L'AIL Giovinazzo ricevuta dal Papa nella Sala Nervi
Grande emozione della delegazione cittadina per una giornata da ricordare
domenica 15 dicembre 2024
14.31
La delegazione AIL di Giovinazzo è stata ricevuta da Papa Francesco, insieme a centinaia di delegazioni cittadine da tutta Italia, all'interno della Sala Paolo VI del Vaticano.
La mattinata di ieri, 14 dicembre, resterà nella mente dei volontari che hanno potuto vedere da vicino Sua Santità. Francesca Roberti, Anna Vacca ed Agostino Ferrante hanno potuto incontrare il presidente nazionale AIL, Giuseppe Toro, un momento bello di confronto su quanto si sta facendo anche a livello periferico per sostenere la ricerca su leucemie, linfomi e mieloma.
Papa Francesco non si è sottratto alla folla di 5000 delegati da ogni parte della penisola ed è entrato in Sala Nervi soffermandosi con loro. Poi, complici le sue condizioni fisiche, dalla sedia a rotelle ha ringraziato tutti per l'operato quotidiano a favore di chi soffre, vero esempio di amore cristiano. Un saluto particolare agli ammalati ed alle loro famiglie, provati da grande sofferenza.
«È stata un'esperienza bellissima - ci ha detto Francesca Roberti - ed è stato emozionante capire, grazie alle parole del Santo Padre, quanto una goccia nel mare come la nostra possa essere importante. Per noi una spinta ulteriore a continuare in quella che riteniamo non impegno ma una missione cristiana».
L'AIL da decenni è faro nella galassia solidale italiana, elemento imprescindibile per la ricerca sulle leucemie, colonna a cui sono ancorate le speranze di migliaia di famiglie italiane.
La mattinata di ieri, 14 dicembre, resterà nella mente dei volontari che hanno potuto vedere da vicino Sua Santità. Francesca Roberti, Anna Vacca ed Agostino Ferrante hanno potuto incontrare il presidente nazionale AIL, Giuseppe Toro, un momento bello di confronto su quanto si sta facendo anche a livello periferico per sostenere la ricerca su leucemie, linfomi e mieloma.
Papa Francesco non si è sottratto alla folla di 5000 delegati da ogni parte della penisola ed è entrato in Sala Nervi soffermandosi con loro. Poi, complici le sue condizioni fisiche, dalla sedia a rotelle ha ringraziato tutti per l'operato quotidiano a favore di chi soffre, vero esempio di amore cristiano. Un saluto particolare agli ammalati ed alle loro famiglie, provati da grande sofferenza.
«È stata un'esperienza bellissima - ci ha detto Francesca Roberti - ed è stato emozionante capire, grazie alle parole del Santo Padre, quanto una goccia nel mare come la nostra possa essere importante. Per noi una spinta ulteriore a continuare in quella che riteniamo non impegno ma una missione cristiana».
L'AIL da decenni è faro nella galassia solidale italiana, elemento imprescindibile per la ricerca sulle leucemie, colonna a cui sono ancorate le speranze di migliaia di famiglie italiane.