L'Arciconfraternita del Carmine celebra San Biagio

Stasera santa messa ed il tradizionale rito della benedizione della gola

lunedì 3 febbraio 2020
A cura di Gabriella Serrone
Giovinazzo celebra oggi la Solennità di San Biagio, con una seria di momenti liturgici e spirituali dal grande impatto emotivo. A curare le celebrazioni in programma sin da questa mattina è l'Arciconfraternita di Maria SS del Carmine

Il programma odierno prevede alle 9.30 il Santo Rosario meditato, all'interno della Chiesa del Carmine, ed alle 10.00 la Liturgia della Parola. Nel pomeriggio, ancora nello scrigno cinquecentesco di via Cattedrale, i momenti più attesi: alle 18.30 nuovamente un Rosario meditato ed a seguire la celebrazione eucaristica con la partecipazione dei confratelli e delle consorelle e di tutti i devoti di San Biagio.

Al termine della Santa Messa sarà rinnovato un rito antico, con ogni probabilità risalente al 1500, pregno di significato: l'atto di affidamento al Santo consisterà infatti nella tradizionale benedizione della gola con le candele, che poi sarà seguito con la distribuzione dei pani benedetti.

PILLOLE AGIOGRAFICHE SU SAN BIAGIO

Il martire Biagio (Sebaste, Armenia, 316 d.C) è ritenuto dalla tradizione vescovo della comunità di Sebaste in Armenia al tempo della "pax" costantiniana. Il suo martirio, avvenuto intorno al 316, è perciò spiegato dagli storici con una persecuzione locale dovuta ai contrasti tra l'occidentale Costantino e l'orientale Licinio. Nell'VIII secolo alcuni armeni portarono le reliquie a Maratea (Potenza), di cui è patrono e dove è sorta una basilica sul Monte San Biagio. Il suo nome è frequente nella toponomastica italiana - in provincia di Latina, Imperia, Treviso, Agrigento, Frosinone e Chieti - e di molte nazioni, a conferma della diffusione del culto.
Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca di pesce in gola, è invocato come protettore per i mali di quella parte del corpo. A quell'atto risalirebbe il rito della "benedizione della gola", compiuto con due candele incrociate.

Fonte: santiebeati.it