L'Addolorata di nuovo per le strade di Giovinazzo (LE FOTO)
Dopo due anni di stop, è tornata la processione del Venerdì di Passione
sabato 9 aprile 2022
07.30
Il lento incedere dei portatori, le preghiere scandite, la musica triste e dolce della banda cittadina.
Ieri sera, 8 aprile, è tornata dopo due anni di stop ed a tre anni dall'ultima volta, la processione dell'Addolorata del Venerdì di Passione.
La comunità dei fedeli si è ritrovata nuovamente per innalzare le sue litanie alla Vergine, lungo un percorso calibrato per evitare troppi assembramenti in fase ancora non del tutto post-pandemica.
I giovinazzesi erano quasi tutti lì, per quelle strade, in un'atmosfera ovattata. Giovinazzo è sembrata avvolta in alcuni momenti in un silenzio impensabile da riprodurre negli anni pre-Covid. Tante le invocazioni a Maria affinché ponga la sua mano sull'intera comunità e la protegga.
E poi alta e ripetuta la preghiera alla Madre misericordiosa ha solcato quel silenzio, mostrando il volto bello di una comunità che si riconosce in Cristo: no alla guerra, sì alla pace in Ucraina come in tutto il mondo. Lo sguardo supplicante della gente di Giovinazzo, ancora una volta, come sempre è accaduto negli ultimi terribili anni, si è rivolto alla Madonna, questa volta per implorare di interrompere la barbarie di uno dei tanti, troppi, insensati conflitti.
Tutte le confraternite giovinazzesi hanno inteso far partecipare una propria rappresentanza alla processione ed in alcuni tratti i portatori dei pii sodalizi hanno sostenuto insieme ai confratelli di Maria SS della Purificazione l'effigie della Vergine.
Toccante il momento in cui, su via Cappuccini, don Andrea Azzollini ha voluto lui portare a spalla la statua. Un gesto forte e bello, che ancora una volta ha messo in connessione clero e fedeli, sacerdoti e semplici cittadini.
Sono ritornate le processioni del periodo penitenziale a Giovinazzo e si è tornati a tenersi idealmente per mano. Senza più paure, senza più silenzi indotti, solo con il cuore colmo di speranza. Dopo aver portato la nostra croce, affidandoci a Maria, troveremo la strada per la rinascita.
Ieri sera, 8 aprile, è tornata dopo due anni di stop ed a tre anni dall'ultima volta, la processione dell'Addolorata del Venerdì di Passione.
La comunità dei fedeli si è ritrovata nuovamente per innalzare le sue litanie alla Vergine, lungo un percorso calibrato per evitare troppi assembramenti in fase ancora non del tutto post-pandemica.
I giovinazzesi erano quasi tutti lì, per quelle strade, in un'atmosfera ovattata. Giovinazzo è sembrata avvolta in alcuni momenti in un silenzio impensabile da riprodurre negli anni pre-Covid. Tante le invocazioni a Maria affinché ponga la sua mano sull'intera comunità e la protegga.
E poi alta e ripetuta la preghiera alla Madre misericordiosa ha solcato quel silenzio, mostrando il volto bello di una comunità che si riconosce in Cristo: no alla guerra, sì alla pace in Ucraina come in tutto il mondo. Lo sguardo supplicante della gente di Giovinazzo, ancora una volta, come sempre è accaduto negli ultimi terribili anni, si è rivolto alla Madonna, questa volta per implorare di interrompere la barbarie di uno dei tanti, troppi, insensati conflitti.
Tutte le confraternite giovinazzesi hanno inteso far partecipare una propria rappresentanza alla processione ed in alcuni tratti i portatori dei pii sodalizi hanno sostenuto insieme ai confratelli di Maria SS della Purificazione l'effigie della Vergine.
Toccante il momento in cui, su via Cappuccini, don Andrea Azzollini ha voluto lui portare a spalla la statua. Un gesto forte e bello, che ancora una volta ha messo in connessione clero e fedeli, sacerdoti e semplici cittadini.
Sono ritornate le processioni del periodo penitenziale a Giovinazzo e si è tornati a tenersi idealmente per mano. Senza più paure, senza più silenzi indotti, solo con il cuore colmo di speranza. Dopo aver portato la nostra croce, affidandoci a Maria, troveremo la strada per la rinascita.