La Casa di riposo chiude in attesa della ristrutturazione
I dipendenti: «Noi senza lavoro. Colpa di vecchia e nuova Amministrazione»
sabato 29 ottobre 2016
Ci hanno accolto col sorriso, nonostante tutto, nonostante l'incognita di un periodo di mobilità che non li fa di certo stare tranquilli. I dipendenti della Casa di riposo San Francesco, ieri mattina, erano intenti a sbrigare le ultime incombenze prima della chiusura (si spera temporanea) della struttura.
Si è trattato dell'ultimo giorno di lavoro in attesa della ristrutturazione dell'immobile, resosi improcrastinabile per evidenti carenze, ma che ancora non è partita. In accordo con i sindacati sono stati attivati gli ammortizzatori sociali, mentre gli anziani utenti sono stati trasferiti in altre strutture del circondario.
Quando li abbiamo incontrati, i lavoratori della Casa di riposo ci hanno detto questo: «La precedente Amministrazione comunale - hanno spiegato - ci ha preso in giro, pur sapendo dal 2008 che questa struttura andava adeguata alle norme di legge. Però a questa chiediamo rapidità. Nessuno si può tirare indietro. La gara non è stata bandita, cosa si aspetta? Il Sindaco ci aveva assicurato che saremmo usciti da qui solo con l'inizio dei lavori di ristrutturazione. Ecco, lei può guardare da solo: i lavori non sono iniziati perché non c'è nessuna gara bandita. Aiutateci a far capire alla politica locale il nostro dramma. Da domani non abbiamo più un lavoro e siamo preoccupati per il nostro futuro e per quello delle famiglie degli anziani».
Effettivamente la situazione appare in fase di stallo. Da una parte gli amministratori che continuano ad assicurare che la procedura richiesta dalla Regione Puglia sarà completata nel più breve tempo possibile, dall'altra sindacati e lavoratori, insieme a forze dell'opposizione, che premono per una soluzione non solo rapida, ma che consenta il ricollocamento immediato degli stessi dipendenti ed il rientro degli utenti.
«Oggi muore non solo un pezzo di storia giovinazzese legata all'assistenza agli anziani - hanno concluso -, ma muore anche un indotto che lavorava grazie a questa struttura».
Torneremo sul punto, monitorando la situazione da vicino, come abbiamo promesso ai lavoratori, alle famiglie degli anziani ospiti ed ai sindacati. La nostra informazione cercherà di essere equilibrata e di lasciare spazio a tutti, come ci sforziamo di fare sempre. Una ennesima risposta sul prossimo futuro potrebbe arrivare domani sera nel comizio di presentazione della ricandidatura di Tommaso Depalma.
Intanto nel nostro scatto la sala tv vuota ed avvolta dal silenzio, emblema di una vicenda drammatica con contorni grotteschi.
Si è trattato dell'ultimo giorno di lavoro in attesa della ristrutturazione dell'immobile, resosi improcrastinabile per evidenti carenze, ma che ancora non è partita. In accordo con i sindacati sono stati attivati gli ammortizzatori sociali, mentre gli anziani utenti sono stati trasferiti in altre strutture del circondario.
Quando li abbiamo incontrati, i lavoratori della Casa di riposo ci hanno detto questo: «La precedente Amministrazione comunale - hanno spiegato - ci ha preso in giro, pur sapendo dal 2008 che questa struttura andava adeguata alle norme di legge. Però a questa chiediamo rapidità. Nessuno si può tirare indietro. La gara non è stata bandita, cosa si aspetta? Il Sindaco ci aveva assicurato che saremmo usciti da qui solo con l'inizio dei lavori di ristrutturazione. Ecco, lei può guardare da solo: i lavori non sono iniziati perché non c'è nessuna gara bandita. Aiutateci a far capire alla politica locale il nostro dramma. Da domani non abbiamo più un lavoro e siamo preoccupati per il nostro futuro e per quello delle famiglie degli anziani».
Effettivamente la situazione appare in fase di stallo. Da una parte gli amministratori che continuano ad assicurare che la procedura richiesta dalla Regione Puglia sarà completata nel più breve tempo possibile, dall'altra sindacati e lavoratori, insieme a forze dell'opposizione, che premono per una soluzione non solo rapida, ma che consenta il ricollocamento immediato degli stessi dipendenti ed il rientro degli utenti.
«Oggi muore non solo un pezzo di storia giovinazzese legata all'assistenza agli anziani - hanno concluso -, ma muore anche un indotto che lavorava grazie a questa struttura».
Torneremo sul punto, monitorando la situazione da vicino, come abbiamo promesso ai lavoratori, alle famiglie degli anziani ospiti ed ai sindacati. La nostra informazione cercherà di essere equilibrata e di lasciare spazio a tutti, come ci sforziamo di fare sempre. Una ennesima risposta sul prossimo futuro potrebbe arrivare domani sera nel comizio di presentazione della ricandidatura di Tommaso Depalma.
Intanto nel nostro scatto la sala tv vuota ed avvolta dal silenzio, emblema di una vicenda drammatica con contorni grotteschi.