L'Aiap Giovinazzo dona 500 euro all'Apleti Onlus
Il ricavato della mostra tenutasi all'IVE durante le festività natalizie
mercoledì 22 gennaio 2020
16.29
Il bilancio conclusivo della mostra dei presepi artistici dell'associazione Associazione Italiana Amici del Presepio della sezione di Giovinazzo è stato più che positivo.
Nella serata del 19 gennaio, il portavoce dell'associazione di presepisti, Giuseppe Lobasso, ha dato inoltre notizia dell'iniziativa di beneficenza che questa edizione ha rivolto all'associazione "Apleti Onlus" che ha sede nel reparto Oncologico pediatrico del Policlinico di Bari e a cui sarà donata la cifra di 500 euro, frutto delle donazioni versate dai visitatori.
L'edizione del 2019 della mostra dei presepi artistici, caratterizzata della grande opera che riproduce la Cattedrale di Santa Maria Assunta ed il centro storico di Giovinazzo ad inizi '900, sono state oggetto di grande ammirazione da parte di circa dieci mila visitatori.
La sindaca di Guastalla ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dai presepisti e ha affermato che ogni volta che torna a Giovinazzo la trova sempre più bella, migliorata e viva. «Ho seguito l'inaugurazione della Biblioteca - Giardino (creata su idea dell'Associazione Angeli della vita ed un gruppo di volontari, ndr) che porge attenzione al mondo della disabilità. Ho trovato questa iniziativa interessante; ritengo cosa importante poter avere qui scambio d'idee e di esperienze. Sono di Giovinazzo d'adozione, sto visitando la città in questa Festa dei Fuochi e posso affermare che in qualsiasi ora del giorno Giovinazzo ha un fascino particolare e merita una visita», le sue osservazioni.
Il delegato Nicola De Matteo, ammirando l'imponente scenografia che riproduce la Cattedrale e il centro storico di Giovinazzo, ha evidenziato quanto abbia raggiunto il suo obiettivo il progetto in cui gli artisti e creatori dei presepi hanno messo il cuore e la generosità, che sono stati ben ricompensati dal plauso dei visitatori.
Per questa edizione, anziché consegnare l'attestato di partecipazione ai presepisti, è stato realizzato un dono "hand made". Si tratta di un piccolo quadretto in argilla con elementi a rilievo realizzato da Giuseppe Lobasso e dipinto da Nicola Pansini che raffigura uno scorcio del centro storico e della Cattedrale. Nell'ultima serata, coincidente con l'apertura straordinaria per i Fuochi di Sant'Antonio Abate, tantissima gente ha gremito le sale dell'Istituto Vittorio Emanuele II. Molte persone sono giunte dai paesi limitrofi, principalmente da Terlizzi, Ruvo, Bitonto, Molfetta, ma anche da Putignano, Palo del Colle, Turi ed altri centri della Città Metropolitana. Notevole è stata l'attenzione posta alle creazioni presepiali, mentre l'interrogativo sul luogo dove sarà esposta l'opera centrale della rassegna avrà probabilmente risposte nelle prossime settimane.
Resta una grande opera d'arte che va custodita e valorizzata, emblema del successo della rassegna natalizia 2019-2020.
Nella serata del 19 gennaio, il portavoce dell'associazione di presepisti, Giuseppe Lobasso, ha dato inoltre notizia dell'iniziativa di beneficenza che questa edizione ha rivolto all'associazione "Apleti Onlus" che ha sede nel reparto Oncologico pediatrico del Policlinico di Bari e a cui sarà donata la cifra di 500 euro, frutto delle donazioni versate dai visitatori.
L'edizione del 2019 della mostra dei presepi artistici, caratterizzata della grande opera che riproduce la Cattedrale di Santa Maria Assunta ed il centro storico di Giovinazzo ad inizi '900, sono state oggetto di grande ammirazione da parte di circa dieci mila visitatori.
La serata conclusiva
Alla serata di chiusura di domenica 19 gennaio hanno partecipato il sindaco Tommaso Depalma, Camilla Verona, sindaca di Guastalla, città emiliana gemellata con Giovinazzo, l'Assessore alla Cultura Cristina Piscitelli e Nicola De Matteo, Delegato alla cura e promozione culturale dell'Istituto Vittorio Emanuele II per la città metropolitana di Bari. L'entusiasmo emerso dalle parole del Sindaco è stato da tutti condiviso. «Un'opera così bella creata dai presepisti è da far conoscere anche fuori dalla nostra città - ha affermato Tommaso Depalma -. Si potrebbe pensare di farlo per condividere arte e bellezza di grande rilievo messe in campo dagli artisti dell'Aiap. Mi aspetto da questa fantastica associazione un'altra bella sfida per il Dicembre 2020».La sindaca di Guastalla ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dai presepisti e ha affermato che ogni volta che torna a Giovinazzo la trova sempre più bella, migliorata e viva. «Ho seguito l'inaugurazione della Biblioteca - Giardino (creata su idea dell'Associazione Angeli della vita ed un gruppo di volontari, ndr) che porge attenzione al mondo della disabilità. Ho trovato questa iniziativa interessante; ritengo cosa importante poter avere qui scambio d'idee e di esperienze. Sono di Giovinazzo d'adozione, sto visitando la città in questa Festa dei Fuochi e posso affermare che in qualsiasi ora del giorno Giovinazzo ha un fascino particolare e merita una visita», le sue osservazioni.
Il delegato Nicola De Matteo, ammirando l'imponente scenografia che riproduce la Cattedrale e il centro storico di Giovinazzo, ha evidenziato quanto abbia raggiunto il suo obiettivo il progetto in cui gli artisti e creatori dei presepi hanno messo il cuore e la generosità, che sono stati ben ricompensati dal plauso dei visitatori.
Per questa edizione, anziché consegnare l'attestato di partecipazione ai presepisti, è stato realizzato un dono "hand made". Si tratta di un piccolo quadretto in argilla con elementi a rilievo realizzato da Giuseppe Lobasso e dipinto da Nicola Pansini che raffigura uno scorcio del centro storico e della Cattedrale. Nell'ultima serata, coincidente con l'apertura straordinaria per i Fuochi di Sant'Antonio Abate, tantissima gente ha gremito le sale dell'Istituto Vittorio Emanuele II. Molte persone sono giunte dai paesi limitrofi, principalmente da Terlizzi, Ruvo, Bitonto, Molfetta, ma anche da Putignano, Palo del Colle, Turi ed altri centri della Città Metropolitana. Notevole è stata l'attenzione posta alle creazioni presepiali, mentre l'interrogativo sul luogo dove sarà esposta l'opera centrale della rassegna avrà probabilmente risposte nelle prossime settimane.
Resta una grande opera d'arte che va custodita e valorizzata, emblema del successo della rassegna natalizia 2019-2020.