La deriva del Tornado a Levante di nuovo in piedi
È stata momentaneamente addossata alle pareti di Palazzo Ducale. Poi troverà la sua sistemazione definitiva
martedì 26 febbraio 2019
13.29
Giovinazzo si lecca ancora le ferite lasciate a tutto il tratto di costa di Levante dalle forti mareggiate dei giorni scorsi, ma una buona notizia c'è. La deriva del Tornado è stata rimessa in piedi.
Il monumento ai caduti dell'aria è stato quindi addossato ieri mattina alla parete di Palazzo Ducale in attesa di una nuova e definitiva sistemazione che seguirà gli accordi tra Comune di Giovinazzo ed Aeronautica Militare.
Da Palazzo di Città ci hanno fatto sapere che la struttura della coda dell'aereo militare pilotato all'epoca dell'incidente su Taranto dal Generale Francesco Vestito, «non è interessata da particolari danni». Una struttura così composta, rigida, avrebbe potuto creare parecchi danni a persone o cose dopo essere stata spazzata via dal fortunale che si è abbattuto sulla città. Fortunatamente tutto questo non è accaduto.
Adesso c'è bisogno che amministratori e parlamentari locali lavorino allo sblocco dei tre milioni di euro fermi ancora a Roma per realizzare le opere di mitigazione del dissesto idrogeologico e soprattutto che si possa chiedere al Governo di quantificare i danni arrecati dal maltempo in tanti comuni del Mezzogiorno. Levante è stato sfregiato e va al più presto restituito a quel tratto di costa ed all'anfiteatro il suo aspetto originario.
Gli eventi sono stati forse sopra le previsioni, ma d'ora in poi sarà fondamentale non farsi più trovare impreparati.
Il monumento ai caduti dell'aria è stato quindi addossato ieri mattina alla parete di Palazzo Ducale in attesa di una nuova e definitiva sistemazione che seguirà gli accordi tra Comune di Giovinazzo ed Aeronautica Militare.
Da Palazzo di Città ci hanno fatto sapere che la struttura della coda dell'aereo militare pilotato all'epoca dell'incidente su Taranto dal Generale Francesco Vestito, «non è interessata da particolari danni». Una struttura così composta, rigida, avrebbe potuto creare parecchi danni a persone o cose dopo essere stata spazzata via dal fortunale che si è abbattuto sulla città. Fortunatamente tutto questo non è accaduto.
Adesso c'è bisogno che amministratori e parlamentari locali lavorino allo sblocco dei tre milioni di euro fermi ancora a Roma per realizzare le opere di mitigazione del dissesto idrogeologico e soprattutto che si possa chiedere al Governo di quantificare i danni arrecati dal maltempo in tanti comuni del Mezzogiorno. Levante è stato sfregiato e va al più presto restituito a quel tratto di costa ed all'anfiteatro il suo aspetto originario.
Gli eventi sono stati forse sopra le previsioni, ma d'ora in poi sarà fondamentale non farsi più trovare impreparati.