Inutile la fuga sui tetti, preso Arciuli. Si nascondeva a Triggiano
Il 22enne è stato individuato dalla Squadra Mobile di Bari e Bat. Arrestata anche la fidanzata 21enne
giovedì 14 ottobre 2021
13.37
È stato arrestato a Triggiano, dopo quasi due mesi di latitanza, Daniele Arciuli, 22 anni, evaso dal carcere di Trani il 26 agosto scorso. Con lui è stata arrestata in flagranza anche la compagna 21enne, incensurata, N.S. le sue iniziali, di Giovinazzo: sono stati trovati insieme e - per l'accusa - ne aveva favorito l'irreperibilità.
Il pregiudicato originario del quartiere San Girolamo di Bari, ristretto presso l'istituto di pena di Trani per scontare la condanna per l'omicidio, avvenuto il 26 marzo 2015, a Giovinazzo, del 21enne Gaetano Spera, approfittando di un istante propizio, era riuscito a scavalcare le mura di cinta del penitenziario, facendo perdere le proprie tracce nelle campagne limitrofe, assieme a Giuseppe Antonio De Noja, consegnatosi presso gli uffici della Questura di Bari, cinque giorni più tardi.
Arciuli, invece, aveva deciso di rendersi irreperibile, permanendo nella sua latitanza sino a quando gli investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Bari, collaborati dall'omologo ufficio della Questura di Barletta, Andria e Trani, sono riusciti, negli ultimi tre giorni, a localizzarlo e a stanarlo a Triggiano, in centro, dove il 22enne, assieme alla compagna 21enne, aveva trovato un comodo rifugio - un basso in via Carroccio -, in un luogo «non privo di vie apposite di fuga».
Al momento dell'intervento dei poliziotti, infatti, coordinati dal pubblico ministero titolare dell'indagine, Silvia Curione, Arciuli, seguito dalla compagna, ha tentato di sottrarsi alla cattura, scappando attraverso una finestra e riuscendo a raggiungere repentinamente i tetti delle abitazioni limitrofe. Tallonato dagli agenti delle due Questure, ne è nato un pericoloso inseguimento a piedi, fra cornicioni e antenne, sino a quando l'evaso è stato raggiunto, immobilizzato e ammanettato.
Nel corso dell'operazione, è stata altresì tratta in arresto la rispettiva compagna, la giovinazzese N.S., di 21 anni. Incensurata è stata confinata ai domiciliari con l'accusa di favoreggiamento personale: sono stati trovati insieme e - per gli inquirenti - ne aveva favorito lo stato di irreperibilità. Dopo le formalità di rito, Daniele Arciuli è stato condotto in carcere dove dovrà finire di scontare una condanna per l'omicidio Spera, commesso quando era minorenne, con fine pena nel 2024.
A questo si aggiungerà il nuovo reato commesso evadendo dal carcere di Trani, mentre proseguono le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, finalizzate a identificare tutti coloro i quali, a vario titolo, possono aver favorito la fuga e la latitanza del 22enne, conclusa dopo una fuga lunga 48 giorni.
Il pregiudicato originario del quartiere San Girolamo di Bari, ristretto presso l'istituto di pena di Trani per scontare la condanna per l'omicidio, avvenuto il 26 marzo 2015, a Giovinazzo, del 21enne Gaetano Spera, approfittando di un istante propizio, era riuscito a scavalcare le mura di cinta del penitenziario, facendo perdere le proprie tracce nelle campagne limitrofe, assieme a Giuseppe Antonio De Noja, consegnatosi presso gli uffici della Questura di Bari, cinque giorni più tardi.
Arciuli, invece, aveva deciso di rendersi irreperibile, permanendo nella sua latitanza sino a quando gli investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Bari, collaborati dall'omologo ufficio della Questura di Barletta, Andria e Trani, sono riusciti, negli ultimi tre giorni, a localizzarlo e a stanarlo a Triggiano, in centro, dove il 22enne, assieme alla compagna 21enne, aveva trovato un comodo rifugio - un basso in via Carroccio -, in un luogo «non privo di vie apposite di fuga».
Al momento dell'intervento dei poliziotti, infatti, coordinati dal pubblico ministero titolare dell'indagine, Silvia Curione, Arciuli, seguito dalla compagna, ha tentato di sottrarsi alla cattura, scappando attraverso una finestra e riuscendo a raggiungere repentinamente i tetti delle abitazioni limitrofe. Tallonato dagli agenti delle due Questure, ne è nato un pericoloso inseguimento a piedi, fra cornicioni e antenne, sino a quando l'evaso è stato raggiunto, immobilizzato e ammanettato.
Nel corso dell'operazione, è stata altresì tratta in arresto la rispettiva compagna, la giovinazzese N.S., di 21 anni. Incensurata è stata confinata ai domiciliari con l'accusa di favoreggiamento personale: sono stati trovati insieme e - per gli inquirenti - ne aveva favorito lo stato di irreperibilità. Dopo le formalità di rito, Daniele Arciuli è stato condotto in carcere dove dovrà finire di scontare una condanna per l'omicidio Spera, commesso quando era minorenne, con fine pena nel 2024.
A questo si aggiungerà il nuovo reato commesso evadendo dal carcere di Trani, mentre proseguono le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, finalizzate a identificare tutti coloro i quali, a vario titolo, possono aver favorito la fuga e la latitanza del 22enne, conclusa dopo una fuga lunga 48 giorni.