L'opera e l'operetta cantano l'amore
Ieri sera il quinto appuntamento con la "#Primavera Musicale Città di Giovinazzo"
domenica 24 aprile 2016
11.51
L'amore declinato da tanti grandi autori di opere ed operette. Questo il senso de "L'Amore...tra opera ed operetta", il quinto appuntamento della "#Primavera Musicale Città di Giovinazzo", organizzato dall'Associazione Polifonica, dal Concerto Bandistico "Città di Giovinazzo" e dalla "Giuseppe Verdi", le tre storiche realtà giovinazzesi, con l'ausilio dell'Assessorato alla Cultura, guidato da Marianna Paladino.
Il pregio di questo cartellone sta nella sua varietà e ieri sera la Sala Concerti della Scuola Comunale di Musica "Filippo Cortese" ha ospitato un altro evento di alta qualità. Dopo l'introduzione affidata alla Maestra Anna Catino, storica della musica, a suo agio nei panni di presentatrice di nuovi talenti emergenti della musica locale, la parola è passata al giovane professor Raffaele Pellegrino, che ha condotto per mano il pubblico presente all'ascolto delle arie che sarebbero state eseguite di lì a poco.
Pellegrino, classe 1986, studi di chitarra classica alle spalle presso il Conservatorio "N.Piccinni" di Bari, filosofo ed epistemologo del '900, ha sottolineato la complessità di un repertorio conosciuto ai più, ma interpretato non da una soprano e da un tenore, bensì da una mezzosoprano e da un baritono. La scelta delle arie ha teso quindi a rimarcare, ha spiegato lo stesso Pellegrino, il ruolo che spesso ha avuto il baritono: essere un antagonista, a volte un uomo senza scrupoli, talvolta uno stolto, mai un personaggio banale.
Così come il mezzosoprano, confusa troppo spesso col soprano, ma che ha una sua importante dignità all'interno degli spartiti della musica lirica. Pellegrino ha anche spiegato come l'amore non sempre sia vissuto, dai protagonisti di opere ed operette, in maniera piena, consapevole. L'amore è uno "zingaro" che non sa essere ragionevole, avveduto e che non prende quasi mai la strada più banale, quella in discesa.
La serata si è dipanata poi in due parti. Nella prima Teresa Tassiello e Gianluca Borregine si sono alternati ed hanno duettato, accompagnati al violino da Anna Lucia Geusa ed al pianoforte da Emanuele Petruzzella, proponendo brani tratti da opere. Apertura dedicata a Wolfgang Amadeus Mozart con "Voi che sapete" tratta da "Le nozze di Figaro", la divertente "Ella vuole ed io vorrei" da "La Finta Semplice", per chiudere il trittico del compositore di Salisburgo con la romanticissima "Là ci darem la mano" (in foto,ndr) dal "Don Giovanni". L'esibizione è proseguita con l'interpretazione di "Seguidilla" dalla celeberrima "Carmen" di Georges Bizet, autore del quale è poi stato proposta anche "Habanera". Spazio poi a Jules Émile Frédéric Massenet, con "Meditation" tratta da "Thais", ed a Vincenzo Bellini ed alla sua "Ah! Per sempre io ti perdei", aria tratta da "I puritani". Chiusura di segmento affidata alla musica di Gaetano Donizetti con "Bella siccome un angelo" dal "Don Pasquale" ed alla intrigante "Barcaruola a due voci" dall'"Elisir d'amore".
La brava mezzosoprano, diplomatasi al Conservatorio di Bari nel 2009 e già protagonista di diversi ruoli su importanti palcoscenici regionali e non, ed il baritono conosciutissimo negli ambienti dei cori pugliesi, si sono poi esibiti in brani tratti da operette. Si è partiti con "Dolce malia d'amore" da "Paganini" di Franz Lehár, per poi passare al "Salomè, una rondine non fa primavera" tratta da "Scugnizza", lavoro in tre atti di Mario Pasquale Costa. La musica griffata Virgilio Ranzato, compositore veneto, ha dato lo spunto per l'esecuzione di "Fox della luna" dalla conosciutissima "Il Paese dei Campanelli" e la divertente "Oh Cin ci là" dall'omonima operetta.
Chiusura eccezionale con due arie famose tratte da "La vedova allegra" di Lehár: "Tace il labbro" ed "È scabroso le donne studiar" , che hanno dato la cifra tecnica dei due cantanti e dei loro accompagnatori.
La "#Primavera Musicale Città di Giovinazzo" non solo ha ridato prova di essere un palcoscenico per serate di ottima qualità, ma ha mostrato una volta di più come, con una unità di intenti ritrovata, si possa rendere una cittadina di poco più di 20.000 abitanti un laboratorio permanente di eventi musicali. Prossimo appuntamento, a proposito di qualità ed eterogeneità, sarà "Sax in the city", il 7 maggio, alle ore 20.00, presso l'atrio dell'IVE. In quella occasione si esibirà la Uncle Sax Orchestra diretta dal Maestro Giovanni Battista Iacovone. Per inviti ed accrediti ci si può sin d'ora rivolgere alle tre associazioni o presso il Circolo Tennis Renna, partner della manifestazione.
