Italiani e francesi a confronto sulla borghesia nella letteratura
Il convegno ha preso il via ieri in Sala Marano. Oggi gli interventi finali
martedì 2 febbraio 2016
15.53
Una due giorni in cui Giovinazzo è il centro nodale del dialogo culturale tra Italia e Francia sul ruolo della borghesia nella letteratura. Questo e tanto altro si è rivelato essere il Convegno Internazionale "Rappresentazioni teatrali e letterarie del Borghese", in corso da ieri mattina in Sala Marano e che vedrà quest'oggi la sua conclusione.
Ieri mattina ha fatto da padrone di casa Michele Sollecito, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Giovinazzo, Presidente della Cooperativa LiberBook, che si occupa anche di digitalizzazione libraria e dottore di ricerca. Per introdurre la giornata ha sottolineato come «stiamo vincendo a poco a poco la sfida di collegare scuola ed università. Questo convegno - ha affermato - ci farà esplorare al meglio le pluralità delle convenzioni ed interpretare in maniera ottimale il nostro tempo, attraverso la letteratura».
Prima di lui, Tommaso Depalma, Sindaco di Giovinazzo, ha fatto riferimento agli attentati di Parigi ed alla vicinanza tra due popoli nel segno di una comune radice culturale. «I due tricolori - ha evidenziato - oggi sventolano appaiati, insieme, simbolo di unione». I lavori sono stati presieduti dal Prof. Francesco Fiorentino, Docente presso l'Università degli Studi di Bari, il quale ha sottolineato, tra l'altro, «una fervida, straordinaria collaborazione tra l'Ateneo barese ed il Comune di Giovinazzo». Gli interventi hanno spaziato dalla fine del '700 a tutto il '900.
Davide Canfora, Direttore del Dipartimento di Lettere Lingue Arti (LE.LI.A) a Bari, ha introdotto la nozione di borghese, partendo dalle definizioni del dizionario Battaglia, fino a fornire esempi lampanti tratti dai testi di Boccaccio. Ospite d'onore e graditissimo ritorno in Puglia quello di Michel Delon, forse il più grande settecentista europeo. Il Docente di Paris IV ha analizzato il punto di vista contraddittorio del Marchese de Sade sulla borghesia del settecento e parlando di una sua opera, divenuta una pièce teatrale, ha evidenziato le mille contraddizioni di una classe assai variegata in quel periodo storico.
Il prof. Franco Perrelli, dell'Università di Torino, ha invece mostrato l'influenza del modello francese sulla produzione drammaturgica nordeuropea ottocentesca, soffermandosi anch'egli sulla percezione della borghesia un secolo più tardi rispetto a quello analizzato da Delon. Si tratta di un periodo che va dal 1826 al 1879.
Nel pomeriggio si sono poi susseguiti gli interventi di di Stefan Heinz Nienhaus dell'Università di Foggia, Ines Ravasini dell'Università di Bari, e Paolo Tortonese, docente presso l'Università Parigi 3, presieduti dal prof. Davide Canfora, con altri nuovi ed interessanti spunti di riflessione sul tema centrale. Presenti anche gli studenti del Liceo Classico-Scientifico "Matteo Spinelli" di Giovinazzo.
Domani analizzeremo meglio l'ultima giornata ed il complesso degli interventi, con una summa completa e tout court del Convegno Internazionale. La sessione odierna prevede, da programma, lavori presieduti, dalle ore 10.30, da Stefano Bronzini, che vedranno susseguirsi le relazioni di Giuseppe Bonifacino, dell'Ateneo barese, e Pierre Frantz, altro graditissimo ospite francese, dell'Università Paris-Sorbonne.
Giovinazzo al centro del dibattito culturale tra due Paesi dalla grande tradizione letteraria. Sembrava utopia fino a qualche tempo fa, ma va dato merito all'Assessore Sollecito di aver messo in comunicazione le università italiane e francesi con ottimi risultati. Di sola cultura non si vive, suole dire qualcuno, ma la cultura aiuta certamente a vivere meglio. E la letteratura è parte integrante di un meraviglioso patrimonio che ci portiamo dietro e che dovremmo imparare a custodire gelosamente, anche attraverso il confronto, come sta accadendo in Sala Marano.
