La Diocesi in preghiera per i martiri cristiani di oggi

Sabato alle ore 20.00 veglia di Pentecoste sul sagrato di Sant'Agostino

venerdì 22 maggio 2015 3.17
A cura di Gianluca Battista
Siria, Nigeria, Iraq, Iran, Somalia, Eritrea, Sudan, Corea del Nord, Cambogia, Filippine, Cina e diversi altri Stati. La mappa dell'orrore perpetrato nei confronti dei cristiani di ogni rito è vasta. Secondo i dati forniti dal Worldwatch Institute, i cristiani uccisi in tutto il mondo per la loro fede sono saliti dai 1201 del 2012, ai 4344 del 2014, senza contare l'attuale mattanza. Tra il 1° novembre 2013 ed il 31 ottobre dell'anno scorso, sono state attaccate, bruciate o distrutte 1062 chiese, con la Cina al primo posto di questa pazzesca classifica, con 258 luoghi di culto colpiti.

Nelle preghiere di Papa Francesco, l'uomo del dialogo per eccellenza, la ferma condanna di ogni violenza e l'appello alla difesa della libertà di culto. Non solo il temibile e terribile Stato islamico dell'Isis a dar la caccia a chi ha la sola colpa di essere cristiano e di credere nella parola di un Dio che non si chiama Allah, ma anche l'ideologia comunista che ancora oggi è padrona in alcuni Paesi orientali.

Così la Conferenza Episcopale Italiana «ha deciso di proporre a tutte le comunità – non solo italiane – di dedicare la prossima Veglia di Pentecoste ai martiri contemporanei, alla tragedia di tanti cristiani e di tante persone i cui diritti fondamentali alla vita e alla libertà religiosa vengono sistematicamente violati». Sabato 23 maggio, alle ore 20.00, vi sarà una veglia di preghiera anche a Giovinazzo, alla presenza di Sue Eccellenza il Vescovo, Mons. Luigi Martella, sul sagrato della parrocchia di Sant'Agostino.

Gli altri appuntamenti sono questa sera a Ruvo di Puglia, alle ore 20.00, presso l'Istituto "Sacro Cuore" delle Suore Salesiane, mentre in contemporanea a Giovinazzo si svolgeranno altri due raduni di preghiera. A Terlizzi, in largo La Ginestra, con una marcia che arriverà fino al Santuario della Madonna di Sovereto, ed a Molfetta presso la Basilica della Madonna dei Martiri.

«Esiste un legame forte che già ci unisce, al di là di ogni divisione: è la testimonianza dei cristiani, appartenenti a Chiese e tradizioni diverse, vittime di persecuzioni e violenze solo a causa della fede che professano» ha detto il Pontefice di recente. E gli hanno fatto eco i Vescovi italiani: «Questa situazione ci interroga profondamente e deve spingerci ad unirci, in Italia e nel mondo, in un grande gesto di preghiera a Dio e di vicinanza con questi nostri fratelli e sorelle. Imploriamo il Signore, inchiniamoci davanti al martirio di persone innocenti, rompiamo il muro dell'indifferenza e del cinismo, lontano da ogni strumentalizzazione ideologica o confessionale».

Un momento di unità tra uomini prima che tra cristiani. E Giovinazzo sarà l'epicentro diocesano di una serata in cui far salire alta e forte una preghiera che cerchi la pace, implorando giustizia.