Il pregio di questo cartellone sta nella sua varietà e ieri sera la Sala Concerti della Scuola Comunale di Musica "Filippo Cortese" ha ospitato un altro evento di alta qualità. Dopo l'introduzione affidata alla Maestra Anna Catino, storica della musica, a suo agio nei panni di presentatrice di nuovi talenti emergenti della musica locale, la parola è passata al giovane professor Raffaele Pellegrino, che ha condotto per mano il pubblico presente all'ascolto delle arie che sarebbero state eseguite di lì a poco.
Pellegrino, classe 1986, studi di chitarra classica alle spalle presso il Conservatorio "N.Piccinni" di Bari, filosofo ed epistemologo del '900, ha sottolineato la complessità di un repertorio conosciuto ai più, ma interpretato non da una soprano e da un tenore, bensì da una mezzosoprano e da un baritono. La scelta delle arie ha teso quindi a rimarcare, ha spiegato lo stesso Pellegrino, il ruolo che spesso ha avuto il baritono: essere un antagonista, a volte un uomo senza scrupoli, talvolta uno stolto, mai un personaggio banale.
Così come il mezzosoprano, confusa troppo spesso col soprano, ma che ha una sua importante dignità all'interno degli spartiti della musica lirica. Pellegrino ha anche spiegato come l'amore non sempre sia vissuto, dai protagonisti di opere ed operette, in maniera piena, consapevole. L'amore è uno "zingaro" che non sa essere ragionevole, avveduto e che non prende quasi mai la strada più banale, quella in discesa.
La serata si è dipanata poi in due parti. Nella prima Teresa Tassiello e Gianluca Borregine si sono alternati ed hanno duettato, accompagnati al violino da Anna Lucia Geusa ed al pianoforte da Emanuele Petruzzella, proponendo brani tratti da opere. Apertura dedicata a Wolfgang Amadeus Mozart con "Voi che sapete" tratta da "Le nozze di Figaro", la divertente "Ella vuole ed io vorrei" da "La Finta Semplice", per chiudere il trittico del compositore di Salisburgo con la romanticissima "Là ci darem la mano" (in foto,ndr) dal "Don Giovanni". L'esibizione è proseguita con l'interpretazione di "Seguidilla" dalla celeberrima "Carmen" di Georges Bizet, autore del quale è poi stato proposta anche "Habanera". Spazio poi a Jules Émile Frédéric Massenet, con "Meditation" tratta da "Thais", ed a Vincenzo Bellini ed alla sua "Ah! Per sempre io ti perdei", aria tratta da "I puritani". Chiusura di segmento affidata alla musica di Gaetano Donizetti con "Bella siccome un angelo" dal "Don Pasquale" ed alla intrigante "Barcaruola a due voci" dall'"Elisir d'amore".
La brava mezzosoprano, diplomatasi al Conservatorio di Bari nel 2009 e già protagonista di diversi ruoli su importanti palcoscenici regionali e non, ed il baritono conosciutissimo negli ambienti dei cori pugliesi, si sono poi esibiti in brani tratti da operette. Si è partiti con "Dolce malia d'amore" da "Paganini" di Franz Lehár, per poi passare al "Salomè, una rondine non fa primavera" tratta da "Scugnizza", lavoro in tre atti di Mario Pasquale Costa. La musica griffata Virgilio Ranzato, compositore veneto, ha dato lo spunto per l'esecuzione di "Fox della luna" dalla conosciutissima "Il Paese dei Campanelli" e la divertente "Oh Cin ci là" dall'omonima operetta.
Chiusura eccezionale con due arie famose tratte da "La vedova allegra" di Lehár: "Tace il labbro" ed "È scabroso le donne studiar" , che hanno dato la cifra tecnica dei due cantanti e dei loro accompagnatori.
La "#Primavera Musicale Città di Giovinazzo" non solo ha ridato prova di essere un palcoscenico per serate di ottima qualità, ma ha mostrato una volta di più come, con una unità di intenti ritrovata, si possa rendere una cittadina di poco più di 20.000 abitanti un laboratorio permanente di eventi musicali. Prossimo appuntamento, a proposito di qualità ed eterogeneità, sarà "Sax in the city", il 7 maggio, alle ore 20.00, presso l'atrio dell'IVE. In quella occasione si esibirà la Uncle Sax Orchestra diretta dal Maestro Giovanni Battista Iacovone. Per inviti ed accrediti ci si può sin d'ora rivolgere alle tre associazioni o presso il Circolo Tennis Renna, partner della manifestazione.