L'arte futurista di Giulio Cozzoli al Museo Diocesano
Venti dipinti inediti dello scultore molfettese in mostra
giovedì 19 novembre 2015
«Egli faceva dell'arte una realtà e l'arte fece di lui una verità».
Con questo pensiero, inciso su una targa commemorativa, si suole ricordare Giulio Cozzoli, lo scultore molfettese conosciuto per le sue opere sacre ed in particolare per l'opera monumentale "La Deposizione".
Una mostra a lui dedicata ed intitolata "L'Uomo che ride. Ilozzoc Oiluig, ovvero Giulio Cozzoli antimodernista", in programma dal 21 novembre al 31 gennaio 2016 presso il Museo Diocesano di Molfetta, ne onorerà la memoria con venti dipinti e disegni "futuristi", concessi dagli eredi della famiglia Cozzoli.
La mostra, organizzata congiuntamente dal Museo Diocesano di Molfetta e la Soc. Coop. FeArT, con il supporto della ditta di restauri Omphalos ed il patrocinio del Comune di Molfetta, nasce da un'idea di Gaetano Mongelli, studioso ed esperto dello scultore molfettese, interessato a far apprezzare un Cozzoli sconosciuto ed a mettere in evidenza le doti creative dello scultore di arte sacra. Una vena artistica inedita che si ha modo di scoprire proprio leggendo uno stralcio dello scritto "Giulio Cozzoli scultore 1882-1957. La Deposizione" del Prof. Mongelli:
«Entro con un amico nel suo studio di palazzo Cappelluti e vedo appesi ai muri una ventina di quadri moderni futuristi (prismi, scacchiere, [...] occhi, scarabocchi...) e dico a lui: Maestro, di chi sono questi quadri? Mi guarda e poi fa: di Ilozzoc Oiluig (Cozzoli Giulio)...Come...vostri? Sì, risponde, in una settimana ne ho fatti venti. Ho voluto esprimere con questo ai moderni artisti una grande verità: io sono capace di fare in pochi giorni anche questi quadri...e voi siete capaci di fare quelli? Ed addita con la mano i lavori classici che aveva nello studio incompiuti, poiché attendeva alle ultime rifiniture».
L'inaugurazione dell'esposizione avrà luogo questo sabato 21 novembre alle ore 18.30 presso la saletta polifunzionale del Museo Diocesano. All'evento inaugurale interverranno il curatore ed autore del Quaderno Scientifico della mostra, Gaetano Mongelli, il Direttore del Museo Diocesano, Don Michele Amorosini, e l'Assessora alla Cultura e al Turismo del Comune di Molfetta, Elisabetta Mongelli.
Inserita in un percorso che prevede la visita ad opere ricevute dal Museo in donazione negli ultimi anni, la mostra sarà visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10.00 alle 13.00 ed il sabato e la domenica anche dalle 17.30 alle 20.30.
Con questo pensiero, inciso su una targa commemorativa, si suole ricordare Giulio Cozzoli, lo scultore molfettese conosciuto per le sue opere sacre ed in particolare per l'opera monumentale "La Deposizione".
Una mostra a lui dedicata ed intitolata "L'Uomo che ride. Ilozzoc Oiluig, ovvero Giulio Cozzoli antimodernista", in programma dal 21 novembre al 31 gennaio 2016 presso il Museo Diocesano di Molfetta, ne onorerà la memoria con venti dipinti e disegni "futuristi", concessi dagli eredi della famiglia Cozzoli.
La mostra, organizzata congiuntamente dal Museo Diocesano di Molfetta e la Soc. Coop. FeArT, con il supporto della ditta di restauri Omphalos ed il patrocinio del Comune di Molfetta, nasce da un'idea di Gaetano Mongelli, studioso ed esperto dello scultore molfettese, interessato a far apprezzare un Cozzoli sconosciuto ed a mettere in evidenza le doti creative dello scultore di arte sacra. Una vena artistica inedita che si ha modo di scoprire proprio leggendo uno stralcio dello scritto "Giulio Cozzoli scultore 1882-1957. La Deposizione" del Prof. Mongelli:
«Entro con un amico nel suo studio di palazzo Cappelluti e vedo appesi ai muri una ventina di quadri moderni futuristi (prismi, scacchiere, [...] occhi, scarabocchi...) e dico a lui: Maestro, di chi sono questi quadri? Mi guarda e poi fa: di Ilozzoc Oiluig (Cozzoli Giulio)...Come...vostri? Sì, risponde, in una settimana ne ho fatti venti. Ho voluto esprimere con questo ai moderni artisti una grande verità: io sono capace di fare in pochi giorni anche questi quadri...e voi siete capaci di fare quelli? Ed addita con la mano i lavori classici che aveva nello studio incompiuti, poiché attendeva alle ultime rifiniture».
L'inaugurazione dell'esposizione avrà luogo questo sabato 21 novembre alle ore 18.30 presso la saletta polifunzionale del Museo Diocesano. All'evento inaugurale interverranno il curatore ed autore del Quaderno Scientifico della mostra, Gaetano Mongelli, il Direttore del Museo Diocesano, Don Michele Amorosini, e l'Assessora alla Cultura e al Turismo del Comune di Molfetta, Elisabetta Mongelli.
Inserita in un percorso che prevede la visita ad opere ricevute dal Museo in donazione negli ultimi anni, la mostra sarà visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10.00 alle 13.00 ed il sabato e la domenica anche dalle 17.30 alle 20.30.