L'integrazione a tavola

Festa italo-georgiana organizzata dal gruppo scout

sabato 18 aprile 2015 02.27
A cura di Marzia Morva
Incontrarsi per conoscersi e scambiarsi reciproche esperienze di vita in un contesto accogliente. Questo percorso di conoscenza più allargata è stato rivolto ad un orizzonte lontano che guarda alla Georgia, Stato appartenente alla disciolta Unione Sovietica e da cui provengono molte lavoratrici giunte sino a Giovinazzo.

Due sere fa l'incontro festoso presso la Sala Conferenze di Palazzo Vescovile, attorno ad una tavola imbandita, per mescolare le due culture in funzione di una integrazione completa. Tante le delizie della tavola pugliese e dell'Est Europa preparate dagli scout dell'AGESCI e da alcune donne georgiane. L'evento ha impegnato nel coordinamento i tre capi-squadriglia, Serena Digiaro, Nicole Depergola, Nicoletta Bavaro e sei ragazze a cui dovrebbe andare il plauso di una comunità spesso incapace di aprirsi all'altro.

Aurora Tatulli, Annalisa De Gennaro, Chiara Crismale, Luigia Risola, Clara Yazdan e Sarah Tridente hanno affrontato questo percorso in totale autonomia, incontrando le donne venute dalla Georgia, conoscendole e hanno scoperto tante curiosità in merito alla storia e alle tradizioni di quel Paese, per giungere allo incontro festoso da loro definito "cena etnica" .

«Ogni anno trattiamo tematiche differenti - ci ha detto Sarah Tridente -. Quest'anno abbiamo scelto di volgere lo sguardo verso cittadine provenienti dalla Georgia per conoscere i loro usi e costumi al fine di arricchire la nostra conoscenza completando un percorso di crescita all'interno del gruppo scout». Il trait d'union di questo incontro è stato Nicola Volpicella, operatore della Caritas Diocesana di Giovinazzo. Lo scambio culturale e culinario le ha impegnate nella preparazione e degustazione di alcuni piatti tipici italiani (lasagna, pasta al forno e crostata di ricotta) e georgiani (panzerotti di patata, ravioli di carne speziati, insalata di pollo e di carote, pizza bianca al formaggio, melanzane in salsa di noci e torta con crema al miele con uvetta e frutta secca).

Soddisfatta Maia Shatirishvili, portavoce del gruppo georgiano, la quale ha espresso un parere entusiasta sulla riuscita dell'iniziativa. La stessa ha proposto che altre serate multietniche vengano attuate in futuro a Giovinazzo e principalmente nel periodo estivo. Nel corso del conviviale sono emerse diverse riflessioni tra cui quella di invitare le autorità comunali affinchè si impegnino a trovare una sistemazione locativa alle persone straniere, con regolare permesso di soggiorno e non hanno dove poter alloggiare. L'auspicio è che il Comune, visto il considerevole numero di lavoratori stranieri presenti in città, trovi un immobile da destinare ad ostello, al fine di ospitare chi si trova in serie difficoltà economiche a causa della perdita di lavoro. Siamo certi che la sensibilità degli attuali Amministratori possa condurre ad una soluzione del problema.