La Cassazione: nessun risarcimento per Raffaele Sollecito

Il giovane imputato assieme all'ex fidanzata Amanda Knox per il delitto di Meredith Kercher rimase detenuto per 4 anni

giovedì 29 giugno 2017 3.18
Nessun risarcimento per ingiusta detenzione a Raffaele Sollecito dopo essere stato assolto per l'omicidio di Meredith Kercher. Lo ha deciso IV Sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, bocciando il ricorso con cui i difensori del giovane chiedevano di rivalutare l'istanza di indennizzo - pari a 516mila euro - già respinta dalla Corte d'Appello di Firenze nello scorso febbraio.

Un verdetto che Sollecito ha definito «inspiegabile» parlando con il suo difensore, l'avvocato Giulia Bongiorno. «Se ancora non trovo un lavoro - ha sottolineato ancora Sollecito - è per quanto mi è successo. Sto ancora subendo le conseguenze degli anni passati in carcere da innocente e non capisco perché questo non venga compreso».

Giulia Bongiorno ha rilevato la contraddittorietà della decisione della Cassazione, «che, quando ha assolto Raffaele e Amanda aveva parlato di gravi contraddizioni». Quindi, per coerenza, ha osservato l'avvocato, «ci si attendeva un minimo di risarcimento» ha dichiarato all'agenzia AdnKronos.

«Questo ovviamente non scalfisce l'assoluzione di Raffaele e posso affermare che non finisce qui - ha assicurato Bongiorno -, intendo andare avanti in sede europea perché mi sembrerebbe il riconoscimento dell'ingiustizia detenzione mi sembrerebbe il giusto epilogo».