza che la Polizia Locale intervenisse. Siamo alle solite in quella zona e sono tanti i cittadini giovinazzesi che ci hanno scritto nelle scorse ore chiedendoci di evidenziare il problema agli amministratori per riportare ordine.ALCUNE CONSIDERAZIONI FINALI
Giovinazzo ha ripreso dunque le sembianze di una cittadina turistica, con molti arrivi da tutta la Città Metropolitana e non solo da centri viciniori. Quel che ci preme di più sottolineare è che a fronte degli sforzi di tanti esercenti, c'è ancora chi, tra i cittadini, non rispetta le regole e potrebbe finire per dar nuova forza ad un contagio che va scemando (esattamente come un anno fa).Prudenza, attenzione ed intelligenza aiuteranno a riprenderci spazi di socialità essenziali al fine di rimettere in moto l'economia turistica della nostra costa, da una parte, assicurandoci serenità ed un autunno senza più tante paure, dall'altra.
Sotto il nostro articolo alcuni scatti che raccontano la domenica a Giovinazzo.