La comunità di Giovinazzo piange la scomparsa del Maestro Valfrido Ferrari
Domani sera un concerto di commemorazione al Petruzzelli. Il ricordo dei suoi allievi giovinazzesi
giovedì 23 maggio 2019
Anche la comunità giovinazzese piange la prematura scomparsa del Maestro Valfrido Ferrari, e lo fa attraverso gli occhi dei suoi allievi e nostri concittadini Daniela D'Attolico, Vito della Valle di Pompei, Paolo Fiorentino e Orazio Saracino. È stato grazie alla sua sensibilità, passione e dedizione se la musica continua ad essere, per i quattro, una costante di vita.
Nel 1975 Ferrari era stato chiamato da Nino Rota in persona, in virtù delle sue indiscusse qualità, a ricoprire la prestigiosa cattedra di pianoforte principale presso il Conservatorio di Bari, istituzione di cui il Mastro è stato anche vice Direttore.
Pianista di fama internazionale, vincitore di concorsi prestigiosi tra cui il "Franz Listz", ha solcato i più importanti palchi italiani ed esteri sia nelle vesti di solista, che in duo pianistico con Gianna Valente prima, e Beatrice Zoccali poi. Formazione per la quale è stato, per oltre 15 anni, docente presso la prestigiosa Accademia Musicale Pescarese.
Negli ultimi tempi si era dedicato, sempre più attivamente, alla Direzione d'Orchestra, essendo stato invitato ad esibirsi per importanti Enti in varie nazioni fra le quali Svizzera, Yugoslavia, Romania, Francia, Corea del Sud, Irlanda e Turchia. Ha collaborato più volte con l'Orchestra Sinfonica di Bari, con l'Orchestra Sinfonica della Rai di Napoli, con l'Orchestra Sinfonica di Lecce, di Belgrado, di Timisoara in Romania, di Adana in Turchia ed altre ancora.
A partire dai primi anni 2000, Ferrari è stato legato alla nostra città non solo per aver formato musicalmente i suoi quattro allievi giovinazzesi, ma anche per aver curato la Direzione Artistica del Concorso Nazionale "Giovani Musicisti" - Città di Giovinazzo e della rassegna pianistica "Giovinazzo Classica".
Domani, 24 maggio, si terrà, presso la Sala degli Specchi del Teatro Petruzzelli, un concerto di commemorazione per ricordare il Maestro. Nel corso dell'evento, a cui parteciperanno allievi e colleghi del Conservatorio che lo hanno tanto amato e stimato, si potrà effettuare una donazione il cui ricavato sarà destinato a giovani studenti musicisti meritevoli, tramite la istituenda Borsa di studio "M° Valfrido Ferrari" che verrà assegnata annualmente. Durante la commemorazione saranno esposti i quadri della figlia, Valeria Ferrari.
Riportiamo, di seguito, un pensiero di Daniela, Vito, Paolo e Orazio a cui abbiamo chiesto quale fosse l'insegnamento più grande del Maestro che si porteranno dietro. E la risposta è stata sostanzialmente univoca: «Il rapporto con il Maestro Ferrari - ci hanno raccontato - andava ben oltre i momenti circoscritti alle lezioni in Conservatorio. Con lui si respirava musica e amore per la vita ovunque: dalle occasioni conviviali, in cui adorava attorniarsi di amici e allievi, alle settimane estive in Svizzera trascorse presso il centro musicale "Hindemith" di Blonay, il Maestro ha fatto sì che cementassero in noi valori quali il gusto per la bellezza, la sensibilità, la dedizione ma, sopra tutti, il rispetto e l'umiltà. Valori - è stata la loro significativa chiosa - che ci impegneremo a continuare a far rivivere, attraverso lui, in tutte le nostre future esperienze, musicali e di vita».
Anche la nostra redazione si stringe ai familiari per la grave perdita.
Nel 1975 Ferrari era stato chiamato da Nino Rota in persona, in virtù delle sue indiscusse qualità, a ricoprire la prestigiosa cattedra di pianoforte principale presso il Conservatorio di Bari, istituzione di cui il Mastro è stato anche vice Direttore.
Pianista di fama internazionale, vincitore di concorsi prestigiosi tra cui il "Franz Listz", ha solcato i più importanti palchi italiani ed esteri sia nelle vesti di solista, che in duo pianistico con Gianna Valente prima, e Beatrice Zoccali poi. Formazione per la quale è stato, per oltre 15 anni, docente presso la prestigiosa Accademia Musicale Pescarese.
Negli ultimi tempi si era dedicato, sempre più attivamente, alla Direzione d'Orchestra, essendo stato invitato ad esibirsi per importanti Enti in varie nazioni fra le quali Svizzera, Yugoslavia, Romania, Francia, Corea del Sud, Irlanda e Turchia. Ha collaborato più volte con l'Orchestra Sinfonica di Bari, con l'Orchestra Sinfonica della Rai di Napoli, con l'Orchestra Sinfonica di Lecce, di Belgrado, di Timisoara in Romania, di Adana in Turchia ed altre ancora.
A partire dai primi anni 2000, Ferrari è stato legato alla nostra città non solo per aver formato musicalmente i suoi quattro allievi giovinazzesi, ma anche per aver curato la Direzione Artistica del Concorso Nazionale "Giovani Musicisti" - Città di Giovinazzo e della rassegna pianistica "Giovinazzo Classica".
Domani, 24 maggio, si terrà, presso la Sala degli Specchi del Teatro Petruzzelli, un concerto di commemorazione per ricordare il Maestro. Nel corso dell'evento, a cui parteciperanno allievi e colleghi del Conservatorio che lo hanno tanto amato e stimato, si potrà effettuare una donazione il cui ricavato sarà destinato a giovani studenti musicisti meritevoli, tramite la istituenda Borsa di studio "M° Valfrido Ferrari" che verrà assegnata annualmente. Durante la commemorazione saranno esposti i quadri della figlia, Valeria Ferrari.
Riportiamo, di seguito, un pensiero di Daniela, Vito, Paolo e Orazio a cui abbiamo chiesto quale fosse l'insegnamento più grande del Maestro che si porteranno dietro. E la risposta è stata sostanzialmente univoca: «Il rapporto con il Maestro Ferrari - ci hanno raccontato - andava ben oltre i momenti circoscritti alle lezioni in Conservatorio. Con lui si respirava musica e amore per la vita ovunque: dalle occasioni conviviali, in cui adorava attorniarsi di amici e allievi, alle settimane estive in Svizzera trascorse presso il centro musicale "Hindemith" di Blonay, il Maestro ha fatto sì che cementassero in noi valori quali il gusto per la bellezza, la sensibilità, la dedizione ma, sopra tutti, il rispetto e l'umiltà. Valori - è stata la loro significativa chiosa - che ci impegneremo a continuare a far rivivere, attraverso lui, in tutte le nostre future esperienze, musicali e di vita».
Anche la nostra redazione si stringe ai familiari per la grave perdita.