L'Osservatorio chiede l'intitolazione del Braccio ai Costruttori di pace
La richiesta inviata al Sindaco e per conoscenza ai Consiglieri comunali
giovedì 15 febbraio 2018
L'Osservatorio per la Legalità e per la difesa del Bene Comune ha chiesto formalmente al Sindaco, Tommaso Depalma, l'intitolazione di una porzione del Braccio di sottovento del porto di Giovinazzo ai "Costruttori di pace".
La domanda è stata inviata dal coordinatore, Vincenzo Camporeale, in rappresentanza di diverse associazioni cattoliche rappresentate all'interno dell'Osservatorio stesso, quali l'Azione Cattolica Italiana, l'Associazione Guide e Scout Cattolici Italiana - AGESCI, l'Ordine Francescano Secolare - O.F.S, la Gioventù Francescana - Gi.Fra, Pax Christi, la Caritas Italiana, i Gruppi Famiglia Parrocchiali, l'Associazione don Saverio Bavaro e la Biblioteca dei ragazzi Antonio Daconto onlus.
«Questo 2018 - spiega una nota dell'Osservatorio - è davvero un anno di Grazia per la nostra Chiesa e per la nostra comunità. Il 25° dal dies natalis di don Tonino e la venuta tra noi di Papa Francesco aprono il cuore alla gioia e alla speranza. In tanti - proseguono dall'Osservatorio - è maturato il desiderio che si conservi nella nostra città una traccia tangibile dell'evento straordinario che ci apprestiamo a vivere il 20 aprile. Da qui il proposito di chiedere al Sindaco ed a tutto il Consiglio comunale di Giovinazzo di dedicare un'area del porto sul molo di ponente ai "Costruttori di Pace"».
Camporeale e tutto l'Osservatorio fanno notare come, sin dal 1989, don Tonino Bello abbia detto a Verona la celebre frase «In piedi, Costruttori di pace!» e sottolineano come quella sua affermazione non possa restare lettera morta, ma debba essere da sprone, proprio oggi che le tensioni tra Corea del Nord e Stati Uniti sembrano far precipitare il pianeta verso una spirale che può portare ad un conflitto su vastissima scala.
Il molo di Ponente, ricordano ancora dall'Osservatorio, « si protende nel mare quasi a sfidarne la forza, richiama all'impegno e al coraggio perché "la Pace va osata", ma allo stesso tempo diviene simbolo di rifugio, apertura e accoglienza. La dedica ai "Costruttori di pace" va a stabilire un ideale abbraccio della nostra cittadina - aggiunge la nota - a quella di Alessano, dove scolpita sulla pietra, nei pressi della tomba di don Tonino, campeggia la stessa esortazione: "In piedi costruttori di pace".
È un omaggio doveroso al nostro grande vescovo - concludono -, una esortazione accorata per le generazioni future, un impegno per la nostra comunità a camminare, sull'esempio di don Tonino, lungo "il cammino in salita" verso la pace».
La domanda è stata inviata dal coordinatore, Vincenzo Camporeale, in rappresentanza di diverse associazioni cattoliche rappresentate all'interno dell'Osservatorio stesso, quali l'Azione Cattolica Italiana, l'Associazione Guide e Scout Cattolici Italiana - AGESCI, l'Ordine Francescano Secolare - O.F.S, la Gioventù Francescana - Gi.Fra, Pax Christi, la Caritas Italiana, i Gruppi Famiglia Parrocchiali, l'Associazione don Saverio Bavaro e la Biblioteca dei ragazzi Antonio Daconto onlus.
«Questo 2018 - spiega una nota dell'Osservatorio - è davvero un anno di Grazia per la nostra Chiesa e per la nostra comunità. Il 25° dal dies natalis di don Tonino e la venuta tra noi di Papa Francesco aprono il cuore alla gioia e alla speranza. In tanti - proseguono dall'Osservatorio - è maturato il desiderio che si conservi nella nostra città una traccia tangibile dell'evento straordinario che ci apprestiamo a vivere il 20 aprile. Da qui il proposito di chiedere al Sindaco ed a tutto il Consiglio comunale di Giovinazzo di dedicare un'area del porto sul molo di ponente ai "Costruttori di Pace"».
Camporeale e tutto l'Osservatorio fanno notare come, sin dal 1989, don Tonino Bello abbia detto a Verona la celebre frase «In piedi, Costruttori di pace!» e sottolineano come quella sua affermazione non possa restare lettera morta, ma debba essere da sprone, proprio oggi che le tensioni tra Corea del Nord e Stati Uniti sembrano far precipitare il pianeta verso una spirale che può portare ad un conflitto su vastissima scala.
Il molo di Ponente, ricordano ancora dall'Osservatorio, « si protende nel mare quasi a sfidarne la forza, richiama all'impegno e al coraggio perché "la Pace va osata", ma allo stesso tempo diviene simbolo di rifugio, apertura e accoglienza. La dedica ai "Costruttori di pace" va a stabilire un ideale abbraccio della nostra cittadina - aggiunge la nota - a quella di Alessano, dove scolpita sulla pietra, nei pressi della tomba di don Tonino, campeggia la stessa esortazione: "In piedi costruttori di pace".
È un omaggio doveroso al nostro grande vescovo - concludono -, una esortazione accorata per le generazioni future, un impegno per la nostra comunità a camminare, sull'esempio di don Tonino, lungo "il cammino in salita" verso la pace».