L'ultimo saluto a don Mimmo di Monsignor Cacucci

«Un padre, un fratello, un amico»

martedì 6 ottobre 2015 20.21
«Gli eventi che hanno colpito questa diocesi negli ultimi mesi, la morte di Don Gino Martella prima e di don Mimmo Amato adesso, richiamano l'attesa. Quell'attesa che descriveva San Paolo rivolgendosi a Timoteo». Quell'attesa che l'arcivescovo Francesco Cacucci, intervenuto per celebrare il rito funebre in onore di Don Mimmo Amato, ha voluto richiamare per sottolineare la fragilità della vita terrena.

Una messa solenne celebrata insieme ai tanti Vescovi che sono voluti accorrere per l'ultimo saluto a don Mimmo e a tutto il clero diocesano. «Il signore - ha proseguito Cacucci - busserà alla tua porta in ogni momento. Noi siamo ospiti e pellegrini nell'attesa dell'incontro finale. Per questo dobbiamo vivere la pienezza della vita». Quel pellegrinaggio richiamato da monsignor Cacucci che significa "camminare con" ed è quello che don Mimmo ha fatto durante tutto il suo sacerdozio.

Il prelato ha anche voluto ricordare i 5 anni passati accanto a don Mimmo in quel di Bari. Un padre un fratello e un amico, così lo ha descritto, richiamandolo ancora come pellegrino e rivolgendosi ai tanti fedeli che hanno affollato la cattedrale.

In prima fila i sindaci di Molfetta Paola Natalicchio, di Giovinazzo Tommaso Depalma, di Terlizzi Ninni Gemmato e di Ruvo Nicola Ottombrini, le quattro città della diocesi retta da don Mimmo in attesa della nomina del nuovo Pastore. Insieme a loro i presidenti dei rispettivi consigli comunali, le autorità militari e soprattutto i suoi familiari, oltre che ai rappresentati delle confraternite locali e ai tantissimi fedeli che si sono assiepati.

*di Mino Ciocia