Insulti razzisti alla comunità georgiana: Sinistra Italiana prende posizione

La sezione giovinazzese guidata da Tommi Bonvino si schiera con le vittime

sabato 9 dicembre 2017 05.00
A cura di Gianluca Battista
Sarebbero state infastidite quando erano sedute in piazza o in Villa Comunale, talvolta per strada.

La piccola comunità georgiana giovinazzese sembrerebbe essere stata presa di mira da alcuni ragazzi che si definiscono "nuovi fascisti". E così la locale sezione, guidata dal neo segretario, Tommi Bonvino, ha preso posizione prima che la vicenda rischi di passare sotto silenzio.

«Fermiamo il veleno - scrivono -. Sinistra Italiana Giovinazzo esprime solidarietà e vicinanza alla comunità georgiana presente in città, che negli ultimi giorni viene ripetutamente infastidita, minacciata ed insultata da un gruppetto di ragazzi che si presentano come "nuovi fascisti" di Giovinazzo. Sentiamo forte il bisogno - sottolineano - di ricordare che l'Italia è antifascista e che l'unica razza che esiste al mondo è quella umana».

Dopo aver ricordato agli autori degli insulti che la loro posizione è perseguibile penalmente, come il loro definirsi fascisti, Sinistra Italiana ribadisce come ci sia bisogno di tenere accesi i riflettori sulla vicenda, vista anche una sassaiola che ci sarebbe stata a danno di persone georgiane, secondo la loro ricostruzione, solo qualche giorno fa.

«Purtroppo, episodi come questi stanno aumentando in tutta Italia. Tornano rigurgiti di fascismo - rimarca SI -, violenza, sotto effetto anche delle aggressive campagne mediatiche di quelle forze politiche che stanno diffondendo veleno in tutto il paese, generando una guerra fra poveri - è il dato politico -. I migranti (da ovunque essi vengano) sono il bersaglio preferito dei balordi. Noi non abbiamo nessuna intenzione di restare in silenzio - ribadiscono fermi - e invitiamo tutta la comunità giovinazzese a fare altrettanto».

Ma dopo la presa di posizione e la condanna, Sinistra Italiana Giovinazzo cerca anche di far capire a chi ha compiuto quei gesti, che sta sbagliando e tende la mano ai cittadini georgiani: «Presto, molto presto, saremo in Villa Comunale con le signore georgiane, per mostrare loro vicinanza e umanità. Vorremmo anche entrare in contatto con i giovani, probabilmente poco consapevoli di quello che fanno».

«Sarebbe bello - è l'auspicio - che in tanti fossimo con loro, per dimostrare che questa è anche casa loro, che sono le benvenute e che non devono avere alcuna paura a sedersi nelle nostre piazze».