La Biblioteca del Seminario Vescovile apre a tutti

Da novembre nuovi orari e maggiore fruibilità dei testi grazie a LiberBook

venerdì 13 novembre 2015
A cura di Gabriella Serrone
Un patrimonio di casa nostra torna a nuova vita per essere finalmente accessibile al pubblico. Da questo mese, la Biblioteca del Seminario vescovile (già visitabile grazie alle giovani e brave guide della Cooperativa FeArt che gestisce il polo culturale, ndr) adotta nuovi orari per garantire l'accesso a chiunque sia interessato. Sarà infatti aperta dal martedì al giovedì dalle 9.30 alle 12.30, il venerdì dalle 16.00 alle 18.30, con ingresso dal Museo Diocesano, via Entica della Chiesa – corso Dante e/o via Sant'Angelo.

Grazie a questa novità, gli oltre 51.000 volumi che compongono il pregiatissimo patrimonio della Biblioteca potranno essere liberamente consultati dagli utenti. Attivo è anche il servizio di prestito, che riguarda esclusivamente il fondo più recente, tranne per la storia locale. Inoltre, disponibile è anche il catalogo online informatizzato (OPAC), consultabile sul sito www.polopbe.it e nel Sistema bibliotecario nazionale (SBN), in cui si trovano 3200 schede bibliografiche riguardanti la donazione di Mons. Luigi Michele de Palma, il fondo di storia locale ed il fondo bibliografico dell'Archivio diocesano.

Prossimamente, al già ricco catalogo, verranno aggiunti circa 6000 volumi del fondo bibliografico di Mons. Luigi Martella.
Punto di riferimento dal 1820 per gli studenti-seminaristi della struttura, dopo accurati lavori di restauro ed ampliamento, la Biblioteca del Seminario Vescovile si apre oggi ad un'utenza ancora più ampia ed a collezioni moderne. Non a caso, attualmente, fa parte del circuito CEI Bib, il polo delle biblioteche ecclesiastiche italiane che garantisce la collaborazione tra tutte le realtà bibliotecarie presenti nella rete. Sulla base delle linee guida che hanno portato alla creazione di tale circuito, ovvero la cooperazione, la gestione partecipata ed il potenziamento dei servizi, la Diocesi di Molfetta ha potuto rendere accessibile a tutti l'immenso patrimonio presente nella Biblioteca e, grazie ai fondi CEI dell'8X1000, si è riusciti ad attuare la catalogazione informatizzata ed a creare nuovi spazi, tra cui depositi, una sala per lo studio e la consultazione dei testi ed una postazione pc.

Proprio l'intenso lavoro di informatizzazione del catalogo, è stato reso possibile grazie al lavoro della Società Cooperativa LiberBook, la start-up giovinazzese che si occupa di digitalizzazione del patrimonio librario, che renderà a breve interamente fruibili on line sul sito www.liberbook.eu alcune opere dell'antico fondo della Biblioteca del Seminario Vescovile: Il Diario di Innocenzo VIII del XV secolo; l'Officio della Beata Maria Vergine risalente al XV secolo; il Libro Rosso della città di Molfetta risalente ai secoli XV-XVI e l'Istoria panegirica e morale della vita di S. Corrado di Baviera del XVII secolo. Si tratta di un lavoro nato dalla sinergia creatasi nel 2013 tra LiberBook e la Soc. Coop. FeArt, ente a cui oggi è affidata la gestione del Museo Diocesano di Molfetta.

Un luogo pieno di storia e cultura è restituito alla collettività in tutta la sua bellezza e ricchezza. Le informazioni a riguardo sono disponibili al numero 3484113699 o all'indirizzo mail biblioteca@museodiocesanomolfetta.it .