Ieri mattina ha fatto da padrone di casa Michele Sollecito, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Giovinazzo, Presidente della Cooperativa LiberBook, che si occupa anche di digitalizzazione libraria e dottore di ricerca. Per introdurre la giornata ha sottolineato come «stiamo vincendo a poco a poco la sfida di collegare scuola ed università. Questo convegno - ha affermato - ci farà esplorare al meglio le pluralità delle convenzioni ed interpretare in maniera ottimale il nostro tempo, attraverso la letteratura».
Prima di lui, Tommaso Depalma, Sindaco di Giovinazzo, ha fatto riferimento agli attentati di Parigi ed alla vicinanza tra due popoli nel segno di una comune radice culturale. «I due tricolori - ha evidenziato - oggi sventolano appaiati, insieme, simbolo di unione». I lavori sono stati presieduti dal Prof. Francesco Fiorentino, Docente presso l'Università degli Studi di Bari, il quale ha sottolineato, tra l'altro, «una fervida, straordinaria collaborazione tra l'Ateneo barese ed il Comune di Giovinazzo». Gli interventi hanno spaziato dalla fine del '700 a tutto il '900.
Davide Canfora, Direttore del Dipartimento di Lettere Lingue Arti (LE.LI.A) a Bari, ha introdotto la nozione di borghese, partendo dalle definizioni del dizionario Battaglia, fino a fornire esempi lampanti tratti dai testi di Boccaccio. Ospite d'onore e graditissimo ritorno in Puglia quello di Michel Delon, forse il più grande settecentista europeo. Il Docente di Paris IV ha analizzato il punto di vista contraddittorio del Marchese de Sade sulla borghesia del settecento e parlando di una sua opera, divenuta una pièce teatrale, ha evidenziato le mille contraddizioni di una classe assai variegata in quel periodo storico.
Il prof. Franco Perrelli, dell'Università di Torino, ha invece mostrato l'influenza del modello francese sulla produzione drammaturgica nordeuropea ottocentesca, soffermandosi anch'egli sulla percezione della borghesia un secolo più tardi rispetto a quello analizzato da Delon. Si tratta di un periodo che va dal 1826 al 1879.
Nel pomeriggio si sono poi susseguiti gli interventi di di Stefan Heinz Nienhaus dell'Università di Foggia, Ines Ravasini dell'Università di Bari, e Paolo Tortonese, docente presso l'Università Parigi 3, presieduti dal prof. Davide Canfora, con altri nuovi ed interessanti spunti di riflessione sul tema centrale. Presenti anche gli studenti del Liceo Classico-Scientifico "Matteo Spinelli" di Giovinazzo.
Domani analizzeremo meglio l'ultima giornata ed il complesso degli interventi, con una summa completa e tout court del Convegno Internazionale. La sessione odierna prevede, da programma, lavori presieduti, dalle ore 10.30, da Stefano Bronzini, che vedranno susseguirsi le relazioni di Giuseppe Bonifacino, dell'Ateneo barese, e Pierre Frantz, altro graditissimo ospite francese, dell'Università Paris-Sorbonne.
Giovinazzo al centro del dibattito culturale tra due Paesi dalla grande tradizione letteraria. Sembrava utopia fino a qualche tempo fa, ma va dato merito all'Assessore Sollecito di aver messo in comunicazione le università italiane e francesi con ottimi risultati. Di sola cultura non si vive, suole dire qualcuno, ma la cultura aiuta certamente a vivere meglio. E la letteratura è parte integrante di un meraviglioso patrimonio che ci portiamo dietro e che dovremmo imparare a custodire gelosamente, anche attraverso il confronto, come sta accadendo in Sala Marano.