La Diocesi ricorda don Mimmo Amato
Questo pomeriggio celebrazione
mercoledì 4 ottobre 2017
13.00
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa dell'Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi.
Siamo giunti al secondo anniversario di quel 4 ottobre 2015 che ammutolì i nostri cuori: l'improvvisa morte di don Mimmo Amato. Per ricordarlo ancora e pregare in suo suffragio questo pomeriggio, 4 ottobre, alle ore 18,30, presso la parrocchia Madonna della Pace, a Molfetta, S.E. Mons. Felice di Molfetta presiederà la celebrazione eucaristica.
La vita personale ed ecclesiale è andata avanti, ma non si può dimenticare il volto, la parola, il pensiero, l'opera di una persona speciale della quale avvertiamo forte l'assenza. Don Mimmo ha espresso una multiforme competenza umana e sacerdotale riconosciuta dai Vescovi che con piena fiducia gli hanno affidato incarichi di rilievo, dei quali richiamiamo i più rilevanti.
Ordinato da Mons. Antonio Bello il 18 maggio 1985, fu da lui nominato viceparroco alla Concattedrale di Terlizzi e poi rettore del Seminario diocesano; assistente diocesano del settore giovani di AC e assistente nazionale del Movimento studenti di AC.
Mons. Donato Negro gli affidò la direzione di Luce e Vita, che guidò per 17 anni, e lo nominò parroco alla Madonna della Pace. Mons. Luigi Martella gli affidò il delicato compito di vicepostulatore della causa di Canonizzazione di don Tonino Bello, poi di vicario generale. A livello di Metropolia, Mons. Francesco Cacucci lo chiamò alla direzione dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bari. Tanti altri i ruoli a livello di Curia e come Assistente in Confraternite e Associazioni, nonché nella docenza di teologia.
Il Vescovo Mons.Domenico Cornacchia, che lo aveva conosciuto da molti anni, così lo ringraziava, ad un anno dalla morte: «Grazie don Mimmo per la tua umanità, vero sacramento-segno dell'amore di Gesù tra noi; per la tua preparazione e profondità intellettuale e teologica; per la tua simpatia, per il tuo umorismo, per la parola giusta, incoraggiante e luminosa. Da te, caro don Mimmo, abbiamo imparato la coerenza, la fedeltà e la fiducia nella Chiesa. Tu non amavi le mezze misure!»
Era un punto di riferimento per tutti quale elemento di mediazione tra i sacerdoti e tra i laici.
Luce e Vita ha pubblicato, domenica 1 ottobre, una sua relazione su don Tonino e i giovani, quale contributo di riflessione in questo anno di preparazione al Sinodo dei Giovani. L'Ufficio Comunicazioni sociali pubblica on line, sul sito e sui canali diocesani, un breve video e la playlist "Mons. Domenico Amato".
Siamo giunti al secondo anniversario di quel 4 ottobre 2015 che ammutolì i nostri cuori: l'improvvisa morte di don Mimmo Amato. Per ricordarlo ancora e pregare in suo suffragio questo pomeriggio, 4 ottobre, alle ore 18,30, presso la parrocchia Madonna della Pace, a Molfetta, S.E. Mons. Felice di Molfetta presiederà la celebrazione eucaristica.
La vita personale ed ecclesiale è andata avanti, ma non si può dimenticare il volto, la parola, il pensiero, l'opera di una persona speciale della quale avvertiamo forte l'assenza. Don Mimmo ha espresso una multiforme competenza umana e sacerdotale riconosciuta dai Vescovi che con piena fiducia gli hanno affidato incarichi di rilievo, dei quali richiamiamo i più rilevanti.
Ordinato da Mons. Antonio Bello il 18 maggio 1985, fu da lui nominato viceparroco alla Concattedrale di Terlizzi e poi rettore del Seminario diocesano; assistente diocesano del settore giovani di AC e assistente nazionale del Movimento studenti di AC.
Mons. Donato Negro gli affidò la direzione di Luce e Vita, che guidò per 17 anni, e lo nominò parroco alla Madonna della Pace. Mons. Luigi Martella gli affidò il delicato compito di vicepostulatore della causa di Canonizzazione di don Tonino Bello, poi di vicario generale. A livello di Metropolia, Mons. Francesco Cacucci lo chiamò alla direzione dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bari. Tanti altri i ruoli a livello di Curia e come Assistente in Confraternite e Associazioni, nonché nella docenza di teologia.
Il Vescovo Mons.Domenico Cornacchia, che lo aveva conosciuto da molti anni, così lo ringraziava, ad un anno dalla morte: «Grazie don Mimmo per la tua umanità, vero sacramento-segno dell'amore di Gesù tra noi; per la tua preparazione e profondità intellettuale e teologica; per la tua simpatia, per il tuo umorismo, per la parola giusta, incoraggiante e luminosa. Da te, caro don Mimmo, abbiamo imparato la coerenza, la fedeltà e la fiducia nella Chiesa. Tu non amavi le mezze misure!»
Era un punto di riferimento per tutti quale elemento di mediazione tra i sacerdoti e tra i laici.
Luce e Vita ha pubblicato, domenica 1 ottobre, una sua relazione su don Tonino e i giovani, quale contributo di riflessione in questo anno di preparazione al Sinodo dei Giovani. L'Ufficio Comunicazioni sociali pubblica on line, sul sito e sui canali diocesani, un breve video e la playlist "Mons. Domenico Amato".