Junior Cally a Sanremo: l'indignazione di Consulta Femminile e Fidapa

L'accusa: «Le sue canzoni dichiaratamente sessiste e violente»

mercoledì 22 gennaio 2020 10.24
A cura di La Redazione
Sta facendo molto discutere a livello nazionale la decisione dell'organizzazione del Festival della Canzone italiana di Sanremo di includere tra i cantanti in gara anche il rapper Junior Cally, che caratterizza la sua produzione musicale anche per testi decisamente crudi nei confronti della donne. E così è partita addirittura una raccolta firme per evitare che questo accada.

Così la Consulta Femminile

Sul punto è voluta intervenire anche la Consulta Femminile cittadina con una nota:«La Consulta Femminile del Comune di Giovinazzo - scrivono - non può restare estranea alla discussione che nelle ultime ore si accesa sulla partecipazione al Festival della Canzone di Sanremo di un cantante rapper che si presenta con lo pseudonimo di Junior Cally e che si è già proposto in passato con canzoni dichiaratamente sessiste e violente.
Nel suo immaginario il rapporto con le donne
- è la posizione della Consulta guidata da Daniela Guidi - avviene su un registro fatto di violenza e supremazia del "maschio" definendo le donne con una terminologia da postribolo. È come se tutti i discorsi e le attività proposte dalla Consulta per stigmatizzare gli atti di violenza che si esercitano sulle donne in quanto donne, fossero stati spazzati via con quattro rime banali e offensive e tutto questo non si può accettare.
Ci uniamo a tutte le donne politicamente impegnate e a varie associazioni femminili
- evidenziano - che si stanno mobilitando perché la direzione artistica del Festival e la RAI tornino sui loro passi non consentendo l'esibizione del suddetto rapper; invero la sua partecipazione alla gara canora dovremmo leggerla come una legittimazione di un modo di guardare all'universo femminile con uno sguardo violento e di sopraffazione.
Sarebbe auspicabile che anche le forze politiche del nostro territorio prendessero posizione in merito perché ci farebbe piacere avere accanto in questa battaglia i nostri uomini consapevoli di rifiutare linguaggio e stereotipi utilizzati da codesto "artista"».

L'adesione della Fidapa Giovinazzo

Alla protesta ormai formale, si è associata nella scorse ore anche la Fidapa BPW Italy, attraverso le parole della presidentessa Maria Concetta Olivieri, che a nome di 11.000 aderenti «protesta per le parole espresse dal direttore artistico e conduttore del 70° Festival di Sanremo, Amadeus, durante la conferenza stampa sull'evento canoro, mettendo in rilievo un modello diseducativo di donna: bella e disposta a farsi da parte per non offuscare il successo del proprio compagno. Altresì i testi del cantante previsto in gara Junior Cally appaiono pieni di violenza, sessismo e misoginia e contrastano con lo stesso codice etico adottato dalla stessa RAI».
Da qui l'inevitabile e convinta adesione da parte della sezione giovinazzese, guidata da Luisa Dagostino. «Questa Sezione Fidapa di Giovinazzo - scrivono - condivide e sostiene pienamente il pensiero della Presidente nazionale nella lotta contro ogni forma di violenza, discriminazione e pregiudizi di genere.
La Fidapa è da sempre impegnata in prima linea per contrastare ogni azione che inneggi alla violenza sulle donne e, "non meno, ad agire in ogni sede opportuna per chiedere che il decoro, l'immagine ed il rispetto nei confronti dell'universo femminile vengano garantiti in ogni ambito, compresi i mezzi di cominicazione" »,
la loro conclusione.